Precari, il Commissario dello Stato dice “no” al ddl del Governo Crocetta?

L’indiscrezione è pesante come un macigno. E arriva dagli uffici del Commissario dello Stato per la Regione siciliana. Tema: i precari. O meglio, il bizzarro disegno di legge, frettolosamente assemblato e approvato dalla Giunta regionale di Rosario Crocetta, che prevede un’improbabile proroga dei contratti ai 24 mila precari degli enti locali e, magari, un’impossibile stabilizzazione degli stessi precari.

Stando a indiscrezioni, il Commissario dello Stato, Prefetto Carmelo Aronica…..continua a leggere

Disparità di trattamento tra gli stessi precari nel DDL disposizioni in materia di personale precario

Sembra che i politici ce la stiano mettendo tutta per costringere il Commissario dello Stato a impugnare il disegno di legge “disposizioni in materia di personale precario”.

A parte, infatti, i problemi di copertura già evidenziati e quelli relativi al patto di stabilità, confrontando l’art. 2 e l’art. 6 del DDL è evidente una netta disparità di trattamento tra chi presta servizio presso enti locali e chi presso Uffici regionali, riservando a quest’ultimi una condizione diversa e un percorso riservato ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato.

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Fallite miseramente le demagogiche promesse di stabilizzazione dei Precari regionali e comunali. LA POLITICA (MA NON SOLO) PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO

Fallite miseramente le demagogiche promesse di stabilizzazione dei Precari regionali e comunali.Palermo, 3 dicembre 2013

Eccoci alle solite! Dopo mesi di promesse, riunioni, progetti e disegni di legge farlocchi (come ad esempio l’ultimo D.D.L. che avrebbe creato, fra l’altro, una sorta di disparità di trattamento tra precari degli Enti Locali e i precari regionali che sicuramente non sarebbe passato inosservato dal Commissario dello Stato), ecco rispuntare una triste verità: nessun precario sarà stabilizzato e dovrà ritenersi fortunato se riuscirà ad avere una proroga del contratto prima del 31/12/2013.

In realtà, prima che i nodi venissero al pettine, la politica siciliana, al fine di carpire la buonafede di questa vasta platea di precari e, magari, ottenere il loro voto alle prossime ed imminenti elezioni europee, ha scherzato con il fuoco e con il pane di 22mila famiglie che hanno sperato per l’ennesima volta che, dopo anni di prese in giro, fosse giunto il momento della stabilizzazione. Anche talune forze sindacali si sono prestate a questo triste gioco rivendicando, seguendo un copione probabilmente già scritto (tanto che incredibilmente sono state le uniche sigle audite dal Presidente Crocetta), atti politici al di fuori della costituzionalità sapendo che, comunque, non si sarebbe approdati a nulla a cominciare dalle fantomatiche stabilizzazioni di precari promesse in categoria C e D.

Sembra di rivedere un film già visto: quando alcuni sindacati promettevano ai 4500 precari regionali posizioni professionali che la legge non avrebbe mai consentito o, addirittura, pur di riconoscere loro alte qualifiche, la creazione di società private che sarebbero poi state immesse nel mercato con esiti che tutti potevano immaginare. Il COBAS/CODIR e il SADIRS si sono opposti, sin da allora e nell’interesse stesso dei 4500 precari, a queste ipotesi rischiose ottenendo, poi, finalmente e con la condivisione degli stessi interessati, l’unica stabilizzazione consentita dalla legge in A e B.

Va da se che, oggi, COBAS/CODIR e SADIRS (laddove fosse giuridicamente possibile e, si ribadisce, non lo è) non potrebbero mai consentire stabilizzazioni di precari che scavalcassero gli stabilizzati in A e B e gli stessi dipendenti di C e D, né tantomeno l’immissione nei ranghi regionali di personale fuori ruolo a qualsiasi titolo stipendiato dalla Regione.

Prima di qualsiasi ipotesi di revisione degli organici occorrerà, infatti, come sempre rivendicato dai due più rappresentativi Sindacati Autonomi, procedere ad un serio progetto di accompagnamento alla pensione dei dipendenti più anziani e, contestualmente, applicare una riclassificazione di tutto il personale che, oltre a riconoscere le professionalità del personale in servizio, crei gli spazi necessari a stabilizzare il personale precario senza che vengano create disparità e sperequazioni, evitando, in tal modo, una moltitudine di ricorsi che si innescherebbero inevitabilmente anche per la mancanza delle quote di riserva previste per legge nei previsti pubblici concorsi anche per il personale interno.

Adesso non resta che incrociare le dita affinché, il rinnovo dei contratti, passi indenne dalle forche caudine del Commissario dello Stato dopo che le scelleratezze di una politica senza scrupoli ha messo a forse rischio anche il diritto alla prosecuzione di una rapporto di lavoro ormai ultradecennale.

Politici e sindacati. Tutti al capezzale dei precari

Il deputato del Pdl: “L’esercizio provvisorio rischia di essere valutato dal governo nazionale quale strumento finanziario insufficiente e, quindi, per niente certo. Bisogna approvare bilancio e finanziaria entro l’anno, o al massimo entro il 10 gennaio”

Blindare il ddl sui precari. A chiederlo sono il segretario generale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, e il segretario generale della Cisl Fp, Gigi Caracausi, dopo l’incontro di oggi in occasione del quale il governo regionale ha illustrato i contenuti del ddl sui lavoratori a tempo determinato della Pubblica amministrazione.

