La Corte dei Conti dice che gli organici regionali stanno scoppiando?
Per la Sicilia torna lo spettro del default?
Ma chi se ne frega!
La Cisl ha presentato un disegno di legge per passare personale e compiti delle province alla Regione.
Se le già ridotte prospettive di carriera scompariranno del tutto; se il numero già considerevole dei dirigenti lieviterà ulteriormente; se andremo incontro a un sicuro default, almeno sappiamo chi dobbiamo ringraziare.
Mercoledì 10 Luglio 2013 Caltanissetta Pagina 29
La Cisl ha presentato un disegno di legge
per passare personale e compiti alla Regione
E’ composto da soli tre articoli il disegno di legge di iniziativa della Cisl per la soppressione delle Province Regionali. Con il primo articolo si dà atto che le Province Regionali saranno soppresse e dall’inizio del nuovo anno saranno incorporate nella Regione con la creazione (articolo 2) di un “Dipartimento territoriale”. Dalla stessa data (articolo 3) il personale è trasferito alla Regione ma conserverà la sede e la posizione giuridica ed economica maturata al 31 dicembre 2012.
Il disegno di legge è stato elaborato dal gruppo di lavoro del sindacato presieduto dal segretario provinciale della Cisl funzione pubblica di Caltanissetta Gianfranco Di Maria ed è accompagnato da una relazione nella quale si evidenzia che la soppressione delle Province «è ricompresa in un più ampio processo di riorganizzazione territoriale dello Stato e nel convincimento che le Province, oggi svolgano funzioni sovracomunali che possono e debbono essere assorbite dalla Regione al fine di avere un apparato burocratico snello, più dinamico e meno costoso; apparato che mette al centro della propria azione il cittadino ed i suoi bisogni/desideri e non sconvolge le province intese come territori. mantenendo tutti gli uffici e le funzioni (tribunali, prefetture, questure, uffici territoriali, ecc.) nell’ambito degli attuali confini».
Si sostiene quindi che «la soppressione dell’Ente Provincia, di fatto, dovrà avvenire ope legis, a mezzo della cosiddetta fusione ed incorporazione (oppure della soppressione a seguito di fusione come avvenuto per la soppressione delle aziende per il turismo). In pratica le Province verrebbero assorbite, per quanto riguarda le attribuzioni, il patrimonio e il personale, dalla Regione Siciliana che potrebbe destinarlo agli esistenti Dipartimenti o creare un nuovo “Dipartimento Territoriale Regionale.
Il personale passerebbe alla Regione con la guarentigia della conservazione della sede e della posizione giuridica ed economica maturata al 31.12.2012. Resterebbero inalterati i confini territoriali delle attuali 9 Province della Sicilia. I Comuni successivamente potranno liberamente consorziarsi al fine di rendere servizi alla collettività razionalizzandone i costi».
Nella relazione esplicativa del disegno di legge si rileva poi che «la fusione e l’incorporazione comporterà necessariamente il riordino e la riorganizzazione dell’apparato territoriale della Regione che verrà ad essere più fluido e, soprattutto, più veloce nel dare risposte e servizi ai cittadini e alle imprese in quanto, abolite le “doppie competenze”, si istituiranno “uffici unici” che accorpano professionalità (non solo categorie e profili professionali uguali, ma anche e, soprattutto, competenze) e mezzi per cui il cittadino potrà recarsi in un solo ed unico ufficio per richiedere il servizio di cui ha necessità: autorizzazione, concessione, documentazione e quant’altro e non dovrà peregrinare più da un ufficio all’altro per avere quanto richiesto».
luigi scivoli
10/07/2013