No alla stabilizzazione di massa per i precari della Pa. E negli Enti Locali scatta l’obbligo di mettersi in ferie

Per i precari «non è ipotizzabile una stabilizzazione di massa», provocando «un blocco delle assunzioni di giovani per molti anni». A dirlo è il ministro per la Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, affrontando la questione nel corso di un’audizione alla commissione Lavoro della Camera.

Semu ricchi e nuddu u sapi

Sfido io che Crocetta ha licenziato il Ragioniere Generale….. Bossone: licenziato via internet.

Ci sarebbe un tesoretto nascosto e nessuno ne sapeva nulla.

Il rischio default della Sicilia paventato un paio di mesi fa, sarebbe stato una balla colossale. Quindi alla domanda se……la Sicilia è fallita o no, la risposta è che non solo la Sicilia non è fallita, ma Crocetta avrebbe trovato pure le risorse (fino a qualche settimana fa sembrava impossibile) per rinnovare il contratto dei 20 mila precari degli Enti Locali garantendone la copertura finanziaria.

Siamo, addirittura, più avanti rispetto allo Stato dove ancora i precari pubblici non hanno nessuna certezza.

E mentre nello Stato si parla solo di proroga di 7 mesi in quanto secondo Patroni Griffi non è possibile pensare a una “stabilizzazione di massa” (si punta poi su di una «soluzione a regime» articolata in due punti: o una riserva di posti o una valutazione dell’esperienza maturata dai precari nelle Pa nei concorsi pubblici per le assunzioni), la circolare della Corsello permetterebbe le proroghe per un numero di anni uguale a quello previsto dal contratto scaduto, per il resto si vedrà.

Allora, caro Presidente, ci faccia un altro regalo. Trovi una sistemazione per tutti i disoccupati siciliani.

Un Comune su tre non ha rispettato le regole su assunzioni e spesa per il personale

Circa il 30% degli enti (Comuni e Province) non ha rispettato le norme imposte dalle varie leggi finanziarie per «una definizione degli organici più aderente alla programmazione dei fabbisogni». Fino ad arrivare ad alcuni casi limite.