ATTENZIONE!! Stipendi pagati ma rimborsi irpef al 65%

Controllate il cedolino e il calcolo fatto dal vostro caf per l’eventuale rimborso irpef.

Per incapienza del monte ritenute IRPEF, infatti, non è stato possibile liquidare per intero i risultati fiscali da mod 730 a credito dei dipendenti.

Eventuali differenze dovrebbero essere liquidate con le successive elaborazioni stipendiali.

Pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto irpef sul bonus 80€ in busta paga.

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Per scaricare il decreto legge cliccaci sopra

Dopo la firma del presidente Napolitano, è stato pubblicato sulla G.U. del 24 aprile 2014 il Dl 66/2014, meglio noto come decreto Irpef. Entrano dunque in vigore le norme che dispongono un bonus Irpef fino a dicembre in busta paga per tutti i contribuenti con un reddito fino a 24mila euro e i tagli alla spesa, dai ministeri agli enti locali.

Il decreto-legge entrato in vigore il 24 aprile dovrà essere convertito in legge entro i canonici 60 giorni.

Ecco alcune delle principali novità della versione definitiva del decreto Irpef pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

BONUS 80 EURO AL MESE – Il bonus Irpef nel 2014 sarà di 640 euro per i redditi fino a 24.000 euro e decrescerà fino a zero da 24.000 a 26.000 euro. Restano esclusi gli incapienti. Il bonus diventerà strutturale con la legge di stabilita’ per l’anno 2015.

FONDO PER TAGLIO CUNEO – Arriva il fondo per ridurre la pressione fiscale e contributiva sul lavoro. Avrà una dotazione di 1,93 miliardi.

TETTO COMPENSI MANAGER – Confermato a 240mila euro il tetto ai compensi dei dirigenti e dei manager pubblici, inclusi i magistrati.

TAGLI AI MINISTERI SALGONO A 240 MLN – Salgono da 200 a 240 milioni i tagli ai ministeri e alla Presidenza del Consiglio per il 2014.

AL 26% TASSA RENDITE E CONTI CORRENTI – Scatterà dal 1 luglio l’aumento dal 20 al 26% della tassazione sulle rendite finanziarie. La nuova aliquota sarà applicata anche ai dividendi e ai proventi a essi assimilati, agli interessi derivanti da conti correnti e depositi bancari e postali e agli interessi e ai premi delle obbligazioni. Non riguarderà i titoli di Stato.

DA MAGGIO MENO 70% SPESA AUTO BLU – Dal 1 maggio le amministrazioni pubbliche, le autorità indipendenti, inclusa la Consob, e le controllate della p.a. dovranno ridurre del 70% rispetto al 2011 la spesa per l’acquisto e la manutenzione di auto blu e per i buoni taxi. Il limite potrà essere derogato solo per il 2014 per effetto di contratti pluriennali già in essere. Ogni ministero non potrà avere più di cinque auto blu.

TETTO A USO CONSULENTI E CO.CO.CO NELLA P.A. – Previsto un limite all’uso di consulenti e collaboratori nella amministrazioni pubbliche.

TAGLIO 150 MLN ALLA RAI – Previsto un taglio di 150 milioni alla Rai per il 2014.

Bonus di 80 €. Ovvero il gioco delle 3 carte. Rischia di uscire dalla finestra ciò che entra dalla porta

Dallo Stato meno trasferimenti alle regioni, Sicilia compresa, che saranno costrette ad aumentare le addizionali.

Il testo ufficiale ancora non c’è ma alla Regione è già scattato l’allarme per un possibile taglio di risorse che potrebbe arrivare dalla manovra Renzi.

Arriva il decreto Irpef: 80 euro in busta paga da maggio

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Scarica la tabella con i bonus per fasce di reddito – Fonte: www.liberoquotidiano.it

Il testo del decreto legge «Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale – Per un’Italia coraggiosa e semplice» sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale a inizio settimana e questo “consentirà di erogare i famosi 80 euro fin dal mese di maggio.

«Smentiamo i gufi che hanno più volte auspicato che non ci fossero le coperture». Così il premier Matteo Renzi a palazzo Chigi al termine del Cdm che ha varato il decreto per il taglio del cuneo fiscale sui redditi più bassi. Renzi ha annunciato che i famosi «80 euro» in busta paga «saranno erogati da maggio». E riguarderanno «10 milioni di italiani, da 8mila euro a 26mila di reddito annuo, con un piccolo decalage da 24 a 26mila euro». Una misura definita «non una tantum, ma strutturale.

Tetto insormontabile di 240 mila euro dirigenti Pa.

Taglio Irpef, ecco chi non vedrà gli 80 euro in busta paga

Taglio Irpef, ecco chi non vedrà gli 80 euro in busta pagaSecondo il sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta 80 euro di detrazioni fiscali in busta paga valgono come un contratto rinnovato.

Ma far passare gli 80 euro in busta paga come uno scambio per la rinuncia al rinnovo dei contratti è inaccettabile perché gli 80 euro non andranno a tutti i dipendenti pubblici.

