Tratto dal sito dagospia. SE QUESTO E’ UN SINDACATO

Articolo tratto dal sito http://www.dagospia.com

GLI INTRECCI FINANZIARI DELLA CISL TRA ITALIA, AMERICA E LUSSEMBURGO – LA GALLINA DALLE UOVA D’ORO DEI CISLINI DI BONANNI E’ “EUSTEMA”, COLOSSO DELLA TECNOLOGIA E DEL SOFTWARE, CHE FA CAPO A CISL, BANCHE POPOLARI E BNP-PARIBAS – COMMESSE DA DECINE DI MILIONI DALLA P.A. E UNA PARTECIPAZIONE TRA MIAMI E IL MESSICO – LE TRACCE DELLA “EDIZIONI LAVORO” IN LUSSEMBURGO…continua a leggere

L’assemblea Cisl ha deliberato all’unanimità…….assolutamente nulla!

Ecco un resoconto dell’assemblea Cisl sulle “rotazioni” del personale che un amico osservatore (B.A.) mi ha fatto pervenire.

Dal resoconto inviatomi, sembrerebbe che l’assemblea non abbia deliberato assolutamente nulla e gli interventi degli esponenti sindacali si siano limitati a stigmatizzare l’atteggiamento di un presidente che preferisce le luci della ribalta ai tavoli di confronto con i soggetti a ciò deputati.

Alla fine dell’assemblea la delusione dei partecipanti era palpabile, inkazzati, soprattutto, per l’intervento dell’assessore della Funzione Pubblica Patrizia Valenti, in evidente difficoltà di argomentazioni.

Palermo 06/03/2013

Assemblea degli iscritti e simpatizzanti CISL presso l’NH Hotel di Palermo

L’Assemblea, indetta dalla CISL per discutere sulle ultime scelte del Governatore Crocetta in merito ai trasferimenti indiscriminati del personale della Regione, ha visto la presenza nel salone dell’Hotel di un folto numero di dirigenti e personale di comparto. Il salone era pieno con alcune persone in piedi. Stante la gravità della problematica trattata c’era da aspettarsi una partecipazione molto più numerosa.

A guidare l’assemblea il gruppo dirigente Cisl FP, Caracausi e Montera e il segretario generale Bernava. Era presente altresì l’Assessore alla Funzione Pubblica Valenti.

Dopo l’introduzione di Montera che ha brevemente esposto le ragioni della convocazione assembleare, la parola è passata a Bernava che, pur nella condivisione della necessità di una rotazione del personale, ha stigmatizzato il comportamento di Crocetta ribadendo che lo stesso non “è l’unto dal Signore” e che si può procedere alla rotazione solo agendo con regole ben definite. Analoga considerazione, esposta con argomentazioni diverse, nell’intervento conclusivo di Caracausi.

Dai vertici sindacali è stato ammesso con rammarico di aver votato Crocetta e che ora, forse è giunto il momento di pentirsi di averlo fatto. (!!)

L’intervento dell’Assessore Valenti, in evidente difficoltà di argomentazioni, è stato più volte disturbato dalla platea.

L’assessore, affermando di trovarsi dalla parte dei dipendenti essendo essa stessa una dipendente, ha centrato l’attenzione sull’operato del governo volto a regolamentare una difficile situazione contingente, auspicando che ognuno faccia il proprio dovere lamentando in taluni casi l’atteggiamento di quei dipendenti che contravvengono al proprio dovere passando il tempo magari giocando a carte al PC.

Ha parlato della necessita di una analisi approfondita sulla spesa regionale e dell’imminente impegno della mattinata che avrebbe visto il governo decidere sulla soppressione delle province e sui risparmi che ne deriveranno.

L’assessore ha lasciato l’Assemblea subito dopo manifestando la disponibilità ad incontrare i vertici sindacali per continuare a discutere del problema.

Gli interventi di una decina di dipendenti, più o meno irritati, sono serviti a ribadire la spregiudicata e pericolosa operazione posta in essere dal Governatore con il concreto rischio di una paralisi amministrativa, ed a ribadire la necessità di una tutela della dignità del dipendente che il governatore sta offendendo.

