Famp, vacanza contrattuale e mensa. Il punto della situazione

Ricevo numerose richieste da parte di colleghi che chiedono notizie su famp, mensa e vacanza contrattuale. In una pubblica amministrazione ormai priva di certezze, vi invito a prendere tali informazioni con il beneficio di inventario.

Famp

Da ieri, dopo la sottoscrizione della relazione di accompagnamento da parte del Commissario dell’Aran, l’ipotesi di accordo famp dovrebbe trovarsi in Giunta per l’apprezzamento. L’accordo è stato inviato anche alla Ragioneria Generale per il visto di congruità. Solo successivamente si potrà procedere alla liquidazione dell’anticipazione e alla suddivisione delle somme ai dipartimenti per le contrattazioni.

I tempi non dovrebbero essere molto lunghi (se il patto di stabilità non ci mette lo zampino).

Vacanza contrattuale

Entro fine anno dovrebbero liquidare il residuo della vacanza contrattuale 2010-2011. L’importo mancante è quello relativo all’anno 2012 che non è stato liquidato, nonostante le somme fossero accantonate, per problemi legati al patto di stabilità.

Mensa

Sembrerebbe, invece, più complicato del previsto il percorso che dovrebbe portare all’erogazione del ticket mensa. Quando sembrava che la procedura si stesse avviando alla conclusione, pare sia insorta qualche complicazione.

Ovviamente la pressione del sindacato, per la liquidazione di suddette spettanze, è costante.

PUBBLICO IMPIEGO. Il limite al valore dei buoni pasto, anche dei dipendenti regionali (compreso le regioni autonome), è di competenza statale

Lo ha stabilito la sentenza della Corte Costituzionale n. 225/2013 depositata il 19 luglio 2013.

Ecco, in sintesi, cosa dice la Corte.

L’art. 5, comma 7, D.L. 6 luglio 2012, n. 95 («Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario»), convertito, con modificazioni, dalla Legge 7 agosto 2012, n. 135, non è incostituzionale laddove fissa un limite all’importo che le pubbliche amministrazioni, ivi comprese le Regioni a statuto speciale, possono attribuire ai predetti buoni pasto.

La norma censurata, che fissa un limite all’importo che le pubbliche amministrazioni, ivi comprese le Regioni a statuto speciale, possono attribuire ai predetti buoni pasto, disciplina, dunque, una componente del trattamento retributivo previsto dal contratto di lavoro, in regime di contrattualizzazione del rapporto di pubblico impiego, ed è, pertanto, riconducibile alla competenza esclusiva statale in materia di ordinamento civile.

La mensa, anche se corrisposta come indennità, non è tassabile fino € 5,29

È quanto emergerebbe dal combinato disposto del D.L. n. 333/1992, convertito in Legge n. 359/1992, che ha escluso la natura retributiva del servizio mensa e dell’indennità sostitutiva, che pertanto non incide nel calcolo di altri istituti indiretti, e dall’art. 51 del d.p.r. n.917/1986, così come modificato dal D.lgs. n. 56/1998, che ha escluso dalla base imponibile ai fini contributivi e fiscali, in quanto non concorre a formare il reddito da lavoro dipendente, le indennità sostitutive di mensa fino all’importo complessivo di euro 5,29 (…..). (altro…)

Autorizzazione pagamenti 2012 nei limiti del patto di stabilità

Preso atto della nota prot. n. 168218 del 13 dicembre 2012 con la quale il Dirigente Generale del Dipartimento della Funzione Pubblica e del Personale ha invitato i Servizi Gestione Giuridica ed Economica a provvedere al pagamento dell’indennità di mensa relativa anche ai rientri non obbligatori nei limiti dei budget assegnati, Il Cobas/Codir chiede al Ragioniere Generale la proroga del termine, fissato al 14/12/12, per l’inoltro dei titoli di spesa alle competenti Ragionerie Centrali al fine di non aggravare ulteriormente il patto di stabilità per l’anno 2013.