Inoltre per gli 80 euro in più al mese che arriveranno da maggio con le detrazioni fiscali ai dipendenti pubblici con redditi sotto i 25 mila euro non si tiene conto del reddito familiare:

  • 2 coniugi, ciascuno con un reddito inferiore a 25mila euro, prenderanno 80 euro ciascuno.
  • un monoreddito con un reddito appena al di sopra di 25mila euro non beccherà neppure un centesimo.

Il meccanismo messo in piedi dal governo Renzi rischia infatti di escludere, paradossalmente, proprio i papà di famiglia con due pargoli e moglie a carico.

 

730. Più controlli per i crediti oltre i 4mila euro. Per tanti contribuenti niente rimborsi in busta paga a luglio

Nel mirino dell’agenzia delle entrate i contribuenti con familiari a carico o vecchi crediti da far valere: per loro nessun bonus con la busta paga di luglio. Gli accrediti arriveranno dopo gli accertamenti entro la fine dell’anno.

È previsto, infatti, un nuovo sistema di controllo: i modelli 730 saranno sottoposti ad una verifica ad hoc e i rimborsi non saranno versati dal sostituto d’imposta, o dall’ente pensionistico, ma direttamente dall’Agenzia. Le verifiche dovranno essere concluse, per legge, entro fine anno. Ci potranno essere, quindi, alcuni  mesi di attesa, e chi contava su queste somme per spese extra dovrà rinviare i progetti all’autunno.

In attesa del taglio dell’irpef promesso da Renzi, ecco le nuove detrazioni per lavoro dipendente

In attesa del taglio dell’irpef che dovrebbe portare i famosi 80 euro nelle tasche di chi guadagna meno di 1.500 euro al mese (aumento che comunque è già stato o sarà presto cannibalizzato dall’aumento delle addizionali comunali e regionali), ecco le nuove detrazioni per lavoro dipendente 2014 dopo le modifiche apportate della legge di Stabilità.

Le detrazioni fiscali per lavoro dipendente previste dal Testo unico delle imposte sui redditi consentono ai lavoratori di ridurre la pressione fiscale sul loro reddito semplicemente con lo status di lavoratore dipendente. La legge di Stabilità 2014 ha apportato delle modifiche all’art. 13 del TUIR introducendo un nuovo sistema di calcolo a partire dal 1° gennaio 2014.

Ecco, a titolo esemplificativo, il calcolo delle detrazioni fiscali con un reddito di lavoro dipendente di 25.000 euro.

Nel caso di un reddito di 25.000 euro, la formulazione fino al 2013 cambia. Si applicava la seguente: 1.338 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 55.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 40.000 euro. Mentre dal 2014, con un reddito di 25.000 euro resta confermata la formulazione dell’esempio di 12.000 euro quindi 978 euro, aumentata del prodotto tra 902 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 20.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.000 euro ma non a 28.000 euro.

Procedendo ai calcoli, fino al 2013, con un reddito di 25.000 euro la detrazione spettante era quindi di 1.003,50 euro, cifra ottenuta moltiplicando € 1.338 per 0,75 risultato del rapporto € 55.000 – € 25.000 / € 40.000. A questa cifra vanno aggiunte le detrazioni del comma 2 poi abrogato dalla legge di Stabilità 2014, che prevedeva un aumento di 20 euro se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 24.000 euro ma non a 25.000 euro. Detrazione totale 2013: € 1.023,50.

Applicando la nuova formulazione a partire dal 2014 il calcolo su un reddito di 25.000 euro è pari alla cifra di 978 euro aumentata della cifra di 108,24 euro, risultato della moltiplicazione di 902 euro per 0,12 che è il risultato del rapporto € 28.000 – € 25.000 / € 20.000. Detrazione totale 2014: € 1.086,24.

Aumento di addizionali irpef, raddoppio tarsu. Continuano a togliere soldi ai lavoratori e si stupiscono che i consumi non ripartono

StipendiIl commercio ancora fermo, variazione nulla rispetto al dicembre 2013. Tra i vari settori si registra un lieve incremento per la grande distribuzione, mentre crollano i piccoli negozi. La crisi morde: continua la crescita dei discount, frenano gli acquisti di alimentari.

Mille euro in più l’anno per chi è sotto i 25 mila €. Ma troveranno il modo per riprenderseli

Dal prossimo primo maggio, chi ha un reddito netto di 1.500 euro al mese percepirà mille euro in più netti all’anno, circa 80 euro al mese…Mille euro in più l’anno per chi è sotto i 25 mila.

Ma Sindaci e Governatori questa volta hanno bruciato sul tempo Matteo Renzi. Mentre il governo si appresta oggi a tagliare in media di un centinaio di euro l’Irpef sui redditi più modesti, Comuni e Regioni azzerano già questo mese il prossimo regalo fiscale, con saldi e acconti delle addizionali per un importo medio di 97 euro….Da Comuni e Regioni la stangatina di marzo…Insomma ciò che entra dalla tasca destra uscirà da quella sinistra.

Ecco le altre misure previste dal governo.