L’assemblea, piuttosto noiosa ed a volte retorica è servita al Sindacato solo a poter dire ai propri iscritti ed all’opinione pubblica che è stato sollevato il problema, niente di più!

Sui ricorsi di Cobas e Sadirs per condotta antisindacale interviene l’assessore alla Funzione Pubblica Patrizia Valenti

Il comportamento antisindacale esiste quando non si rispettano le regoleIo credo – dice la Valenti – che nei primi provvedimenti si sia creato un involontario corto circuito. Per evitare questo scontro è sufficiente rendere noti i criteri con i quali si svolgono le rotazioni”.

Caro assessore, un paio di domande.

Secondo lei, finora, le regole sono state rispettate?

Secondo lei è sufficiente rendere noti i criteri con cui si svolgono le rotazioni essendo preclusa la possibilità per i sindacati di chiedere la concertazione prevista dal vigente contratto?

Lo chiama involontario corto circuito la spettacolarizzazione delle rotazioni avviate dopo roboanti conferenze stampa?

Apprezziamo la sua azione “calmierante” ma non possiamo coprire il sole con una rete.

Rotazioni senza regole? Cobas e Sadirs non ci stanno. “Pronti ad azioni legali”.

Cobas-Codir e Sadirs ribadiscono “la necessità del rispetto delle regole contrattuali, ovvero delle leggi che disciplinano le procedure di trasferimento del personale, per cui non può essere lasciato il sospetto che si tratti di operazioni di propaganda affidate all’improvvisazione”.

SINDACATI: “UN’ALTRA ROTAZIONE CHOC”. I sindacati dei regionali Cobas/Codir e Sadirs hanno dato mandato ai propri legali di intraprendere tutte le azioni «per chiedere l’annullamento delle procedure oggi annunciate, nonchè quelle già poste in essere presso i dipartimenti regionali Formazione e Ambiente».  «Apprendiamo con vero stupore – dicono in una nota – che, in data odierna, anche il dipartimento regionale al Turismo – nonostante le direttive impartite dall’assessore alla Funzione pubblica Patrizia Valenti, nonostante le norme contrattuali vigenti e nonostante il dialogo sul tema avviato con le organizzazioni sindacali – abbia dato il via a una nuova operazione-choc di rotazione del personale». «Ribadiamo – aggiungono – la nostra totale condivisione sulla necessità di una rivoluzione della macchina amministrativa e riteniamo che i fatti denunciati alla stampa, anche in questo caso, dal presidente della Regione siano così gravi che vadano portati nelle opportune sedi giudiziarie penali, nell’ambito delle quali Cobas/Codir e Sadirs si costituirebbero parte civile contro eventuali dipendenti infedeli, a tutela dell’immagine e dell’onorabilità di tutti i lavoratori regionali». «Ma ribadiamo – proseguono – con vigore, anche la necessità del rispetto delle regole contrattuali, ovvero delle leggi che disciplinano le procedure di trasferimento del personale, per cui non può essere lasciato il sospetto che si tratti di operazioni di propaganda affidate all’improvvisazione, al sentito dire, o peggio al gradimento personale o meno di un lavoratore da parte del dirigente generale di turno».

Rotazioni. Nonostante il tavolo sindacale per la definizione dei criteri, il presidente se ne strafrega

Non ci sta facendo, certo, una bella figura l’Assessore alla Funzione Pubblica che aveva garantito ai sindacati che le prossime rotazioni sarebbero state attuate in base a criteri condivisi, concertati con le OO.SS..

Oggi è toccato al Turismo.

I trasferimenti riguardano cinque dirigenti e 27 funzionari.

“Viene azzerato – ha detto il presidente Crocetta – il servizio sesto, quello che si occupa da anni di manifestazioni. Abbiamo riscontrato anomalie. E affidamenti a società con informative antimafia atipiche”. Nel pomeriggio il governatore ha precisato che saranno “non meno di mille” i dipendenti della Regione coinvolti nella rotazione.

