Assunzioni fuori patto di stabilità. Siamo sicuri che non esistano altri casi?

EuroI giudici d’appello della Corte dei Conti della sezione Sicilia hanno confermato la condanna del sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi.

Dovrà risarcire il Comune con quasi 83 mila euro per avere assunto alcune persone nel suo staff nonostante nel 2008 fosse stato sforato il patto di stabilità.

Secondo il Sole 24 Ore Roma avrebbe rilevato anomalie nella spesa della Regione siciliana

Il Sole 24 dà notizia di un possibile sforamento del patto di stabilità da parte della Sicilia nel 2013.

Sicilia, il ministero rileva anomalie nei tetti di spesa
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“La ragioneria generale dello Stato ha individuato una anomalia – scrive il quotidiano di Confindustria – nella contabilità del bilancio della Regione che potrebbe configurare uno sforamento del patto di stabilità del 2013″.

In pratica la Regione avrebbe speso di più di quanto consentito dal patto di stabilità e questo farebbe saltare i conti.

Sforato il patto di stabilità. L’assessorato regionale al Lavoro blocca i pagamenti per i 18.500 precari degli enti locali

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Già sforato il patto di stabilità, l’assessorato regionale al Lavoro blocca i pagamenti per i 18.500 precari degli enti locali. Un problema che riguarderà anche gli ex lavoratori degli enti di formazione impiegati in progetti speciali del Ciapi di Priolo.

Il patto di stabilità è la quota interna che ogni anno viene assegnata dalla Ragioneria generale a ogni ramo di amministrazione per far rientrare l’intera Regione nei paletti concordati con lo Stato.

Alla Regione si è accesa la spia rossa. Perché se uno degli assessorati più ricchi, il Lavoro, è già in emergenza per i tetti di spesa e ha dovuto bloccare tutti i pagamenti, il problema potrebbe presto estendersi a tutta l’amministrazione regionale.

Intanto dovrebbe arrivare nelle casse dei Comuni l’ultima tranche del 2013 rimasta bloccata. Ma per 41 Comuni potrebbe arrivare una doccia fredda. Le somme che la Regione è pronta a erogare verranno decurtate, e in alcuni casi di parecchio.

Precari, spunta l’ipotesi di una deroga al patto di stabilità. Ma intanto il bilancio è “desaparecidos”

Alcuni parlamentari del Pd alla Camera hanno predisposto emendamenti da sottoporre alla commissione Bilancio per tentare di trovare una soluzione, alcuni sono stati firmati dal deputato Angelo Capodicasa, componente della commissione.

Il presidente dell’Ars bacchetta il governo: “Ancora oggi, alle ore 17, non è stato depositato nessun atto all’Ars riguardante il Bilancio e la Legge di Stabilità”.

Stop al premio per i regionali “Rispettare il Patto di stabilità”

Il ragioniere generale blocca straordinari, premi di produzione e indennità ai 15 mila dipendenti della Regione mentre sono a un passo dal pagamento. L’errore dovrebbe essere corretto entro la prossima settimana ma i sindacati sono sul piede di guerra: “Pronti a scendere in piazza il 19 se ci saranno nuovi intoppi”.

La Valenti sul famp. Fin quando non si sblocca trattativa con lo Stato su patto stabilità non potremo erogare somme

Dipendenti regionali, c’è l’intesa su straordinario e premi

I lavoratori avranno da un minimo di 400 a un massimo di 1.200 euro netti. Si attende la ratifica della giunta

di GIACINTO PIPITONE

PALERMO. Fatto l’accordo su straordinario e premi di rendimento ai dipendenti regionali. I 17.700 in servizio negli assessorati, dirigenti esclusi, riceveranno da un minimo di 400 a un massimo di 1.200 euro netti in un’unica soluzione entro fine anno. Anche se l’accordo sottoscritto da tutti i sindacati con l’Aran (l’Agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego) non è stato ancora ratificato dalla giunta.
L’accordo siglato qualche giorno fa prevede – spiegano Marcello Minio e Dario Matranga dei Cobas – che a ogni dipendente di categoria A 400 euro netti, a chi è in categoria B andranno 500 euro. Le fasce più alte, C e D avranno rispettivamente 800 e 1.20 euro netti: «Avevamo anche chiesto – spiegano i sindacalisti – che in futuro queste somme vengano erogate mensilmente e non in una sola rata. Ma non si è trovato l’accordo su questo».
Il Famp vale circa 40 milioni anche se una quota di questo budget viene destinata a chi svolge obbligatoriamente compiti extra: 3 milioni sono destinati al corpo forestale e altri 4 al settore dei beni culturali per la custodia di musei e siti archeologici. Agli autisti della Regione sono destinati 500 mila euro e 195 mila euro agli ispettori del lavoro per l’indennità di tutela e vigilanza. Altri 10 milioni saranno destinati a progetti particolari realizzati nel corso dell’anno dai vari dipartimenti regionali.
La quota restante va divisa fra tutti i dipendente regionali in base alla valutazioni sul raggiungimento degli obiettivi che ogni dirigente farà all’interno degli assessorati.
Fatto l’accordo, serve la ratifica della giunta. Un passaggio che secondo i Cobas e il Sadirs sta ritardando: «Inspiegabilmente l’accordo giace ancora sul tavolo della giunta e ciò rischia di paralizzare l’intera attività amministrativa degli uffici regionali, mettendo fra l’altro a rischio i vari dirigenti generali di dovere pagare di tasca propria i servizi già svolti ove sono previste indennità e il lavoro straordinario che nel frattempo hanno già autorizzato». I sindacati minacciano l’interruzione di ogni trattativa con la Regione. Ma l’assessore alla Funzione pubblica, Patrizia Valenti, rassicura: «Non c’è alcuna intenzione di non ratificare l’accordo. L’ultima riunione della giunta si è conclusa in anticipo e la successiva riunione non si è tenuta perché il dibattito sulla mozione di sfiducia all’Ars ha tenuto impegnato il governo. In ogni caso, fino a quando non si sblocca la trattativa con lo Stato sul patto di stabilità non potremmo erogare queste somme».

