Palazzi acquistati dal Fondo Pensioni? La replica degli assessori

LiveSicilia ha pubblicato una lettera degli assessori regionali Marco Falcone, Bernadette Grasso, Toto Cordaro e Mimmo Turano in merito al pezzo pubblicato, riguardante il tema degli immobili da vendere al Fondo pensioni Sicilia.

La risposta non convince.

Anche liveSicilia ha ricordato che la Corte dei conti, anche in occasione dell’ultimo giudizio di parifica, ha sottolineato la necessità che a occuparsi della valutazione degli immobili sia una “Agenzia indipendente” ricordando i dubbi sollevati dai sindacati (gli stessi al fianco dei quali gli ex assessori si erano schierati due anni fa) in merito proprio a questo aspetto.

A valutare gli immobili, infatti, stando alla delibera di giunta, sarà una commissione trilaterale composta da un rappresentante dell’assessorato all’Economia (cioè il governo), uno del dipartimento Finanze (che fa capo allo stesso assessorato, cioè il governo) e uno del Fondo pensioni (guidato da un commissario nominato dal governo). Saranno loro a valutare la congruità del valore degli immobili.


I palazzi acquistati con i soldi dei pensionati regionali? I politici del precedente governo, oggi assessori, hanno cambiato idea

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

6 Risposte a “Palazzi acquistati dal Fondo Pensioni? La replica degli assessori”

  1. Paolo nel Fondo pensioni vi sono 1 miliardo e mezzo di euro, da non sprecare.Ing.Gaspare Barraco.Marsala

  2. E’ una gestione del buon padre di famiglia? Se fossero soldi del proprio conto corrente?I soldi versati nel Fondo pensioni servono per il Tfr e per pagare le pensioni e, pertanto, i dipendenti devono essere chiamati a fare la scelta, su come spenderli per fare acquisti da utilità incerta.Dopo che nel 2008 prosciugarono il Fondo quiescenza, adesso si prendono il milione e mezzo del Fondo pensioni.Si presero e si prenderanno tutti i soldi versati dai dipendenti per le pensioni e per la buonuscita.Cav.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.

  3. x Paolo-
    Vero è che i dipendenti facenti parte del( contratto 1 ) non sono investiti dalle cazza…….fatte all’epoca azzerando il fondo di quiescenza. Ma è pur vero che non si ha nessuna rendicontazione dei fondi versati apunto in 38/40 anni di servizio .
    Fatto sta che si parla di acquisto immobili, prestiti individuali per dipendenti in servizio o gia’ in pensione, siamo sicuri che i soldi del contratto 1 sono intatti ed individuabili?
    Non voglio fare polemica ma la distinzione tra contratto n. 1 e 2 , non deve creare scontro tra colleghi. Ricordo che chi è inserito nel contratto uno è in servizio o lo è stato, da molti anni prima di quelli del contratto n. 2. Quindi è possibile incappare a nuove legislazioni-
    n.b. I dipendenti del contratto uno , se non fosse intervenuta la fornero ( infischiandosene dei diritti acquisiti ) oggi nella loro talita’ potrebbero godere della pensione, cosi’ come era prevista all’atto del contratto di lavoro stipulato a far data dall’assunzione, come nei paesi civili. Senza alcuna decurtazione ( 10% ) con il t.f.r. differito a 6 anni dalla data di pensionamento.

  4. @Paolo
    Non so di preciso a quanto ammontano le risorse del Fondo Pensioni, ma sono, al momento, gli unici accantonamenti reali e consistenti, altrimenti la regione non ci avrebbe messo gli occhi addosso.

  5. Bisogna chiarire che i contributi che vengono convogliati nel Fondo Pensioni Sicilia sono quelli dei regionali appartenenti al Contratto 2 cioè coloro i quali sono equiparati agli impiegati dello Stato.
    I regionali appartenenti al Contratto 1 dipendono interamente dal Bilancio della Regione, in quanto il precedente Fondo di Quiescenza più di vent’anni fa è stato azzerato dalle decisioni politiche dell’epoca.
    Quindi in realtà i regionali che dovrebbero intraprendere un’azione di chiarimento sono proprio quelli equiparati agli statali (Contratto 2).
    Poi vi chiedo, ma ad oggi a quanto ammontano le risorse accantonate in questo Fondo Pensioni?
    Esistono realmente o solo sulla carta?
    In questi anni sono aumentati o sono diminuiti per investimenti realizzati a interessi negativi?
    Si dovrebbe istituire un comitato formato da regionali in pensione ed in servizio per avere il diritto di chiedere notizie certe in merito.

  6. Si continua a parlare del valore o meno e/o di chi deve valutare gli immobbili oggetto dell’ennesima compravendita.
    Ma ancora non si fa luce sulla provenienza dei soldi. Trattasi di soldi finanziati dal Governo in bilancio regionale destinati al fondo pensione? o si tratta dei soldi dei dipendenti.
    Se la fonte è l’accantonamento trattenuto in busta paga ogni mese per una futura pensione, chiedo la comproprieta’ di detti immobili, poiche’ soldi miei e dei colleghi che versano ed hanno versato per anni ed anni, nella speranza di avere la legitima pensione, nonche’ il t.f.r che non vogliono piu’ erogare grazie ad una legge iniqua e senza alcun fondamento giuridico ,che nessuno è riuscito a smontare. legge n. 12 del 2015 ( grazie Baccei )

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