Ottantacinque euro lordi contro 80 netti. Messo in termini brutali, suona così il problema che continua ad agitare il pre-partita delle trattative per i nuovi contratti nel pubblico impiego. Il punto è semplice: l’aumento da 85 euro lordi promesso con il rinnovo produrrebbe un taglio o l’azzeramento del bonus Renzi per circa 300mila dipendenti pubblici, perché gli 80 euro dipendono dal reddito. Il governo ha promesso una tutela, ma non sarà la manovra a fissare la clausola: dovranno pensarci i contratti.
Sì, però nemmeno è giusto che per alcuni l’aumento complessivo sia di 165 euro e per altri di 85….