Flop “PIANO GIOVANI” alla Regione: gli assessori Bruno e Scilabra travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di Agosto?

Comunicato Stampa

Palermo, 20 agosto 20014
L’assessore Scilabra, dopo essersi affrettata a pubblicizzare agli organi di stampa “la rivoluzione” che avrebbe dovuto rappresentare il cosiddetto piano giovani ed essersi più volte intestate le scelte inerenti tale Piano e la relativa programmazione definendolo addirittura “il mio piano”, ora che ci si trova difronte il totale fallimento dell’operazione, di cui i giovani disoccupati siciliani sono purtroppo testimoni, sembra che nessuno ne rivendichi la paternità politica. Anche l’assessore Scilabbra ne ha preso le distanze.

Come se ciò non bastasse, a seguito della pubblicazione del nuovo bando sui tirocini formativi di cui all’avviso n. 1 del 18 agosto u.s., i due assessori al ramo, e precisamente quello al lavoro e quello all’istruzione e formazione Bruno e Scilabbra, hanno fortemente criticato e sfiduciato la dirigente generale, dott.ssa Corsello, per non averli prima informati.

Sarà forse che il nuovo bando non prevedrebbe il coinvolgimento di soggetti esterni all’amministrazione tanto cari all’attuale compagine di governo?

Questa tesi potrebbe essere avvalorata anche dalle incredibili dichiarazioni di taluni sindacati confederali che hanno più volte ritenuto che i dipendenti regionali dovevano essere affiancati o addirittura sostituiti dagli operatori degli sportelli multifunzionali.

La vicenda sul flop del piano giovani, quindi, ha assunto oramai i toni della pantomima che sembrerebbe addossare la totale responsabilità al solo dirigente generale dei due dipartimenti interessati, Anna Rosa Corsello.

<<Non possiamo accettare – dichiarano i segretari generali del Cobas/Codir Marcello Minio, Dario Matranga e Fabrizio Masi e del Sadirs Fulvio Pantano e Franco Madonia – che le responsabilità del fallimento del Piano Giovani, del quale avevamo fra l’altro presagito l’infausto epilogo, ricadano solo sul dirigente generale, la quale, fino a ieri, godeva della fiducia dell’intero governo, tanto da confermarla alla guida di alcuni dei rami più scottanti dell’amministrazione.

Non è accettabile quindi questo scappa scappa di politici e assessori avvezzi come sempre a scaricare su altri le responsabilità dei continui fallimenti di questo governo. Con questo modo d’agire – continuano i tre segretari generali – i due assessori dimostrano di gradire alla guida dei due dipartimenti due yesman, magari appartenenti al cerchio magico, che possano assecondare i loro capricci e addossarsi, ogni qualvolta occorra, tutti i peccati del mondo>>. Intanto la Sicilia cola a picco.

Piano giovani. Forza Italia annuncia una mozione di sfiducia contro la Scilabra che era informata del nuovo bando

Il capogruppo e il vicecapogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone e Vincenzo Figuccia, preannunciano la presentazione di una mozione di sfiducia indirizzata all’assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra, “per la manifesta incompetenza nella gestione delle materie attinenti alla formazione professionale, e per la conduzione scellerata del piano giovani regionale, vera e propria beffa ai danni di migliaia di siciliani”.

Secondo Falcone è inaccettabile è l’atteggiamento dell’assessore Nelli Scilabra, che ha sostenuto di non essere stata informata dell’ulteriore avviso sui tirocini. Dimostreremo, carte alla mano, che ciò non corrisponde al vero, in quanto Scilabra e il ministero del Welfare erano stati messi perfettamente a conoscenza.

Piano Giovani. Ecco il nuovo bando pubblicato “all’insaputa degli assessori”

Ecco il nuovo maxi bando che ha sostituito quello dei tirocini finito al centro di mille polemiche. Stop a click day e procedure basate su velocità e fortuna, adesso saranno soprattutto le aziende a selezionare i candidati.

AVVISO N. 1 DEL 18 AGOSTO 2014
Per scaricare il bando cliccaci sopra

Il nuovo avviso pubblicato dalla dirigente generale della Formazione, Anna Rosa Corsello, mette insieme le risorse del programma Garanzia giovani con quelle del progetto Piano giovani: in tutto ci sono adesso circa 70 milioni di euro che includeranno non solo la fascia di età dai 25 ai 35 anni ma anche quella che va dai 18 ai 29 anni.

