“Pochi” 2mila dipendenti. Bloccato trasferimento di un funzionario che avrebbe dovuto occuparsi della comunicazione del Piano giovani

Negato il nulla osta a un dipendente del dipartimento Infrastrutture che aveva risposto ad un atto di interpello per occuparsi della comunicazione del Piano giovani.

La vicenda ha dell’incredibile.

I dipendenti regionali erano stati accusati dalla stampa di non volersi spostare.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

2 Risposte a ““Pochi” 2mila dipendenti. Bloccato trasferimento di un funzionario che avrebbe dovuto occuparsi della comunicazione del Piano giovani”

  1. @romeo
    Il problema non è il numero dei dipendenti del dipartimento Infrastrutture, pochi o molti che siano, ma l’istituto dell’atto di interpello che, così come strutturato non serve ad una emerita mazza.
    Se il trasferimento è, sempre e comunque, subordinato al N.O. del dirigente generale del dipartimento di appartenenza, il dipendente “buono” che vuole trasferirsi per migliorarsi professionalmente, troverà ostacoli insormontabili, a differenza del “lavativo” a cui il dirigente generale concederà immediatamente il visto per non perdere l’occasione per toglierselo dalle scatole.
    Semmai ci sarebbe da evidenziare la mala fede dell’amministrazione e di certa stampa che, piuttosto che chiarire come stanno effettivamente le cose, ha fatto il solito scoop giornalistico sui “pelandroni” dei dipendenti regionali che non si vogliono spostare dalla loro sede.

  2. A prima vista, potrebbero sembrare molti 2000 dipendenti, effettivamente.
    Però, se si riflette sul fatto che dipendono dall’assessorato Infrastrutture i Geni Civili e le Motorizzazioni dell’isola, allora forse il diniego del dipartimento al trasferimento del funzionario non è del tutto ingiustificato.
    Questo, ovviamente, in linea di principio: perché tutti sappiamo che quando le istanze dei dipendenti sono adeguatamente “sponsorizzate” (…anche dai sindacati…), i nulla osta invece sono immediati.
    Come pure i dinieghi, del resto, quando certi atti di interpello vengono promulgati solo per giustificare il successivo ricorso a personale esterno.
    Ci troviamo forse in questa seconda ipotesi? 😉

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