D’Alia: ci sono condizioni per aiutare i precari siciliani. Ma 50 comuni sono in dissesto. In bilico pure la proroga

Sui precari siciliani la confusione regna sovrana.

D’Alia:  “Credo ci siano tutte le condizioni per aiutare precari siciliani, il decreto 101 è stato convertito e prevede la possibilità della proroga dei contratti a termine”. “Il governo sul precariato ha fatto la sua parte, ci auguriamo che la Regione faccia presto la legge regionale che ha concordato con noi e che servirà a definire un percorso serio e razionale”.

Di fatto, oltre 50 Comuni sono già tagliati fuori dalla possibilità di stabilizzare o anche solo prorogare i contratti dei precari perchè hanno «semplicemente» sforato il patto di stabilità o si sono spinti fino al pre-dissesto se non al vero e proprio default.

Ecco l’elenco dei Comuni che, in base ai dati ufficiali, hanno sforato il patto di stabilità. Se non arriveranno deroghe ai vincoli di bilancio introdotti su scala nazionale, in questi centri non si potranno fare stabilizzazioni e nè prorogare gli attuali contratti.

ECCO IL DISEGNO DI LEGGE – Disposizioni in materia di personale precario

DDL. Disposizioni in materia di personale precario
Per scaricare il DDL cliccaci sopra

Il disegno di legge dovrà essere approvato dalla Giunta e, successivamente, dall’Ars entro fine dicembre.

Il DDL prevede un bacino unico di tutti i precari siciliani in forza nei Comuni, proroghe triennali in attesa delle stabilizzazioni da avviare subito e completare entro la fine del 2016.

Precari, subito uno stop al piano Crocetta

Rinviata la legge per le proroghe: si teme un’impugnativa. Scontro nella maggioranza. Il presidente: «D’Alia scarica i problemi su di noi»

di GIACINTO PIPITONE

PALERMO. Doveva essere il giorno del varo in giunta per la legge con cui Crocetta prova almeno a prorogare i contratti ai precari. E invece, in un clima politico e sindacale da tutti contro tutti, se ne riparlerà lunedì. Nell’attesa il Pd sta tentando un’ultima «disperata» trattativa con Letta per un paracadute.
Le legge arrivata in giunta prevede un percorso complicatissimo sulla scia delle norme nazionali: il posto fisso va dato solo se si rispetta il patto di stabilità, se la spesa per il personale è inferiore al 50% di quella corrente registrata nel 2009 e in base alle dotazioni delle piante organiche. Non si parla di turn over con i prepensionamenti: se ci saranno, non libereranno posti per i precari.

Fonte: http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/305418/

Primi commenti al DISEGNO DI LEGGE – Disposizioni in materia di personale precario. I sindacati: Si tratta di un ennesimo bluff

Mentre la giunta prova a risolvere la questione precari, dal governo nazionale arriva l’ennesima doccia fredda: “Come sappiamo la questione del precariato è molto grave. Abbiamo cercato di aiutare, per quello che possibile, la regione Sicilia, ma la risposta ai precari è la creazione di nuovi posti di lavoro. Questa è la vera risposta. Non ci sono sanatorie che possano risolvere la questione”, dice il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio

Per i sindacati autonomi è “un ennesimo bluff”: “Dalla lettura del testo emerge con forza la superficialità e la non conoscenza diretta della materia trattata, basti pensare che si richiamano norme e condizioni ampiamente superate nel tempo da una legislazione regionale complessa e articolata, che solo chi ha avuto modo di seguire costantemente e in modo esaustivo può comprendere e trattare”, dicono i rappresentanti del Movimento giovani lavoratori.

Precari. La Cisl incontra Crocetta. Pronto un DDL per la stabilizzazione ma si attende circolare ministero

Settemila persone sono scese in piazza stamattina a Palermo per partecipare alla mega manifestazione organizzata dalla Cisl Sicilia.

Il presidente della Regione ha respinto lontano da sé il ruolo di obiettivo della manifestazione: “Le manifestazioni – ha scritto il governatore – non sono rivolte nei confronti del governo regionale che è totalmente solidale con i lavoratori”.

Il governatore Rosario Crocetta chiama il segretario del sindacato: “Sto arrivando, rientro a Palermo”. Alla fine del corteo sindacato e governo si sono seduti allo stesso tavolo.

«Il governo regionale ha già pronta l’ipotesi di legge da depositare all’Ars per la stabilizzazione dei precari siciliani, per poterlo fare attende solo la formalizzazione da parte del ministero della Pubblica amministrazione della circolare esplicativa della legge 101 del 2013.

Nell’ipotesi del governo regionale, tutti i lavoratori verrebbero prorogati fino al 2016 ed iscritti in un albo regionale del precariato diviso in due sezioni: una che conterrà i lavoratori A e B per i quali è prevista l’assunzione per chiamata diretta e la seconda con i lavoratori C e D per i quali è prevista l’assunzione tramite procedura concorsuale«. I lavoratori dovranno essere assunti su base territoriale e con diritto di prelazione prioritario; gli enti che vorranno assumere dovranno dare priorità ai lavoratori che hanno già prestato servizio per lo stesso ente.