Ai centri per l’Impiego e ai rispettivi dipendenti regionali che vi operano, viene dato un ruolo centrale e determinante ai fini dell’attuazione del Piano. 

Sarà il mancato coinvolgimento di altri soggetti che ha scatenato le ire di qualche sindacalista confederale e degli assessori al ramo?

Piano Giovani. Ecco il nuovo bando. L’assessore al lavoro e alla formazione: “Non informati, presto nuovi direttori”

A tempo di record la dirigente generale Anna Rosa Corsello pubblica i nuovi criteri per accedere a uno stage retribuito. Previsti finanziamenti per 70 milioni di euro e l’erogazione di 20.306 tirocini mettendo insieme Piano giovani e Garanzia giovani. Saranno le aziende a selezionare i tirocinanti, stop al click day.

Ma l’avviso che mette in cantina il click day fa infuriare il governo e non piace a sindacati e pezzi della maggioranza.

“Sconoscevamo l’avviso sui tirocini e ne abbiamo avuto notizia solo dal sito”: gli assessori al Lavoro, Giuseppe Bruno e alla Formazione, Nelli Scilabra, attaccano la dirigente generale della Formazione e del Lavoro Anna Rosa Corsello prendendo le distanze dal nuovi bando sui tirocini. “L’avviso – spiegano – non è altro che una ricognizione delle risorse disponibili con la previsione di un percorso organizzativo peraltro confuso. Sulle modalità di avvio dei tirocini e delle altre misure di garanzia giovani e del piano giovani il Governo sta ragionando cercando di evitare gli errori commessi in passato. Da parte nostra – chiariscono i due assessori – c’è comunque l’impegno di partire a settembre per dare risposte serie ai nostri giovani. Sulle modalità ne discuteremo coi nuovi direttori generali avendo ben chiaro quali sono le responsabilità e i compiti della politica e della burocrazia”

Piano Giovani. Il nuovo bando non piace alla Cisl: il Governo sbatte fuori i mille e 800 ex sportellisti

L’ORGANIZZAZIONE SINDACALE ATTACCA FRONTALMENTE IL GOVERNO REGIONALE

Secondo avviso sui tirocini formativi targato Anna Rosa Corsello: la Cisl siciliana non ci sta e paventa lo spettro della ‘macelleria sociale’. In particolare, all’organizzazione sindacale non va giù che le risorse finanziarie che dovrebbero essere destinate, almeno in parte, a ottemperare a un impegno assunto dal Governo regionale di Rosario Crocetta per dare risposte agli ex mille e 800 sportellisti vengano adesso destinate ai tirocini formativi.

Piano giovani e sportelli multifunzionali. Leggi la posizione della Cisl (evidenziata in giallo in fondo all’articolo)

Articolo tratto linkSicilia http://www.linksicilia.it/2014/08/bernava-cisl-la-sicilia-cola-a-picco-nel-disinteresse-di-crocetta-dellars-e-della-burocrazia-il-ciapi-un-imbroglio/

Bernava (Cisl): “La Sicilia cola a picco nel disinteresse di Crocetta, dell’Ars e della burocrazia. Il Ciapi? Un imbroglio”

IL LEADER SINDACALE TRACCIA IL POSSIBILE PERCORSO PER RISALIRE LA CHINA ED EVITARE IL DEFAULT DELL’ISOLA, SENZA LESINARE CRITICHE AL GOVERNATORE ALL’INTERNO DI UNA ANALISI DI POLITICA ECONOMICA PUNTUALE ED EFFICACE. IL FALLIMENTO ANNUNCIATO DELLA YOUTH GUARANTEE

Crolla a picco il clima di fiducia dei siciliani verso il loro governatore. Gli scarsi risultati ottenuti sul versante economico e sociale, la mancata incisività sulla spesa pubblica, il ritardo nell’utilizzo dei fondi comunitari, ed altro ancora hanno generato un effetto boomerang.

