Spesa per pensioni 4 volte le entrate? Alla fine pagheremo solo i soliti fessi?

La Regione per 16.377 pensionati nel 2012 ha erogato 656 mln €, ma in contributi ha incassato solo 174 mln.

La Corte dei Conti ritiene “improcrastinabile un nuovo intervento legislativo volto ad incidere sul metodo di calcolo della quota retributiva”.

L’assessore Valenti aveva proposto in seno alla finanziaria 2013 un pacchetto di norme per un risparmio immediato di 15 mln, ma la Giunta ha deciso di rinviare la riforma del sistema pensionistico.

Per capire meglio ciò che potrebbe accadere da qui a breve, è necessario esaminare l’attuale normativa.

L’art. 20 della legge regionale 29/12/2003, n. 21 ha già provveduto a uniformare il sistema pensionistico regionale a quello statale a partire dal 1° gennaio 2004, fatte salve le quote spettanti fino al 31 dicembre 2003, da calcolarsi secondo la legge regionale 23 febbraio 1962, n. 2.

Noi quindi attualmente godiamo di quello che si può definire sistema “misto” (retributivo fino al 31 dicembre 2003 e contributivo dal 1° gennaio 2004).

Se non ho capito male un intervento legislativo potrebbe andare ad incidere sulla quota retributiva (ante 31 dicembre 2003).

In tal modo, mentre resterebbero in piedi e non verrebbero assolutamente toccate tutte le pensioni d’oro (Super pensioni, il contributo di solidarietà è illegittimo) o le pensioni di coloro che sono già pensionati e hanno avuto per intero il calcolo retributivo, di contro, gli unici che pagheremmo il conto saremmo i poveri fessi ancora in servizio che vedremmo ulteriormente decurtato il nostro futuro assegno di pensione di un ulteriore 30/35%.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

4 Risposte a “Spesa per pensioni 4 volte le entrate? Alla fine pagheremo solo i soliti fessi?”

  1. Romeo,
    io la penso esattamente come te. Aggiungi a tutto quello che hai detto anche l’assenza di stimoli motivazionali, siano essi di carriera, siano essi economici e, mi pare, non ci sia altro da aggiungere.

  2. Numa, se la sua intenzione di rimanere in servizio fino a 70 anni è una scelta e non una costrizione dettata dalla necessità di tentare di mantenere inalterato il proprio reddito, mi permetta di….compatirla!
    Chi ha la possibilità di farlo, secondo me, deve scappare da questa amministrazione arida e improduttiva, depredata fino all’inverosimile da gente avida e corrotta.
    Si goda gli anni che le restano, dedicandosi ad altro se non al meritato riposo, finché ne ha la possibilità…..

  3. Io personalmente , visto i ricatti e ritorsioni, che hanno stravolto le norme sul pensionamento che dal contratto d,assunzione ad oggi è stato tradito rinnegato e manomesso illecitamente, con il benestare anche dei sindacati , ho preso una decisione: con 63 anni di età e 36 anni di contributi, resterò in servizio fino a 70 anni. I “geni” dell’amministrazione saranno così felici per l’incasso dei contributi per altri sette anni, ma stolti non capiscono che ogni mese mi pagano il RIA pari a 852 euro (reddito individuale di anzianità ) che potrebbero risparmiare assumendo un giovane laureato motivato e con 1400 euro al posto di un funzionario direttivo senza laurea stanco malato e demotivato. I malanni ad una certa età sono normali e il rendimento è proporzionale . I “geni” stanno studiando delle penalizzazioni per invogliarci ad andare in pensione ma sono veramente fessi. facciamo tutti questa scelta facciamoglielo sapere lì voglio proprio vedere che muso faranno.

  4. È arrivato il momento, quello che io prevedevo, facciamoci sentire tutti quanti, perché studieranno qualcosa che noi per andare in pensione, dovremmo fare un MUTUO.

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