Il più anziano del Dipartimento sarà in cima alla lista? Alla Funzione Pubblica riunione…..con sorpresa

Ieri l’altro (11 febbraio) i sindacati sono stati convocati presso i locali della Funzione Pubblica per alcune “code” contrattuali (Straordinario autisti Uffici giudiziari, Proroga contratti personale a tempo determinato ai sensi della legge regionale 22 gennaio 2013, n. 5, art. 1).

Esaurite velocemente le “code” contrattuali si è passati all’ultimo punto dell’ordine del giorno che riguardava le disposizioni applicative art. 1 bis legge regionale 9/2012 (mobilità del personale).

Si pensava ad alcuni aggiustamenti alla circolare recentemente emanata dal Dirigente Generale della Funzione Pubblica (circolare prot. 173386 del 27 dicembre 2012) relativa alla individuazione dei criteri generali sulla mobilità d’ufficio infra-dipartimentale, la mobilità, cioè, all’interno dello stesso dipartimento, come richiesto formalmente da Cobas e Sadirs (per maggiori approfondimenti leggi questo articolo).

L’amministrazione, invece, rappresentata dal capo di gabinetto vicario, oltre che dal dirigente generale della funzione pubblica uscente (anche se per pochi minuti) ha ribadito l’intenzione del governo di procedere con ulteriori trasferimenti INTERDIPARTIMENTALI (tra dipartimenti) dando una informativa verbale ai sindacati, cui seguirà quella scritta, dell’azione che il governo sta mettendo in campo in tema di riorganizzazione dell’amministrazione regionale e dei criteri di mobilità del personale interdipartimentale.

In attesa dell’informativa scritta sembrerebbe che per le rotazioni la priorità verrà data al personale che ha maggiore permanenza in servizio nello stesso dipartimento, sempre tenendo conto dei criteri già individuati nella sopra citata circolare, e in un ambito territoriale entro i 10 chilometri.

Il Cobas/Codir nel riconoscere ampio merito all’assessore alla Funzione Pubblica di volere ricondurre le rotazioni dei dipendenti all’interno di criteri più o meno condivisi, ha ribadito la necessità di un “piano industriale” che, partendo dalle competenze e dai fabbisogni di ciascun ufficio, individui le professionalità mancanti all’interno di ciascun dipartimento.

Tale fattispecie (organizzazione del lavoro) rientra, ad avviso del Cobas/Codir, tra le materie oggetto di contrattazione e non può essere oggetto di semplice informativa ed eventuale concertazione.

Incontro tra assessore alla Funzione Pubblica e sindacati. In medio stat virtus.

Leggendo i comunicati stampa, per certi versi contrastanti, dei sindacati dopo l’incontro con l’assessore alla Funzione Pubblica, era inevitabile il disorientamento tra i dipendenti che si chiedono cosa sia successo veramente.

Non scendo nei particolari del discorso fatto dall’assessore dopo il giro di interventi sindacali che, anche con toni duri, hanno accusato il governo, in particolare il presidente, di esporre i dipendenti regionali alla “gogna mediatica”. Ha poca importanza.

L’assessore oggi, a mio modo di vedere, ha voluto lanciare un messaggio che i confederali, che hanno partecipato alla riunione già “prevenuti” (per interesse o propaganda), non hanno saputo o voluto leggere.

L’assessore sta cercando di fare da “cuscinetto” tra i cattivi consiglieri del presidente che lo spronano ad andare avanti sulla strada dei proclami e i dipendenti regionali.

Alzare oggi la voce contro chi ha aperto al dialogo e che, pur tra tante difficoltà, sta cercando di difenderci, avrebbe significato indebolire sul nascere l’azione che l’assessore vorrebbe portare avanti.

In questo momento fare “muro contro muro” contro “chi” viene avanti sotto il vessillo dell’antimafia e dell’anticorruzione in nome del quale ogni voce di dissenso viene subito zittita tacciandola, nella migliore delle ipotesi, di resistenza al cambiamento, mi sembra una battaglia persa in partenza.

Quindi, in questo momento, apertura di credito nei confronti dell’assessore.