La Regione Siciliana taglia 228 posti dirigenziali, la decisione al termine della seduta di Giunta che ha approvato la “rimodulazione degli assetti organizzativi dei dipartimenti regionali”.
A essere cancellate saranno 228 postazioni sulle 1.439 attualmente presenti nei 27 dipartimenti. Il nuovo Piano è il frutto di un’intensa attività di coordinamento svolta negli ultimi mesi dal segretario generale della presidenza della Regione, Maria Mattarella, con tutti i dirigenti generali e di concertazioni con i sindacati da parte del dirigente generale della Funzione pubblica Rosalia Pipia.
Le maggiori riduzioni riguardano l’Ufficio legislativo e legale (che taglia il 37 per cento), i dipartimenti Energia (30 per cento), Acqua e rifiuti (27 per cento), Protezione civile e Programmazione (24 per cento), Funzione pubblica (22 per cento).
In realtà, sono state soppresse postazioni dirigenziali che erano state artatamente create, in numero superiore alle reali necessità, solo per assicurare una maggiore possibilità di scelta ai dirigenti in servizio.
E infatti la maggior parte di esse non erano state assegnate….
Anche ora, con la presunta nuova riorganizzazione, il numero delle strutture risulta superiore a quello dei dirigenti in servizio: il criterio seguito è stato di garantire loro un posto e non quello di assicurare efficienza ed economicità dei servizi resi alla collettività.
Alcuni uffici erano e sono rimasti “intoccabili” perché oggetto degli interessi del potente di turno.