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Sono giorni cruciali per il futuro dei francesi: la premier Elisabeth Borne ha ufficialmente presentato il contenuto dell’attesa e già dibattuta riforma delle pensioni, fortemente voluta dal presidente Emmanuel Macron. Il primo elemento di novità è lo slittamento dell’età pensionabile, che a partire da settembre 2023 sarà spostato in avanti di tre mesi l’anno per raggiungere 64 anni nel 2030. Così facendo alla fine del secondo mandato Macron si arriverà a 63 anni e 3 mesi. I sindacati hanno già reagito annunciando una mobilitazione per il 19 gennaio.
- Agi – In Francia si andrà in pensione a 64 anni, sindacati sul piede di guerra
- Il Sole 24 Ore – Francia, Macron sfida i sindacati sulle pensioni: a 64 anni l’età per l’assegno
Dimostrazione che l’europa unita non esiste, atteso che ognuno fa’ a modo suo senza alcun coordinamento ,almeno su questi temi, atteso che la pensione è un diritto di tutti, anche quella di potersela godere, cosa che in Italia viene in secondo ordine, atteso che 70 anni ormai e’ il limite prefissato dai nostri governi.
Adesso gli stessi pensionati che hanno pagato il mutuo per 30 anni , per lasciare un immobile ai propri figli, dovra’ , considerato che l’italia non sapra’ opporsi alle direttive ecologiste ( da sclerotici), che si stanno abattendo sulle case, fare indebitare i propri figli con un ulteriore mutuo per poter mantenere il valore nonche’ il possesso del bene stesso.
Quando ci svegliamo ?
I francesi faranno la rivoluzione per le pensioni a 64 anni.
Noi aspettiamo la resurrezione dei vespri siciliani.