Dirigenti PA. Niente premi se il paese va male

Dirigenti PA. Niente premi se il paese è senza crescitaNon c’è solo il tetto dei 238 mila euro, quello che nell’idea di Matteo Renzi impedirà che un dirigente o un manager pubblico possano guadagnare più del Presidente della Repubblica. Nel decreto la stretta sui dirigenti della pubblica amministrazione e sui capi delle aziende pubbliche sarà ancora più draconiana.

Dal 2014 scatterà un giro di vite sui premi. Non potranno essere incassati se il Paese va male.

Dirigenti PA. Niente premi se il paese è senza crescita

Pubblicato il decreto di ripartizione del Fondo per il trattamento accessorio della dirigenza relativo all’anno 2014

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Per scaricare il decreto clicca sopra l’immagine

È stato pubblicato sul sito del Dipartimento Bilancio il decreto di variazione n. 1074 del 2 aprile 2014 di ripartizione del Fondo per il trattamento accessorio della dirigenza relativo all’anno 2014.

La ripartizione è stata operata da un tavolo tecnico appositamente costituito per la revisione della distribuzione del Fondo per la dirigenza per l’anno 2014 avvenuta, originariamente, con decreto di variazione n. 141 del 18 febbraio 2014.

Dirigenti Pa. Contratti a tempo e blocco dei premi per il 2014. Dallo stop alla retribuzione di risultato sono possibili risparmi fino a 2,8 miliardi

DirigenteL’ultima rilevazione, qualche giorno fa, l’ha fatta l’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione e per la trasparenza delle amministrazioni pubbliche, quella dove è stato appena nominato il magistrato anti-camorra Raffaele Cantone. Nella sua relazione sulle «performance» delle amministrazioni centrali ha osservato come praticamente il 90 per cento dei dirigenti pubblici incassi ogni anno il 100 per cento dei premi di risultato. Gli alti burocrati della macchina statale, insomma, non perdono un colpo. Certo, secondo l’Anac molto dipende anche dagli obiettivi che devono raggiungere, che non sono proprio delle vette da scalare. Come per esempio l’obiettivo che si è dato il ministero della Difesa di risparmiare in un anno più dello zero per cento dei consumi elettrici. Ma la musica sta per cambiare.

Una delle soluzioni sul tavolo del governo per ridurre il costo della dirigenza sarebbe quella di erogare i premi di risultato solo dopo un’attenta verifica da parte di un organismo esterno.

Per esempio la Corte dei Conti, e non solo con un’autocertificazione. Comunque sia, si starebbe valutando la possibilità di bloccare per il 2014 l’erogazione per tutti i dirigenti dei premi di risultato in attesa di una riforma organica. Se il governo dovesse orientarsi in questo senso, potrebbe ottenere anche una più che discreta dote finanziaria da destinare al taglio dell’Irpef. Il costo totale dei dirigenti statali, come ha rivelato il sottosegretario Angelo Rughetti alla trasmissione televisiva «L’Aria che tira», sarebbe di circa 28 miliardi l’anno, e la parte variabile dello stipendio incide per il 10-15 per cento. In un colpo solo, insomma, si potrebbero recuperare 2,8 miliardi…..continua a leggere

 

Licenziamento per giusta causa di un dirigente regionale. Presto potrebbero seguirne altri

È una vicenda destinata a fare scalpore quella del dirigente dell’assessorato regionale alla Funzione pubblica licenziato “per giusta causa” (assenteismo e insubordinazione secondo quanto riportato da LiveSicilia). Il decreto di licenziamento è firmato dal dirigente generale Luciana Giammanco. Lui replica: “Ho rotto degli equilibri”.

A questo licenziamento potrebbero seguirne altri ma legati a una vicenda diversa.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, il governatore Crocetta avrebbe dato incarico all’ufficio legale di Palazzo d’Orleans di valutare la posizione di funzionari e dirigenti regionali conniventi col cosiddetto “sistema Genovese”.

