Mobilità per tutti i regionali? Ma Crocetta & co. conoscono la situazione del trasporto locale siciliano?

Crocetta adotta il piano...ionali_ - Repubblica.itMobilità per tutti i regionali e i dipendenti delle società partecipate in liquidazione, ma anche revoca dei contratti dei dirigenti senza alcuna previsione di indennizzo triennale.

Caro Presidente,

tutti i paesi europei hanno investito i fondi comunitari per potenziare il trasporto locale, costruendo una fitta rete di gallerie che permette di raggiungere in metro qualsiasi punto delle città.

I tempi di attesa tra una corsa e l’altra sono nell’ordine di un paio di minuti.

Roma, Napoli, ma ancor più Palermo sono gli emblemi di come, invece, il trasporto locale sia stato trascurato e sarebbe interessante conoscere per quali finalità siano stati spesi i fondi comunitari. Palermo, Roma e Napoli sono le città più trafficate d’Italia.

A Palermo, addirittura, non è stato ancora completato (anzi è in fase iniziale) il raddoppio di quei pochi chilometri di metro che dalla stazione centrale porta all’aeroporto di Punta Raisi e i treni procedono lentamente a binario unico.

La frequenza tra una corsa e un’altra è nell’ordine di 30 minuti (se tutto va bene).

Da Palermo per raggiungere in treno città come Catania e Messina (220km circa) occorrono almeno 3 ore di viaggio. Da Palermo per Ragusa, forse un giorno non basta!

Fatta questa premessa, il dipendente trasferito entro 100 km, sarà costretto a spostarsi in auto.

Ora, tralasciando tutti i disagi familiari e supponendo di spostarsi con una utilitaria, ci vorranno, mediamente 13/14 litri di benzina o gasolio al giorno, circa 22/25 euro al giorno che incidono sul bilancio familiare dai 450 ai 500 euro al mese.

Altro che bonus di 80 euro!!

Quindi, mio caro Presidente, sarebbe intellettualmente più onesto cercare di concentrare gli sforzi per spendere i fondi comunitari soprattutto per potenziare infrastrutture e trasporti che costituiscono il principale volano dello sviluppo, piuttosto che continuare con annunci spot, lasciando credere all’opinione pubblica che fare girare i dipendenti pubblici come trottole o dimezzare i permessi sindacali aumenterà la produttività facendo uscire l’Italia dalla crisi.

Caro Presidente, qualora volesse documentarsi su come sono organizzate altre città europee, sotto troverà la rete metropolitana di Londra (11 linee, 402km e 382 stazioni), Parigi (14 linee, 220km e 303 stazioni) e Madrid (12 linee, 293 km e 276 stazioni).

A che serve essere cittadini europei se non possiamo prendere ad esempio queste città? O dobbiamo ricordarci di essere cittadini europei solo quando siamo costretti a cedere parti consistenti della nostra sovranità?

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir