Pensionati richiamati in servizio dalla Regione. Lo sfogo di un pensionato della regione siciliana. “Ci hanno trattato come i rifiuti”

Tratto da BlogSicilia

“E’ una situazione illogica, irrazionale e paradossale, in violazione delle leggi”. Non usa mezzi termini Vincenzo Vella, 63 anni, ex dipendente della Regione siciliana richiamato in servizio dopo il pensionamento.

L’11 maggio di quest’anno Vincenzo Vella riceve una raccomandata che lo informa che deve tornare in servizio. Dapprima non crede ai suoi occhi. Poi, si confronta con altri ex colleghi, interpella il suo avvocato, fa ricerche su internet e viene a scoprire “che noi dipendenti regionali – dice – siamo stati trattati come i rifiuti”.
Una laurea in Economia, funzionario direttivo, Vella, in pensione dal 16 aprile 2020, lavorava al Dipartimento degli Affari Extraregionali di via Magliocco a Palermo.

Ma come ha inizio questa assurda vicenda che vede oggi gli ex dipendenti regionali richiamati in servizio? Dove nasce l’inghippo? Per comprenderlo bisogna partire dalle legge regionale n.9 del 2015…..continua a leggere


Chi volesse intraprendere o proseguire l’azione legale può contattare la segreteria Cobas/Codir 3939651150

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

6 Risposte a “Pensionati richiamati in servizio dalla Regione. Lo sfogo di un pensionato della regione siciliana. “Ci hanno trattato come i rifiuti””

  1. E’ assurdo quello che sta succedendo al collega Vincenzo Vella e ad altri come lui. Ha ragione nell’affermare che doveva essere compito del Dipartimento fornirgli adeguate informazioni. Peraltro sono certo che nel caso non avrebbe avuto nessuna difficoltà a prestare altri cinquanta o più giorni di servizio prima di andare in pensione. La comunicazione(raccomandata) di rientro adesso che è già in pensione assume un sapore molto amaro. Quasi simile ad un mandato di arresto. E per un tale atto così scellerato io denuncerei i responsabili e chiederei l’indennizzo dei danni.

  2. Tutta la mia solidarieta’ al Collega Vella ed a tutti quelli che sono incappati in questa storia irreale.
    La cosa assurda è che nessuna televisione pubblica o privata ne ha fatto titoloni.
    Vincerete certamente la causa che state per intraprendere, ma visto i tempi della giustizia amministrativa vi faccio i miei migliori auguri.

  3. Perche’ chi in servizi maturava i requisiti nelle prossimita’ del 31-12- 2020 , applicando l’aspettativa di vita, secondo me ” erroneamente”, sborderebbero al 2021, anno di fine validita’ della legge n.9/2015.
    Credo che gia’ il problema si era posto, prima della sentenza, che ha costretto il governo regionale a ritornare sui propri passi dicesi in autotutela.
    Solo la Regione sicilana è in grado di creare queste assurdi legislativi.
    Anche la legge n.9/2015, e succesiva legge 12/2015 hanno avuto delle assurdita’ che rasentavano l’incostituzionalita’, ma siccome uno dei firmatari era Baccei, mandato da Roma nessuno ha messo penna.
    vedi T.F.R.

  4. chi doveva andare in pensione entro il tre maggio 2021 secondo le ultime disposizioni ,restano bloccati?

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