Vignetta sessista sulla Boschi? “Si parla di cosce per tacere sul vuoto delle parole”. (L’editoriale di Travaglio e la replica del vignettista)

(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Fermi tutti, emergenza nazionale: Mannelli ha osato disegnare e nominare invano le cosce della Boschi. Sdegno unanime delle massime cariche dello Stato disponibili, dalla Boldrini alla Fedeli, giù giù fino a Rosato, Meli e Anzaldi (in licenza premio dal repulisti Rai). E, figurarsi, “rivolta sul web”. Mannelli è un “sessista”, come pure il putribondo direttore che gli ha pubblicato la vignetta, anzichè censurarla come avrebbero fatto gli altri. Inutile ricordare chi è Mannelli: un artista che la satira la fa dai tempi del Male e poi di Cuore, dunque sa che cos’è, diversamente dai suoi critici.

Meglio ricordare chi siamo noi: un giornale nato per pubblicare ciò che nessuno pubblicherebbe mai in una stampa conformista, servile e bigotta; il giornale che ha ospitato Charlie Hebdo, a scatola chiusa, per difendere il diritto di satira dai terroristi, ma anche i sepolcri imbiancati che denunciano il fanatismo altrui (“Siamo tutti Charlie”) e poi lo praticano, in peggio, a casa propria.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir