Legge di stabilità – Il blocco del turn over limita le assunzione dei precari

Nella Legge di stabilità le norme sul pubblico impiego, come blocco del turn over e della contrattazione, permettono di contenere la spesa ma sono misure ormai abusate, inoltre alcune delle misure sul pubblico impiego inserite nella legge di stabilità sono in contrasto con norme approvate solo poche settimane fa nel DL precari e con altre previsioni ordinamentali.

Si pensi all’immancabile inasprimento delle regole di copertura del turn over del personale cessato. La possibilità di coprire il 100 per cento delle cessazioni nelle amministrazioni statali è rinviata al 2018, per il 2014 e 2015 si potrà sostituire solo il 50 per cento dei dipendenti cessati dal servizio.

Il blocco del turn over si è rivelato uno strumento essenziale per far scendere il numero dei dipendenti pubblici (e dunque la spesa) nel corso degli ultimi dieci anni, per circa 300mila unità, senza giungere ai licenziamenti di massa. Ma limitare le assunzioni impedirà di attuare il per altro criticabile disegno di stabilizzare i precari, per i quali gli spazi di ingresso nei ruoli si riducono drasticamente. Ulteriore conferma che il Governo agisce più per “segnali mediatici”, che non attraverso la sostanza.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir