Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha inviato a tutti i dipartimenti regionali e uffici equiparati le nuove linee guida per l’organizzazione del lavoro a distanza

I Contratti Collettivi Regionali di lavoro (CCRL) per il triennio 2019/2021 regolamentano due diverse modalità di lavoro a distanza:

1. Lavoro Agile (Smart Working)

Destinato a dirigenti e personale non dirigenziale.

Caratteristiche del lavoro agile sono: Grande flessibilità di luogo e tempo. Il lavoro si svolge in parte in sede e in parte fuori (senza postazione fissa), permettendo ai dipendenti di organizzare autonomamente l’attività, pur rispettando i limiti dell’orario giornaliero e settimanale. L’obiettivo è migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavoro e aumentare l’efficienza.

2. Altre Forme di Lavoro a Distanza (Es. Telelavoro e Coworking).

Destinato al personale del comparto non dirigenziale.

La caratteristica di questa modalità è una minore flessibilità. Il dipendente è tenuto a rispettare fasce orarie e di reperibilità stabilite. Spesso prevede anche una postazione fissa al di fuori della sede di servizio (come il telelavoro domiciliare o l’utilizzo di spazi di coworking).

Prossimi Passi per gli Uffici

Queste linee guida sono fondamentali e verranno utilizzate per definire la sezione specifica del Piano Integrato di Attività e Organizzazione (P.I.A.O.) 2026-2028.

  • Ciascun Dipartimento/Ufficio dovrà ora individuare quali attività sono adatte ad essere svolte in modalità agile e adeguare la disciplina interna alle proprie specifiche esigenze.

  • Sono stati trasmessi anche i moduli necessari per avviare i progetti, come la Domanda, il Nulla Osta, lo Schema di Progetto e l’Accordo Individuale.

L’Importanza del Monitoraggio

Viene sottolineata l’importanza del monitoraggio.

  • Il Dirigente referente è responsabile di controllare l’andamento di ogni singolo progetto e il raggiungimento degli obiettivi.

  • Il Dipartimento regionale della Funzione Pubblica e del Personale si occuperà del monitoraggio generale su tutte le forme di lavoro a distanza attivate.


Circolare prot. n. 8670 del 10/12/2025. Disciplina del lavoro a distanza – Linee guida

LINEE GUIDA BOZZA PER DIPARTIMENTI

Allegati

Format_Nulla Osta lavoro agile- telelavoro

Lavoro Agile (Smart Working)

  1. Format_ Domanda di lavoro agile
  2. Accordo individuale per lo svolgimento del lavoro agile
  3. Format_Progetto di lavoro agile

Telelavoro

  1. Format_ Domanda di telelavoro domiciliare
  2. Accordo_Telelavoro
  3. Format_Progetto di lavoro agile

Coworking

  1. Format_ Domanda CW
  2. Format_Progetto di cw

Welfare integrativo 2025: firmati due nuovi accordi all’ARAN Sicilia

Ieri, presso l’ARAN Sicilia, sono stati sottoscritti definitivamente due Contratti Collettivi Regionali Integrativi (CCRI) che rendono operativo il Piano di Welfare Integrativo per l’anno 2025 per tutto il personale regionale, sia del comparto non dirigenziale che della dirigenza.

Primo accordo: Attivazione del Piano di Welfare Integrativo 2025

Il primo CCRI riguarda l’attivazione dei benefici assistenziali e sociali per l’anno 2025.
Le risorse complessivamente stanziate ammontano a 1 milione di euro, di cui 300.000 euro destinati ai sussidi diretti per i dipendenti.

I principali interventi previsti includono:

  • Premi di studio per i figli dei dipendenti;

  • Sussidi per eventi familiari, come:

    • lutto,

    • natalità,

    • nuzialità;

  • Sostegni per gli orfani, per:

    • scuola,

    • università,

    • convitti e collegi.

Eventuali risparmi non utilizzati nel 2025 saranno destinati al welfare dell’anno successivo.


Secondo accordo: Polizze sanitarie per tutti i dipendenti

Il secondo CCRI prevede invece l’attivazione delle polizze sanitarie nell’ambito del piano di welfare 2025.
A questa finalità sono destinati i restanti 700.000 euro delle risorse disponibili.

