Sono stati assunti dalla Regione con un contratto triennale da poco più di mille e 900 euro al mese. E hanno iniziato a lavorare senza che il contratto fosse stato registrato in Ragioneria.
Ora la Ragioneria generale ha rimandato indietro i contratti perché in contrasto con le normative vigenti e i decreti come privi dell’indicazione fondamentale del capitolo di spesa su cui gli stessi contratti devono gravare. Solo che nel frattempo i lavoratori hanno già svolto quasi tre mesi di lavoro.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo che potrebbe sbloccare i conti della Regione. Il governo, con una norma da approvare a Sala d’Ercole, anticiperà al 2014 l’avvio di una sorta di piano di rientro del debito, che avrà una durata di 11 anni. L’assessore all’Economia: “Entro quindici giorni la nuova manovra sarà pronta”.
Questo decreto del governo centrale che non ha per nulla smentito le motivazioni addotte dal Commissario dello Stato ha, di fatto, certificato l’impugnativa, e prendendo atto della situazione debitoria, la sta dilazionando.
Aveva ragione Aronica a sostenere che nella finanziaria s’intendeva spendere soldi non disponibili.
Oltre vent’anni fa era un Commissario di polizia. Oggi è il Commissario dello Stato che vigila sulle leggi approvate dall’Ars. Chi è Carmelo Aronica, il prefetto “di ferro” che ama la lirica, Firenze e che ha il potere di sciogliere il parlamento e mandare a casa i governatori.
Il Commissario dello Stato, Carmelo Aronica, non parteciperà all’incontro di domani al ministero degli Affari regionali per decidere come salvare le norme della Finanziaria impugnate.
Malgrado in un primo momento il governo regionale avesse auspicato la sua presenza, il prefetto Aronica non può infatti partecipare a incontri con soggetti di cui è poi chiamato a valutare gli atti. Nè il Commissario potrebbe ritirare l’impugnativa (in tutto o in parte). In ogni caso quindi, secondo quanto si apprende, il governo dovrà tornare all’Ars per una nuova legge che corregga le norme impugnate alla luce delle nuove direttive che verranno stabilite domani dal tavolo tecnico al ministro degli Affari regionali.
I ministri del governo Letta presenti all’incontro a Roma con Crocetta, certificano, dopo un esame “approfondito” di 40 minuti, che il bilancio della regione siciliana è in ordine e tentano di convincere il Commissario dello Stato che ha avuto a disposizione oltre 20 giorni per esaminare bilancio e finanziaria (il Commissario ha ricevuto, informalmente, la documentazione già a fine dicembre) a tornare sui suoi passi e magari cedere di fronte a questo o quell’articolo invitandolo a Roma per rileggere la propria impugnativa davanti agli esponenti del governo nazionale e regionale.
Nel linguaggio crocettiano, sicuramente, riprendere il dialogo con il Commissario dello Stato significa che il commissario debba girarsi dall’altra parte.
Il prefetto Aronica al contrattacco: “Il presidente Crocetta si ricordi che è responsabile dell’ordine pubblico, l’assessore Bianchi sapeva cosa c’era nella manovra”
”Impugnativa assassina?
Io ho fatto il mio dovere e lo rifarei. Probabilmente e’ una questione di temperamento, ma attenti alle parole. Io sono sereno”. Lo ha detto a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario il commissario dello Stato Carmelo Aronica, attaccato dal presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta dopo la pesante impugnativa della legge di stabilita’. ”Si ricordi -ha aggiunto -che e’ ancora responsabile dell’ordine pubblico. Questa norma dello Statuto non e’ stata ancora abrogata”.
Il prefetto Aronica respinge le accuse di una ‘censura politica’: ”Forse qualcuno scorda che abbiamo impugnato 80 norme della finanziaria di Lombardo nel 2012. Gli attacchi li metto nel conto, ma non li temo. Solo si rifletta prima di dire certe cose”. Critico e’ stato anche l’assessore all’Economia Luca Bianchi, e il commissario replica: ”Bianchi sa bene cosa c’e’ in questa manovra e come e’ stata fatta”. Ma ha detto Crocetta di averlo incontrato fino al giorno prima sulla manovra: ”Gli uffici – e’ la risposta – hanno sempre segnalato i punti di criticita’ che erano chiari”.
Il commissario dello Stato parla all’inaugurazione dell’anno giudiziario.
“Impugnativa assassina? Io ho fatto il mio dovere e lo rifarei. Probabilmente è una questione di temperamento, ma attenti alle parole. Io sono sereno”. Carmelo Aronica si presenta all’inaugurazione dell’anno giudiziario a Palermo e, interpellato dall’Agi, che riporta il lancio sul proprio sito internet, contrattacca il presidente della Regione Rosario Crocetta: “Si ricordi – ha detto all’agenzia -che è ancora responsabile dell’ordine pubblico. Questa norma dello Statuto non è stata ancora abrogata”…..continua a leggere
Il commissario spiega perché ha bocciato la Manovra. Impugnata pure la norma sulle entrate
di GIACINTO PIPITONE
PALERMO. Poichè già nel vecchio bilancio c’era «un preoccupante divario tra spese correnti ed entrate correnti, pari a un miliardo» la Regione avrebbe dovuto provvedere «entro il 31 dicembre scorso a elaborare un piano per il risparmio in tutti i principali settori». Ma di questo piano, solo annunciato nel Dpef, non c’è traccia. Parte da questa premessa, il Commissario dello Stato, per bocciare gran parte della manovra economica: tutte le nuove spese non hanno copertura certa e sono state bloccate.
Ma per la prima volta Carmelo Aronica si spinge a dire che i dati preparati dal governo «non sono credibili». Almeno 30 fra interi articoli o singoli commi comportano spese «la cui copertura non è ancorata a criteri di prudenza, affidabilità e appropriatezza».