Il risultato è che il mondo produttivo e sindacale si allontana sempre piùmaurizio bernava dall’attuale Governo siciliano. Questo è il dato di fondo sul quale occorre interrogarsi. Questo perché i siciliani hanno abbandonato il sogno di una ‘Rivoluzione’ targata Rosario Crocetta, traditi da parole che non si sono trasformate in azioni positive, ma, al contrario, in penalizzazioni per gli stessi cittadini siciliani.

Da un po’ di tempo il mondo sindacale ha preso le distanze dal governatore dell’Isola che, oltre a manifestarsi negativamente, ascolta pure poco le proposte provenienti dal mondo produttivo e sindacale, nonostante si ritrovi bocciato dai siciliani. Il presidente, al rientro dalla pausa estiva, potrebbe ritrovarsi alla deriva, ingabbiato da partner politici che pensano solamente a ‘galleggiare’ il più possibile.

A tornare a parlare della Sicilia, del futuro dell’Isola e del presidente Crocetta è Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl in Sicilia, che nei giorni scorsi non ha risparmiato critiche precise e pungenti verso il governatore, attaccandolo sui temi caldi prima, durante e dopo l’approvazione della terza manovra finanziaria in poco meno di sette mesi (in realtà, quella approvata la scorsa settimana dall’Ars è una legge di assestamento di Bilancio trasformata impropriamente in una legge omnibus).

Dalle pagine del nostro giornale, il segretario generale della Cisl riprende alcune delle grandi questioni non risolte dal Governo regionale, delineando, in maniera chiara e dettagliata, un possibile percorso governativo per salvare la Sicilia.

“Viviamo in una situazione surreale – dichiara Bernava – ed è inconcepibile non guardare al quadro economico che ci consegna la più grave recessione della storia e che ha spinto la disoccupazione giovanile, dai 15 ai 24 anni, al sessanta per cento”.

palazzo d'orleans“Il Governo regionale e la sua maggioranza hanno perso un anno e mezzo a girare a vuoto con una ‘macchina’ con la frizione bruciata per fare solo cassa e pensare a restare a galla – focalizza il segretario generale della Cisl siciliana – lasciando tutto in aria e non toccando nulla. La Sicilia è in mano al nulla ed il cambiamento tanto atteso con Crocetta è fallito prima ancora di iniziare”.

“Occorre mettere mano al risparmio strutturale della spesa pubblica – rilancia il leader della Cisl siciliana – stipulando un accordo con i sindacati per stilare un piano di riordino e riequilibro dei settori quali: sanità, appalti pubblici, partecipate degli enti locali, rifiuti, trasporto pubblico locale, Servizi del Lavoro, Formazione professionale, forestali, fondi comunitari, servizio socio-sanitario”.

“Il sindacato è pronto a ridiscutere sugli esuberi – dice Bernava – intervenendo con un patto sociale supportato da misure di accompagnamento alla fuoriuscita. Sono tanti i settori strategici dove è mancata la presenza del Governo regionale ed il presidente Crocetta, rispetto a questi problemi, ha inciso davvero poco, per non dire nulla”.

“La parola d’ordine per il 2014 deve essere ed è ‘ristrutturazione su tutto’ – sottolinea Bernava -. Siamo pronti su questo a scommettere e fare la nostra parte. Siamo disponibili ad un accordo per la ristrutturazione delle filiere, a rendere produttivi i servizi ed i lavoratori, a ridurre le esternalizzazioni in presenza di lavoratori che hanno la stessa qualifica, ad aumentare la produttività, anche in settori complessi come quello forestale, o della Formazione professionale”.

“Il comparto dell’obbligo formativo – propone l’esponente sindacale – va ristrutturato collegandolo in maniera forte con le istituzioni scolastiche presenti sul territorio. Per una Formazione professionale di qualità è indispensabile puntare su strumenti come apprendistato, tirocini, tutoraggio ed anche per questo settore gli esuberi si discutono con misure di accompagnamento e non con annunci e sterili comunicati stampa”.

“Abbiamo chiesto uno sforzo comune per un accordo con Governo regionale, Ars, Associazione nazionale comuni italiani (Anci) della Sicilia e partecipate – sottolinea Bernava -. Un’intesa che possa incidere intervenendo nella gestione degli uffici per ottenere un cospicuo risparmio nel funzionamento (spesa pubblica allargata). Il che significa spostare risorse dalla spesa improduttiva alla creazione di lavoro e occupazione produttiva, riducendo i costi di servizio nelle partecipate sociali, nel trasporto locale, nella catena dei rifiuti, gestendo meglio i servizi a carico dei contribuenti e delle aziende”.

