Di flop in flop. Dopo il flop day anche il flop Province.

I Comuni hanno scelto di non scegliere: scaduti oggi i termini per il trasloco dal vecchio al nuovo ente e i casi sono pochissimi. Intanto è ancora caos sul trasferimento delle funzioni.

E anche i fedelissimi di Crocetta dicono: “Abbiamo fallito, applichiamo la legge nazionale e non ne parliamo più”.

Sicilia. Addio alle province. Ardizzone. La Regione dovrà privarsi di funzioni in favore di Comuni e città metropolitane

Dalla nascita dei nuovi enti alla costituzione delle Città metropolitane. Dall’elezione dei nuovi presidenti al destino dei Comuni. Novità e dubbi di una legge dalla gestazione difficile. Che verrà approvata martedì. Per poi finire al vaglio del Commissario dello Stato.

Il Quirinale smentisce Crocetta. Nessun tipo di sostegno di Napolitano alla riforma della Province

Ormai le magre figure non si contano più.

Crocetta aveva riferito della soddisfazione di Napolitano per la riforma degli enti locali.

La replica del Quirinale: “Il presidente non ha autorizzato nessuno a riferire più o meno confusamente il contenuto di conversazioni personali”.

Ma le Province potrebbero tornare in vita

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Le province siciliane sono ad un passo dalla resurrezione. Gli enti intermedi dell’ Isola aboliti con un tratto di penna dal presidente della Regione Rosario Crocetta e commissariati nell’ attesa di una riforma organica del sistema degli enti locali, infatti, potrebbero tornare in vita se l’ Assemblea regionale non approva entro la prossima settimana una legge di riforma.

Crocetta: c’è l’accordo sulle province. Il personale verrà assorbito da Comuni e Regione

Sulle province l’accordo sembra essere stato già parzialmente raggiunto.

I consorzi saranno nove ai quali si aggiungeranno le 3 città metropolitane. i Comuni potranno scegliere se aderire aduno dei consorzi o ad una città metropolitana. in alternativa potranno mettersi insieme per dar vita ad ulteriori consorzi purché rispettino i criteri minimi di popolazione e formalizzino la loro richiesta entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge.

“I consorzi saranno organismi di tipo nuovo ma non assorbiranno il personale delle province che verrà smistato fra comuni e Regione.

Sicilia. A rischio la riforme Province. La legge entro un mese o si vota

Ancora un testo condiviso sulla riforma delle Province non c’è, tant’è che lunedì prossimo il governo dovrebbe riunire la maggioranza per trovare una sintesi, con l’Udc che preme per l’abolizione totale degli enti.

Abolizione province. Il Governo Crocetta battuto in Aula sulla proroga dei commissari

Era stato il cavallo di battaglia di Rosario Crocetta che, subito dopo la sua elezione alla presidenza della Regione Siciliana, avvenuta nell’ottobre 2012, invitato in Rai all'”Arena” di Massimo Giletti, aveva annunciato che la Sicilia, prima in Italia, avrebbe cancellato le Province.

La riforma, in realtà, il governo l’aveva avviata mesi addietro, facendo approvare una norma che ha cancellato le elezioni provinciali: mancava però la seconda parte, necessaria all’istituzione dei Consorzi di Comuni in sostituzione delle Province, che si sarebbe dovuta approvare entro il 31 dicembre di quest’anno; ma il termine non è stato rispettato, da qui la necessità di prorogare il mandato dei commissari.

Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. “Lo dico anche per non creare confusione nell’opinione pubblica: non é stata bocciata l’abrogazione delle Province, ma la proroga dei commissari”.

Abolizione delle Province E’ corsa contro il tempo

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il presidente della commissione Affari istituzionali, Antonello Cracolici, hanno presentato il convegno dell’Asael che farà il punto suill’iter amministrativo per l’approvazione della riforma su città metropolitane e liberi consorzi di comuni. Il deputato Pd: “Bisogna fare presto, no alla proroga dei commissari nelle Province”…continua a leggere