La Festa Nazionale del 17 marzo è a carico dei lavoratori”

E’ proprio così.
Il Consiglio dei ministri ha deciso per decreto
: il 17 marzo sarà festa nazionale per celebrare la ricorrenza dei 150 anni dall’Unità d’Italia.
Lo stesso decreto ha soppresso per un anno la festività del 4 NOVEMBRE.
Infatti per venire incontro alle proteste arrivate soprattutto dai rappresentanti degli industriali «al fine di evitare nuovi e maggiori oneri a carico della finanza pubblica e delle imprese private, per il solo anno 2011 gli effetti economici e gli istituti giuridici e contrattuali previsti per la festività soppressa del 4 novembre non si applicano a tale ricorrenza ma, in sostituzione, alla festa nazionale per il 150mo anniversario dell’Unità d’Italia».
Il 4 novembre, dunque, non verrà pagato come festività soppressa.
Alla fine il 17 marzo si celebrerà l’Unità d’Italia a spese dei lavoratori che vedranno scendere da 4 a 3 i giorni di festività compensativi.
Un artificio contabile che ha scambiato alla pari, ai fini della paga, due giornate: il 4 novembre che, come le altre tre «festività soppresse» poteva essere consumato a piacimento durante l’anno  e il 17 marzo che dovrà essere consumato «obbligatoriamente» il giorno del 150esimo. anniversario dell’Unità d’Italia.
Quindi nulla di regalato ma una festa che ci paghiamo da soli dovendo rinunciare coattivamente ad un giorno di festività soppresse.
I lavoratori, pertanto, non potranno disporre in piena libertà, secondo le loro esigenze, di tutte e quattro le giornate di riposo compensativo, essendo sostanzialmente previsto l’obbligo ex lege che uno di questi riposi cada nella giornata del 17 marzo.
Nella sostanza, con “un ordine di servizio” A LIVELLO NAZIONALE e’ stato messo in ferie tutto il pubblico impiego.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir