Pensioni. Ecco l’esposto di Armao. “Norme illegittime, senza copertura”

In sintesi, le norme volute dal governo regionale e approvate dall’Ars violerebbero alcuni principi della Costituzione, da quelli riguardanti il buon andamento delle pubbliche amministrazioni a quelli relativi alla copertura finanziaria. A essere stati “impugnati” dal sindacato sono nello specifico gli articoli 49, 51 e 52. In pratica quelli riferiti alla riduzione della pianta organica e degli uffici, all’equiparazione delle pensioni con gli statali, ai requisiti per i prepensionamenti.

Circolare n. 70272 del 25 maggio 2015. Riforma sistema pensionistico e collocamenti in quiescenza anticipati

Riforma-sistema-pensionistico-Circolare 70272 del 25 maggio 2015
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Ecco la circolare n. 70272 del 25 maggio 2015, esplicativa degli articoli 51 e 52 della l.r. 7 maggio 2015, n. 9 – Riforma del sistema pensionistico e collocamenti in quiescenza anticipati.

A mio avviso, e con l’impegno a essere piu preciso nei prossimi giorni, la richiesta di collocamento in quiescenza equivale a dimissioni volontarie.

Se non verrà modificata la norma specificando la possibilità di revocare l’istanza (di tale questione è stata investita l’Aran Sicilia), qualora nei prossimi mesi o anni dovesse intervenire un innalzamento dei requisiti anagrafici o contributivi a livello nazionale (come già avvenuto con la Monti-Fornero nel decreto cd. “salva Italia”), potrebbero crearsi nuovi esodati. Ripeto, questa è la mia opinione. Il mio suggerimento è quello di non essere precipitosi è attendere ulteriori chiarimenti prima di presentare la domanda.

La circolare contiene nella parte finale i modelli di istanza, diversi a seconda della tipologia, che dovranno essere utilizzati dai richiedenti.

Il Fondo Pensioni Sicilia riconosciuto come ente previdenziale

Il Fondo Pensioni riconosciuto come ente previdenziale
La Sicilia Catania del 23 maggio – Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Ora pure i regionali possono fare ricongiunzioni.

Il Fondo pensioni della Regione siciliana acquisirà i contributi previdenziali relativi al proprio personale che prestava servizio presso altri enti pubblici prima di essere assunto nei ranghi dell’amministrazione regionale. A darne notizia l’assessore regionale perla Funzione Pubblica, Ettore Leotta, che ieri pomeriggio ha ricevuto una nota con la quale il ministero del Lavoro, dopo anni di interlocuzioni, ha formalmente riconosciuto il Fondo pensioni della Regione siciliana come ente di previdenza.

Blocco degli adeguamenti pensionistici. Pubblicata la sentenza della Corte Costituzionale. È autoapplicativa

PensioneÈ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la sentenza della Corte Costituzionale che ha ‘bocciato’ il blocco degli adeguamenti pensionistici.

Per la consulta è autoapplicativa “vale per tutti senza ricorso”.

Pensioni. Incostituzionalità blocco perequazione. Governo a caccia di 6 miliardi. Politici e tecnici combinano guai ma tanto pagano i cittadini

TotòGoverno a caccia di 5-6 miliardi di euro, dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato il blocco della rivalutazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo (circa 1.500 euro lordi al mese) introdotto dalla riforma Fornero per il 2012 e il 2013. Sono in molti a indicare nel tesoretto da 1,6 miliardi di euro, trovato dal governo nelle pieghe del Def, una prima possibile, seppur parziale soluzione.

Approvate stanotte in commissione bilancio le norme relative all’armonizzazione del sistema pensionistico. Finestra al 2016? Ora la parola passa all’aula

Seduta del 24 aprile
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Mentre altre questioni vengono affrontate e dibattute ampiamente, le norme relative all’armonizzazione del sistema pensionistico regionale vengono liquidate e approvate in poche battute.

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La parte che ci interessa è a partire dal minuto 1:52:50.

Pensioni. Salta l’accordo

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I dipendenti tornano in piazza iI 29 aprile. Baccei: chieste modifiche non accettabili.

Lo scontro all’interno del governo Crocetta ha ricompattato i sindacati, nessuno escluso. È muro contro muro ormai tra l’esecutivo e le sigle, dopo il nulla di fatto della riunione di ieri pomeriggio all’assessorato alla Funzione pubblica. Divisi nelle settimane scorse sull’atteggiamento da tenere nei confronti del governo, confederali e autonomi hanno proclamato ieri lo sciopero generale per il 29 aprile. A far saltare qualsiasi possibilità di accordo è stato uno scontro interno allo stesso governo sulla riforma delle pensioni. Dopo vari incontri con i rappresentanti sindacali, il commissario dell’Aran Claudio Alongi, sostenuto dall’assessore alla Funzione pubblica, Ettore Leotta, si era detto favorevole a non inserire alcuna finestra per mandare in prepensionamento i dipendenti regionali assunti prima dell’86. Ipotesi che ha fatto andare su tutte le furie l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, nettamente contrario all’apertura, tanto da abbandonare il tavolo, suscitando l’irritazione dei sindacati.