Le polizze sanitarie garantiranno:

  • copertura assicurativa per spese mediche,

  • rimborsi per visite ed esami,

  • accesso più rapido a prestazioni sanitarie,

  • maggiore tutela per la salute dei lavoratori e delle loro famiglie.

Nei prossimi giorni saranno comunicati:

  • le modalità operative per accedere ai benefici,

  • i tempi di attivazione delle polizze,

  • le procedure per la richiesta dei sussidi.

È importante che tutti i lavoratori seguano gli aggiornamenti ufficiali per non perdere le opportunità previste per il 2025.

Proposta di emendamento alla legge di stabilità 2025

La seconda Commissione – Bilancio, in data 3 dicembre, ha approvato un emendamento alla legge di stabilità 2025 predisposto dal Cobas-Codir e sostenuto dall’On.le Marianna Caronia che ha dimostrato una notevole sensibilità sul tema. L’emendamento, che dovrà continuare il suo iter in aula, mira ad eliminare un’annosa disparità di trattamento tra il personale regionale consentendo, finalmente, la possibilità di richiedere l’anticipazione del tfr per l’acquisto della prima casa o per sostenere spese mediche anche al personale assunto dall’1 gennaio 2001.
Una battaglia del Cobas/Codir di equità e giustizia che porrebbe fine a un’ingiustificabile disparità di trattamento consistente – fino a oggi – nella mancata applicazione della Legge ad una notevole platea di oltre 5.000 dipendenti.

Attribuzione famiglie professionali (Art. 24 CCRL 2019-2021)– Segnalazione criticità sulle modalità di comunicazione e richiesta di intervento

La scrivente Organizzazione Sindacale, nell’ambito di un confronto costruttivo e a tutela dei lavoratori regionali, intende sottoporre all’attenzione della S.V. alcune perplessità emerse in queste ore in merito alla procedura informatizzata di comunicazione delle nuove famiglie professionali.
Come noto, il personale sta ricevendo l’invito a consultare il Portale del Dipendente per verificare il proprio inquadramento, in attuazione del CCRI 2019-2021. Tuttavia, dalle numerose segnalazioni pervenute, abbiamo riscontrato che la comunicazione dell’attribuzione avviene mediante la comparsa di un messaggio temporaneo (popup) all’accesso al portale.
Ci preme segnalare che tale modalità operativa presenta delle evidenti criticità pratiche che potrebbero generare confusione e contenzioso, verosimilmente non voluto neanche da codesta Amministrazione:
1. Una volta che il dipendente clicca su “OK” per chiudere la finestra, il messaggio scompare definitivamente e non risulta esserci, all’interno del portale, una sezione dove recuperare e consultare nuovamente l’atto di attribuzione.
2. Trattandosi di un passaggio fondamentale per la vita lavorativa del dipendente, che definisce il suo status giuridico ed economico, è essenziale che il lavoratore possa scaricare, stampare e conservare un documento formale (o quantomeno una comunicazione permanente) che attesti l’avvenuto inquadramento.
3. L’assenza di una comunicazione stabile e protocollata rende di fatto impossibile stabilire con certezza il momento della notifica valida ai fini di eventuali osservazioni o richieste di rettifica da parte del personale, esponendo l’Amministrazione al rischio di eccezioni formali Siamo certi che tale situazione sia frutto di un mero automatismo tecnico che necessita di un perfezionamento.
Pertanto, il Cobas-Codir invita codesto Dipartimento a voler disporre un rapido intervento sui sistemi informatici, affinché la comunicazione dell’attribuzione della famiglia professionale non si limiti a un avviso temporaneo, ma venga resa disponibile nell’area riservata del dipendente sotto forma di documento scaricabile (o consultabile in modo permanente), garantendo così la necessaria trasparenza e tracciabilità dell’atto.
Confidando in un Vostro celere intervento volto a garantire chiarezza e serenità a tutto il personale, si porgono cordiali saluti.

