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Pensavo che fosse un problema archiviato per sempre. E invece eccolo qui il solito Berlusconi.

Parte spacciato nei sondaggi di ogni campagna elettorale poi spara 4 minchiate a pochi giorni dal voto e i soliti creduloni di memoria corta o quelli il cui quoziente intellettivo è prossimo allo zero sono pronti a sostenerlo facendogli recuperare terreno nei sondaggi.

1. il contratto con gli italiani mai attuato (Il “contraffatto” degli italiani da “Le mille balle blu” di Gomez e Travaglio);
2. il milione di posti di lavoro;
3. l’abolizione dell’ICI;
4. l’abolizione dell’IMU (votata dal suo governo).

Per me lo “shock” più grande sarà se creduloni e cretini saranno la maggioranza del paese.

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Silvio Berlusconi dice sì alla proposta leghista di mantenere il 75% delle tasse in Lombardia e la macroregione del Nord.

Ricordate quella regola matematica che ci insegnarono a scuola? Si chiamava “proprietà transitiva“. Era  quella cosa che se A è uguale a B e B è uguale a C, allora si può legittimamente affermare che A è uguale a C.

Quale potrebbe essere la valutazione ponderata di chi in Sicilia voterà per il PDL, Grande Sud di Miccichè o all’MPA di Lomabardo ben sapendo che il suo voto andrà alla lega?

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Berlusconi ha garantito che non sarà premier e ha promesso a Maroni che in caso di vittoria il 75% delle tasse resterà al nord.

Mi piacerebbe conoscere le motivazioni di chi voterà ancora PDL (o un suo alleato come Grande Sud) in Sicilia.

È arrivato nella notte l’accordo fra Pdl e Lega per sostenere la candidatura a governatore di Roberto Maroni.

Ecco i termini dall’accordo.

«Abbiamo la garanzia che Berlusconi non sarà il premier», dice Maroni.

Il Pdl appoggerà Maroni nella corsa per la Regione Lombardia (Formigoni andrà alla Camera), in cambio la Lega si aggrega alla coalizione berlusconiana. Poi c’è la parte di propaganda enfatizzata dai padani: «C’è l’impegno per far rimanere in Lombardia il 75% delle tasse dei lombardi». Un sogno. Maroni finge di crederci: «Vuol dire 20 miliardi l’anno in più per la nostra regione».

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