Poverini…All’Ars lavoreranno anche a Natale e Capodanno

Natale e Capodanno in aula per i parlamentari regionali. La conferenza dei capigruppo dell’Ars, presieduta da Giovanni Ardizzone e alla presenza del governatore Rosario Crocetta, ha stabilito che la manovra finanziaria dovrà essere approvata in commissione Bilancio entro il 23 dicembre per arrivare in aula giorno 27.

Deputati Ars. Taglio dello stipendio con il trucco?

L’Ars si è adeguata ai tagli ai costi della politica imposti alle regioni dal decreto Monti.

Ma quanto perderanno effettivamente in tasca i parlamentari? Questo non è ancora dato saperlo. Perché l’Ars non ha seguito la strada battuta da molte altre regioni che nella legge hanno indicato quanto degli 11.100 euro sia imputabile alla voce indennità (lo “stipendio” vero e proprio, quindi tassabile) e quanto alla voce spese di esercizio del mandato (un rimborso forfettario o diaria, esentasse). Ed ecco il trucco, che potrebbe limitare i danni per i conti corrente degli inquilini di Sala d’Ercole.

Tanto più corposa sarà la prima, ossia la fetta esentasse, tanto più pesante sarà il netto in busta paga per gli onorevoli.

Bilancio regionale. Tutti i tagli. Proposto adeguamento stipendi Ars a quelli dei regionali

Finalmente un po’ di chiarezza sulla differenza tra dipendenti dell’Ars e i dipendenti regionali.

Comunque sarebbe stato molto meglio che le retribuzioni dei dipendenti regionali si adeguassero a quelle dei dipendenti dell’Ars….ma è ancora tutto da vedere!

 

Gli usceri dell’Ars: “Neo assunti a 1300 euro al mese”. Quelli della Regione molto meno

PALERMO. Gli «uscieri» dell’Assemblea regionale siciliana non ci stanno e rispondono al presidente della Regione Rosario Crocetta, che in questi giorni sulla stampa e in alcune trasmissioni televisive ha più volte detto di «guadagnare meno di un usciere della Regione, che in Sicilia incassa 7.000 euro al mese». Il «difensore d’ufficio» della categoria è stato Vincenzo Figuccia, deputato regionale Mpa-Pds, che è intervenuto in aula nel corso della seduta dell’Ars per rispondere a quelle che ha definito «pericolose menzogne del presidente Crocetta» che in questa fase di crisi «rischiano di alimentare l’odio sociale». Figuccia ha letto in aula una nota del sindacato degli assistenti parlamentari dell’Ars aderenti alla Cisl, dalla quale si evince che un neo-assunto guadagna 1.304,11 centesimi al mese, e dopo 20 anni di servizio lo stipendio è di 2.897.77 centesimi. «Gli show televisivi di Crocetta sono pericolosi: i dati sono pubblicati sul sito dell’Ars, sarebbe bastato un minuto per verificarli – ha aggiunto Figuccia – è giusto contrastare gli sprechi e gli alti costi della politica, ma non è giusto prendersela con il personale che lavora.». Dopo Figuccia è intervenuto il vice presidente dell’Ars Salvo Pogliese, che oggi presiede i lavori d’aula: «le sue parole sono opportune – ha detto Pogliese, rivolgendosi a Figuccia – la politica dovrebbe evitare di cadere nella demagogia».

Gli uscieri della regione guadagnano molto meno.

Ecco una busta paga di un dipendente di categoria A2 (corrispondente al commesso/usciere) del 2011, di poco superiore ai 1.000 euro. Lo stesso dipendente ora guadagna meno di 1.000 per l’aumento delle addizionali.

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L’Ars approva la manovra correttiva di bilancio

Con 39 voti a favore, 15 contrari e 9 astenuti l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il disegno di legge di variazioni di Bilancio.

Le norme stralciate dal testo iniziale sono finite in tre disegni di legge esitati oggi dalla commissione.

Il primo riguarda i 41 co.co.co dell’assessorato al Territorio e Ambiente; il secondo ddl prevede, alla luce dell’assorbimento della società partecipata Multiservizi da parte della Sas (che ha assorbito anche Biosphera e Beni Culturali spa), il mantenimento dei servizi da parte di quest’ultima e la garanzia della copertura finanziaria attraverso il bilancio pluriennale (non vi è spesa aggiuntiva, in pratica i fondi che la Regione avrebbe trasferito a Multiservizi saranno adesso trasferiti a Sas); l’ultimo ddl contiene, invece, le altre norme inizialmente stralciate dalle variazioni e anche la norma sull’Aras.

I deputati dell’Ars. Quanto ci costano a legge?

La seduta dell’Ars di oggi è durata 23 minuti. Pausa compresa. Poco di più, le due precedenti. Il parlamento e l’esecutivo non producono nulla, nonostante costino ai siciliani 2 milioni di euro al mese. Le leggi approvate in un anno di legislatura sono la metà del primo anno del governo Lombardo. E l’assemblea, incapace di mettere all’ordine del giorno un solo disegno di legge, è l’immagine fedele di una Sicilia che affonda, rassegnata.

Ars alla paralisi. Seduta di 30 minuti per mancanza di argomenti da discutere. La Sicilia intanto affonda

L’assemblea regionale torna a riunirsi, ma la seduta dura appena trenta minuti causa mancanza di argomenti da discutere. Intanto è ancora polemica sul deputato cacciato dal governatore Rosario Crocetta ad un incontro di partito perché “vicino a imprenditori poco puliti”.

Il Segretario Generale dell’Ars in pensione a 57 anni e con 12mila €

Quello che mi lascia più perplesso non è tanto l’entità dell’importo dell’assegno mensile, quanto il fatto che lasci il servizio a 57 anni di età.

Si possono fare 2 ipotesi: o l’Ars ha un regime pensionistico autonomo e privilegiato (cosa molto probabile) rispetto al resto dei dipendenti pubblici, o il Segretario Generale ha raggiunto i 42 anni e 5 mesi di contributi accettando la penalizzazione prevista dalla riforma Fornero (Sulla quota retributiva del trattamento pensionistico relativa alle anzianità contributive maturate antecedentemente al 1° gennaio 2012 è applicata una riduzione pari a 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni; tale riduzione è elevata a 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni (ovvero rispetto ai 60 anni di età). Nel caso in cui l’età al pensionamento non sia intera la riduzione percentuale è proporzionale al numero dei mesi).

Tomasello andrà in quiescenza con una maxi-buonuscita, ancora non calcolata dagli uffici ma che non sarà inferiore a 1,5 milioni di euro, visto che viene erogata in base all’ultimo stipendio che è stato di oltre 13 mila euro per sedici mensilità.