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Dirigenti vassalli della politica nel JobsAct

I want youL’idea di una riforma della dirigenza pubblica con dirigenti assunti solo con contratti a tempo determinato dimostra il concetto pericolosissimo che ha Renzi dell’amministrazione pubblica: un apparato “servile” e non servente.

La Corte costituzionale, a partire dalla sentenza 103/2007, spiega che la dirigenza per essere imparziale ed al servizio della Nazione e non del politico di turno, deve essere in condizione di agire senza precarizzazione, anche per garantire il principio di continuità amministrativa….CONTINUA A LEGGERE

La responsabilità erariale dei dirigenti pubblici per disorganizzazione amministrativa e il concorso di colpa dei rappresentanti sindacali

Roma, 17.12.2007.

1. I poteri organizzativi dei dirigenti
 I pubblici dirigenti sono titolari di una vasta gamma di poteri organizzativi e di connesse responsabilità funzionali dipendenti dal così detto rendimento amministrativo della struttura burocratica diretta, poiché la P.A., a seguito delle riforme introdotte durante gli anni Novanta, ha improntato la propria attività al perseguimento di risultati. 

Gli studenti «giudicano» i professori. E se i dipendenti valutassero la dirigenza?

PagellaPrendo spunto da alcuni articoli apparsi alcune settimane fa sui giornali, relativi alla valutazione degli studenti nei confronti dei professori, per riproporre un argomento abbastanza controverso: la valutazione della dirigenza da parte del personale del comparto.

Il dirigente scolastico dell’Istituto superiore Fantoni di Clusone, infatti, ha deciso di far giudicare i professori dagli studenti.

Sarà per l’anonimato, sarà per il ribaltamento dei ruoli, certo è che i professori non l’hanno preso molto bene….Gli studenti «giudicano» i professori….

A quanto pare, l’iniziativa del dirigente scolastico di Bergamo non è un caso isolato.

L’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) coinvolge gli studenti universitari nella valutazione della didattica: con le pagelle Anvur gli studenti giudicheranno i docenti per l’AA 2013/2014.

Cosa valuteranno gli studenti con le pagelle Anvur.

L’Anvur, che oggi chiama in causa gli studenti italiani, chiede ufficialmente loro di ufficializzare quello che, si sa, in fondo gli studenti hanno sempre fatto “tra i denti”. Gli universitari, infatti, dovranno nel complesso valutare e “giudicare” l’operato dei loro docenti. Non si tratterà di una mera valutazione del corsi, ma molto di più. Gli studenti, dunque, dovranno esprimersi senza “peli sulla lingua” delle stesse abitudini del loro corpo docente come il rispetto degli orari dei corsi, la reperibilità negli orari prestabiliti o la disponibilità a dare più spiegazioni, ecc…arriva la valutazione della didattica: gli studenti giudicano i docenti….

Ecco, invece, cosa è accaduto a Padova.

Ritardatari, poco disponibili, spesso introvabili. Dunque, bocciati. Succede all’università di Padova, dipartimento di Scienze economiche e aziendali, dove due professori (esterni) si sono visti negare il rinnovo del contratto per la valutazione negativa fatta dagli studenti….Padova, professori bocciati dagli studenti I rettori: ma giudicare serve…..

Un esperimento del genere stava per essere avviato lo scorso anno anche alla Regione Siciliana.

Il Ragioniere generale dell’epoca Biagio Bossone ha inviato alle Segreterie Provinciali delle OO.SS. una nota, prot. 55529 del 28 settembre 2012 avente per oggetto “valutazione a 360° dei dirigenti con la quale si comunicava che l’Amministrazione intendeva avviare in via sperimentale la valutazione a 360° dei dirigenti del Dipartimento.

Suddetta nota precisava che la valutazione di che trattasi sarebbe servita esclusivamente a stimolare il miglioramento e la crescita individuale e non avrebbe avuto ALCUNA RELAZIONE CON L’INDENNITÀ DI RISULTATO….

C’è stata una generale levata di scudi e, pur con tutte le rassicurazioni del caso, l’iniziativa non è mai partita.

Eppure, poteva essere un buon sistema per riequilibrare un sistema di valutazione troppo sbilanciato.

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