“Serve un patto di governo per contrastare la più grande crisi della storia in Sicilia. Invece la classe politica e tanta imprenditoria non guardano ai problemi e ai drammi economici. Tirano dritto puntando a un patto di gestione scellerato tra rais della vecchia politica, notabili e burocrati che, povertàincuranti del dramma economico e sociale, puntano solo a tenere a galla se stessi. La vergognosa premura di fare la finanziaria come un compitino da svolgere ne è l’emblematico esempio”.

Insomma, di fronte ad un’autentica emergenza economica e sociale la ricetta della Cisl passa dalla celerità degli interventi che dovrebbero concentrarsi da subito nel ristrutturazione profonda della spesa pubblica, attraverso un patto fra tutti gli attori istituzionali e non. Solo così, secondo il sindacato, si potrà risalire la china, garantendo risparmi strutturali che libererebbero risorse ingessate ad oggi nella spesa corrente.

“Maggiori risorse, liberate dall’eliminazione di sprechi – ritorna sugli spunti di politica economica il numero uno della Cisl dell’Isola – attuerebbero una politica anticiclica per attrarre investimenti e sostenere consumi, creando posti di lavoro produttivo”.

“Cosa aspetta il Governo Crocetta a imbastire un piano – si chiede Bernava – per favorire e orientare le imprese produttive, attrezzare le aree di insediamento industriale, implementare il cablaggio, puntare su operazioni di marketing, partendo dalle eccellenze agroindustriali, dal turismo, dai beni culturali e dall’ambiente”.

“Non ci sono altre vie e non ci sono altre risorse” insiste Bernava. E aggiunge: “Youth Guarantee è fallita, il lavoro non si crea per legge. Il piano della Garanzia giovani doveva servire a favorire l’accesso in tutti i modi dei giovani al lavoro collegato alle aziende produttive e a salvaguardare il posto di lavoro a circa 1800 professionisti provenienti dagli ex Sportelli multifunzionali. Non a caso avevamo chiesto le dimissioni del dirigente generale al Lavoro, Anna Rosa Corsello”.

“Su questo versante l’esecutivo regionale anziché accompagnare con strategia di sviluppo il mercato del Lavoro, non fa neanche le azioni ciapi 2minime – tuona il segretario generale cislino -. È un delitto che non si faccia l’ordinario come la strutturazione dei Servizi per il lavoro, come previsto per legge. Sulla base di questo presupposto fallirà qualunque riforma della formazione professionale”.

“I Servizi per l’impiego dovrebbero essere gestiti per bando – conclude Bernava – superando gli schemi rigidi, in un sistema misto con la compresenza della parte pubblica e dei soggetti privati accreditati con regole rigorosi e delle agenzie per il lavoro. La grande risorsa sono gli sportellisti che vanno valorizzati, il Ciapi è un grande imbroglio”.

Piano giovani. Annullate le selezioni. Spunta l’ombra della parentopoli?

Attorno alle società che hanno lavorato per la Regione saltano fuori contratti fatti a parenti di dirigenti dei Centri per l’impiego e alla figlia della Corsello, che attacca: “Schizzi di veleno per un lavoro a progetto di  poco più di un mese in una società che nulla ha a che fare con il Piano giovani”.

Piano giovani. Click day. Crocetta vuole vederci chiaro…. mentre si fa avanti Sicilia e-Servizi: Siamo in grado di gestire il Piano giovani

Dopo l’inchiesta di LiveSicilia, il presidente della Regione convoca un vertice sul “flop-day”. All’incontro Bruno, Scilabra e Corsello. Sul tavolo la possibilità di annullare la selezione: “Chiederemo a Sicilia e-Servizi di capire cosa sia successo”.

Il numero uno di Sicilia e-Servizi: “La Regione non ci ha interpellati, abbiamo le competenze per sviluppare un portale di quel genere. Siamo pronti a metterci al lavoro per raddrizzare questa barca”.