L’infornata da 500mila statali. Un insulto a chi paga le tasse

Il Giornale del 17 settembre 2017

Dopo che nei giorni scorsi il debito pubblico ha raggiunto un nuovo record (2.299,968 miliardi di euro a luglio, secondo le rilevazioni della Banca d’Italia), lascia davvero più che perplessi l’intenzione del governo di realizzare una mega-programmazione al fine di assumere, in soli quattro anni, quasi 500 mila nuovi dipendenti pubblici.

Quanto è stato affermato dal sottosegretario alla Pubblica amministrazione, Angelo Rughetti, dovrebbe allora spingere gli italiani a protestare con forza. Un Paese che sta giorno dopo giorno declinando per colpa di uno statalismo che assorbe una quantità crescente di risorse non può, sulla base di calcoli elettorali o di altro tipo, accettare senza reagire che, per giunta in tempi tanto ristretti, un esercito così massiccio di funzionari si aggiunga a quelli già esistenti.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

7 Risposte a “L’infornata da 500mila statali. Un insulto a chi paga le tasse”

  1. Lei è troppo intelligente per non capire. I maggiori compensi dati in alcuni uffici , gremiti di gente non dico ignorante ma fuori luogo per qualifica e titolo di studi, tra questi di sindacalisti che per decenni non hanno piu’ svolto mansioni d’ufficio.
    Se questo non è spreco cosa è?
    Le ricordo che se un funzionario che vorrebbe essere assegnato in alcuni uffici, pur avendo la qualifica e la competenza , col cavolo che ci riesce.
    Spero di essere stato chiaro, sono certo che i colleghi sanno benissimo di cosa parlo.

  2. @Paolo 64
    Continuo a non capire cosa c’entra il distacco di alcuni sindacalisti in alcuni uffici con la visione distorta della spesa pubblica. Ma é sicuramente un limite mio.

  3. Dott. Mineo niente di pesonale per quanto detto nei commenti precedenti, ma mi creda lei è una mosca bianca, almeno lei con la sua rubrica tiene continuamente informati i dipendenti dando anche informazioni che esulano dal proprio ruolo di sindacalista, e’ per questo che la ringrazio, ma la prego , io le parlo per cognizione di causa e vita vissuta, pochi dei suoi colleghi espleta con correttezza ed abnegazione il ruolo che gli è stato attribuito tramite delega dai colleghi.

  4. Vai a vedere dove sono stati collocati i tuoi colleghi non essendo piu’ distaccati nei vari V.S. uffici . E’ meritocrazia o competenza specifica ?
    Credo che io parlo a sproposito ma alcuni di voi conviene, almeno per dignità , starsene zitti.

  5. @Paolo Sanzone
    Piuttosto che parlare a sproposito dei sindacati che hanno tutte le colpe ma non quella della visione distorta della spesa pubblica, dovremmo smettere di votare per 30 anni gli stessi politici che sono la causa dei problemi che promettono di risolvere alla vigilia di ogni campagna elettorale.

  6. Non concepisco questa continua lotta contro il dipendete pubblico con la solita frase ( insulto a chi paga le tasse ) .
    Chi sono i contribuenti onesti, i commercianti che evadono non rilasciando lo scontrino o eludendo l’iva scaricando l’impossibile?
    Le imprese che sfruttano i lavoratori con stipendi da fame?.
    Il lavoratore pubblico anche se virtuali paga le tasse piu’ degli altri, perchè compra grazie allo stipendio facendo arricchire i commercianti che ricaricano al 1000% i prodotti acquistati in stok fallimentari e non.
    VI chiedete perchè a fine stagione i prodotti vengono scontati al 70%, secondo voi ci perdono?
    Quando siamo passati dalla lira all’euro, chi ha subito la botta il lavoratore dipendente che si è visto dimezzare il valore d’acquisto o il commerciante che dice di pagare le tasse che da un giorno all’altro si è visto raddoppiare il valore delle scorte in magazzino.
    Un appello ai sindacati tutti, smettetela con questa continua visione distorta della spesa pubblica come se fosse un furto, lavorate invece per renderla produttiva controllando il corretto lavoro del governo per la programmazione ed controllo vero sui fannulloni, vera piaga dell’amministrazione pubblica.
    Il licenziamento in tronco è l’unico deterrente e/o rimedio.
    VI parla uno chde ha dato il C……… per 38 anni in amministrazione pubblica.

  7. invece di protestare bisogna applaudire tale iniziativa , perchè che che se ne dica l’unia risorsa per i giovani è il pubblico.
    Il ricambio generazionale è fisiologico , giusto e conveniente per la qualità del servizio.
    Finiamola con questa demagogia dei conti pubblici in deficit, quelli lo sono e lo saranno sempre non per le assunzioni o meno, ma per una sbagliata gestione e programmazione.
    Siamo stanchi di avere vecchi e demotivati nella pubblica amministrazione che arrancano nell’uso dei computer.
    Ben vengano i giovani con entusiasmo e capacità fanno volare i servizi ad una nuova era.

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