Appalti. Rotazione ogni anno dei dipendenti in servizio al dipartimento, negli Urega e negli uffici del Genio civile

Appalti pubblici in Sicilia, si volta pagina. Cambiano uomini e regole. Non c’è solo il controllo a tappetto sulle gare assegnate a trattativa privata, ma anche la rotazione del personale.

Maxi rotazione di dirigenti alla Sanità?

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La Borsellino «Le rotazioni partiranno dall’ufficio di gabinetto, tecnico e staff. Cambieranno anche i funzionari di alcuni dipartimenti e dell’Ispettorato. Sostituirò inoltre i responsabili del servizio accreditamento, particolarmente esposto ai condizionamenti della sanità privata. Proprio in questi giorni abbiamo lanciato verifiche a tappeto sulle convenzioni. E sono emerse diverse anomalie».

Ristrutturazione dell’Assessorato Agricoltura. Soppresse Soat e condotte agrarie Dal 1° gennaio trasferimento in vista per funzionari e dirigenti.

L’assessore Dario Cartabellotta ha elaborato un progetto che prevede l’alleggerimento della sede centrale grazie alla cancellazione di un dipartimento e 6 strutture intermedie al cui interno c’erano 55 unità operative.

Ristrutturazione, a cascata, anche per gli uffici periferici. Oggi ne esistono 113 capillarmente distribuite in ogni territorio abitato o coltivato.

Il piano prevede di sopprimere le 62 Soat e le 51 condotte agrarie. Le loro funzioni passano ai nascenti Uffici intercomunali per l’agricoltura. È qui che verranno trasferiti gli attuali dipendenti di Soat e condotte agrarie.

Il problema è: quanti Km dovranno affrontare per raggiungere i nuovi uffici intercomunali?

Rotazioni alla Sanità. Parla Ignazio Tozzo

Il valzer dei dirigenti annunciato da Crocetta non dovrebbe riguardare i dipendenti dell’assessorato, ma quelli delle Asp. Il dirigente generale chiamato in causa in occasione della querelle sulla clinica: “Sono qui da appena quattro mesi, ma se vogliono sostituirmi nessun problema. In vent’anni ho cambiato sette assessorati”.

Pulizia e rotazioni alla Formazione? 6 dipendenti erano ancora al loro posto fino all’arresto

Nelle ore successive alla retata che ha coinvolto 13 dipendenti regionali, l’assessore Scilabra dichiarò: “Dieci erano già stati trasferiti”.

E Crocetta ha aggiunto: “Quando abbiamo provveduto insieme all’assessore Nelli Scilabra qualche mese fa a fare una rotazione quasi generalizzata del personale della formazione, le proteste sono state veementi. Secondo alcuni noi avremmo dovuto attendere che questi signori continuassero ad accreditarsi solidi sui propri conti e su quelli di qualche imprenditore”.

In realtà, sei di quei funzionari erano ancora al loro posto fino al giorno dell’arresto. Una era in pensione. Un altro fu trasferito molto tempo prima.

Siamo alla vigilia di una nuova stagione di trasferimenti e rotazioni di personale?

“Le rotazioni nella Sanità si faranno, così come in tanti altri settori come i geni civili – dice Crocetta – ma per continuare col percorso intrapreso”. Nessuna punizione, quindi, solo una prassi che serve – a detta di Crocetta – a “smaltire le pratiche bloccate. Lo abbiamo fatto all’assessorato Ambiente e territorio, dove quando siamo arrivati c’erano 3.500 pratiche bloccate, ora sono la metà”.

Ma “agiremo con criterio”, assicura il governatore.

Ma di quale criterio parla il governatore visto che non ne è stato contrattato alcuno con i sindacati?

Se il trasferimento è immotivato, l’assenza dal lavoro è giustificata

Per la Cassazione è illegittimo il licenziamento del lavoratore che non va nella nuova sede lavorativa a seguito di trasferimento immotivato.

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La Cassazione, con sentenza nr. 24260 dello scorso 28 ottobre, dichiara l’illegittimità del licenziamento intimato al lavoratore che,dopo essere stato trasferito senza alcuna motivazione dall’azienda datrice ( benchè richiesta dal lavoratore), non si presenta nella nuova sede lavorativa.

Il caso ha riguardato una lavoratrice, dipendente di una azienda appaltatrice di pulizie, trasferita a seguito di problematiche insorte tra la lavoratrice stessa e l’azienda, presso altri due appalti, fermo restando l’orario contrattuale previsto in 5,30 ore lavorative.

La lavoratrice aveva chiesto i motivi del provvedimento di trasferimento e, non si era presentata presso i due appalti ai quali era stata destinata.

Il Tribunale di primo grado, accoglieva il ricorso della lavoratrice dichiarando illegittimo il licenziamento. Non dello stesso avviso la Corte di Appello che, rigettava integralmente la domanda originaria della lavoratrice, che, quindi, ricorreva in Cassazione.

Nel corso del giudizio, secondo la successione cronologica della corrispondenza tra le parti,  è emerso che l’azienda datrice ha violato il termine di 7 giorni  di cui all’art. 2 L. 604/66 (norme sul licenziamento individuale).  La lavoratrice, infatti, con lettera del 23 aprile 2003, reiterata anche nel mese di maggio (il 5 maggio 2003), aveva chiesto i motivi del provvedimento di trasferimento; l’azienda datrice, aveva risposto solo il successivo 9 maggio.

Secondo gli Ermellini, rifacendosi a ormai consolidato orientamento giurisprudenziale, “ai fini dell’efficacia del provvedimento di trasferimento del lavoratore, non è necessario che vengano contestualmente enunciate le ragioni del trasferimento stesso, atteso che l’art. 2103 cod. civ., nella parte in cui dispone che le ragioni tecniche, organizzative e produttive del provvedimento suddetto siano comprovate, richiede soltanto che tali ragioni, ove contestate, risultino effettive e di esse il datore di lavoro fornisca la prova”.

Pertanto, continuano i Giudici, “l’onere dell’indicazione delle ragioni del trasferimento, che in caso di mancato adempimento determina l’inefficacia sopravvenuta del provvedimento, sorge a carico del datore di lavoro soltanto nel caso in cui il lavoratore ne faccia richiesta – dovendosi applicare per analogia la disposizione di cui all’art. 2 della legge n. 604 del 1966 sul licenziamento (Cass. n.  8628 del 2004, n. 1912 del 1998)”.

Pertanto, conclude la Suprema Corte, “in ragione della applicazione analogica della richiamata disciplina in tema di licenziamento, ove accertata la inosservanza del termine per la comunicazione dei motivi del trasferimento, il trasferimento dall’appalto deve considerarsi illegittimo” e, di conseguenza, “deve essere riesaminata, alla luce di tale accertamento, anche la condotta della lavoratrice”.

Fonte: http://www.lavoroediritti.com/2013/10/trasferimento-immotivato-assenza-dal-lavoro-giustificata/