Fonte: http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/298896/

Il problema è il patto di stabilità o le casse della regione sono vuote a prescindere?

La Regione blocca i pagamenti per i ‘paletti’ imposti dal ‘Patto di stabilità’ o le ‘casse’ regionali sono vuote ‘a prescindere’, per dirla con il grande Totò?

La domanda è tutt’altro che oziosa. In fondo, riflettendoci, il ‘Patto di stabilità’ deriva da vincoli che arrivano direttamente dall’Unione Europea.

Così, se i soldi sono finiti, si può sempre dire che non è perché, ad esempio, lo Stato, quest’anno, ha scippato al Bilancio della Regione siciliana 914 milioni di euro: i soldi ci sono (ma dove?) e non possono essere erogati a causa del ‘Patto di stabilità’.

Sicilia. La Regione senza soldi blocca la spesa. Problemi in vista anche per i regionali?

Regione senza soldi, stop a fondi e stipendi

Alt ai soldi per precari e forestali, contributi per agricoltura ed enti locali. Bianchi: abbiamo quasi raggiunto i limiti di spesa imposti da Roma

 di GIACINTO PIPITONE

PALERMO. Si ferma la spesa della Regione. Stop ai fondi per finanziare gli enti locali, i servizi sociali e assistenziali, gli stipendi dei precari e le principali voci del sistema agricolo fra cui quelle per forestali, consorzi di bonifica ed Esa. È l’effetto del rapido raggiungimento dei limiti imposti dal patto di stabilità e solo una trattativa fra Stato e Regione dall’esito imprevedibile può far ripartire i pagamenti pubblici. Per alcuni si rischia un congelamento fino a gennaio.

Il caso

A differenza di quanto accadeva negli anni scorsi, lo stop non è stato deciso per decreto. La cassa regionale non è stata chiusa per evitare di far crescere la spesa che produce deficit. «Il problema – spiega l’assessore all’Economia, Luca Bianchi – è che quasi tutti gli assessorati hanno raggiunto il tetto di spesa imposto dalla trattativa per il patto di stabilità». In pratica già a metà ottobre gli assessorati hanno speso quanto lo Stato prevede di far spendere in un anno. «E ora abbiamo problemi enormi su tutti i fronti – ammette Bianchi – anche perchè non possiamo fermare la spesa legata al cofinanziamento degli investimenti con i fondi europei per evitare di perdere i contributi comunitari». Il problema che si è verificato è molto tecnico: «La Regione – spiega Bianchi – quest’anno non ha ancora siglato il patto di stabilità con lo Stato. Non siamo i soli, è così per quasi tutte le regioni. Il punto è però che noi abbiamo chiesto di poterci spingere fino a una spesa che vale circa 5,8 miliardi e lo Stato fino a oggi ci ha invece proposto il tetto di 4,9 miliardi. In attesa di firmare l’accordo, dobbiamo restare dentro un margine di prudenza per evitare di ritrovarci già oltre i limiti da concordare». In pratica, si rischia di concordare tetti di spesa già sforati.

 Le spese bloccate

Bianchi avrà un incontro decisivo al ministero dell’Economia in questi giorni. Nell’attesa è lunghissimo l’elenco delle spese già bloccate. «All’assessorato Famiglia e Lavoro – spiega Ester Bonafede – abbiamo fermato i fondi destinati ai precari e tutti quelli per i servizi socio-assistenziali destinati a minori, anziani e disabili. Quest’anno abbiamo sbloccato spese risalenti a parecchi anni prima e questo ci ha fatto raggiungere rapidamente il tetto. Ora non possiamo più spendere un euro». Agli Enti locali sono stati bloccati i trasferimenti ordinari: «Gli ultimi sono arrivati due mesi fa – spiega Paolo Amenta, presidente dell’Anci – e riguarda la prima trimestralità dei fondi che servono per far funzionare i Comuni. I sindaci, per assicurare i servizi, sono costretti a ricorrere a scoperture di tesoreria che provocano interessi salatissimi. C’è un grave problema di liquidità».

 Gli stipendi congelati

La Bonafede ha proposto a Bianchi di decidere delle deroghe per gli assessorati più esposti, quelli che hanno pagamenti obbligatori legati a stipendi e contributi. L’assessore all’Economia sta provando a ricavare margini di spesa togliendo qualcosa agli assessorati che non hanno ancora raggiunto i rispettivi tetti. Manovra complicata che Bianchi vorrebbe effettuare limitando le deroghe alle spese per stipendi.
A pressare in questo senso sono tutti gli assessori che gestiscono stipendi: «Io ho bloccato i fondi per forestali, personale dell’Esa e dei consorzi di bonifica – spiega l’assessore all’Agricoltura, Dario Cartabellotta -. Avete idea di cosa significa tenere in sospeso una platea di 25 mila persone…?».

Fonte: http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/297359/