Welfare integrativo. Sollecito verifica del procedimento di trasmissione al Collegio dei Revisori dei Conti dell’ipotesi di accordo sul contratto collettivo regionale integrativo per l’attivazione del piano di welfare integrativo per l’anno 2025

La scrivente O.S., premesso che:
– in data odierna non risulta essere stata ricevuta dal Collegio dei Revisori dei Conti della Regione Siciliana, l’Ipotesi di contratto in oggetto specificata e sottoscritta in data 5 novembre u.s.;
– tale trasmissione costituisce adempimento obbligatorio previsto dalle norme vigenti e passaggio indispensabile per la prosecuzione dell’iter di approvazione contrattuale;
– ulteriori eventuali ritardi potrebbero compromettere la già critica tempistica relativa a tutti gli adempimenti relativi al contratto collettivo de quo e potrebbe arrecare danni oggettivi ai lavoratori in servizio e in quiescenza della Regione Siciliana;

MANIFESTA

il proprio disappunto rispetto all’inspiegata mancata ricezione dell’ipotesi di accordo da parte
del suddetto Collegio dei Revisori.

SOLLECITA

l’ARAN Sicilia a farsi parte attiva al fine di verificare immediatamente l’iter procedurale degli atti di propria competenza al fine di garantire il rispetto dei tempi previsti e di assicurare la necessaria tempestività all’iter negoziale ed evitare ogni possibile rischio di mancato impegno delle somme.
In attesa di urgente riscontro, si porgono
distinti saluti.

Richiesta di abilitazione VPN per i dipendenti che non hanno accesso alla rete RTRS per consentire l’accesso al portale del dipendente SGP

Si rappresenta che, in data 25 novembre c.a., il Dipartimento della Funzione Pubblica e del Personale ha trasmesso una comunicazione a tutto il personale del comparto, invitando ciascun dipendente a prendere visione, mediante accesso al Portale del Dipendente, della propria attribuzione alla famiglia professionale ai sensi dell’art. 24 del CCRL 2019-2021.
Il suddetto Portale, allo stato attuale utilizzato esclusivamente per la finalità sopra richiamata, sarà destinato a divenire, la piattaforma di riferimento per i servizi rivolti al personale regionale, nonché per le imminenti procedure concorsuali relative all’attribuzione dei differenziali e alle progressioni verticali. Purtroppo, per ragioni di natura tecnica, l’accesso al Portale risulta, allo stato, consentito unicamente dall’interno della Rete Telematica della Regione Siciliana (RTRS).
Si rende, pertanto, necessario procedere all’attivazione di un utenza VPN per tutti i dipendenti del comparto che, in ragione della sede di servizio o per altre motivazioni, non dispongano di accesso diretto alla predetta rete.
In particolare si rende necessario per tutto il personale:
• comandato o distaccato presso altre Amministrazioni;
• personale operante in sedi esterne non collegate alla RTRS;
• non dispongono dell’accesso alla RTRS per cause tecniche o logistiche.
Con la presente, per le motivazioni sopra esposte, si invitano pertanto i Referenti Informatici di ciascuna Struttura Regionale a provvedere, nel più breve tempo possibile, alla richiesta di attivazione della VPN per tutto il personale sopra indicato rientrante nella rispettiva competenza.
Per facilitare in parte il suddetto compito, si trasmette in allegato l’elenco di tutti i comandati in uscita della Regione Siciliana, distinti per Dipartimento di appartenenza.
Si rammenta che la suddetta richiesta può essere inoltrata esclusivamente dal referente informatico, tramite l’apposito portale ARIT, accessibile all’indirizzo https://intranetinformatica.regione.sicilia.it/provisioning/, mediante l’utilizzo del modulo “Gestione account VPN”.

Richiesta di abilitazione all’accesso al Portale del Dipendente anche da rete esterna tramite SPID/CIE

La scrivente Organizzazione Sindacale a tutela dei lavoratori del Comparto non dirigenziale della Regione Siciliana, intende sottoporre alla cortese attenzione dell’Amministrazione quanto segue.
In questi giorni il Dipartimento ha provveduto a inviare una comunicazione automatizzata sulla definizione dell’attribuzione delle famiglie professionali ai sensi dell’art. 24 del CCRL 2019–2021, invitando il personale a verificare la propria posizione esclusivamente tramite il Portale del Dipendente accessibile dalla rete intranet regionale (RTRS).
Tuttavia, una parte consistente del personale si trova oggettivamente impossibilitata ad effettuare la verifica richiesta – in particolare:

  • dipendenti comandati o distaccati presso altre Amministrazioni;
  • personale operante in sedi esterne non collegate alla rete regionale;
  • lavoratori che, per cause tecniche o logistiche, non dispongono dell’accesso alla intranet;.

Considerato che l’accesso al Portale del Dipendente risulta già tecnicamente integrato con sistemi di identità digitale certificati quali SPID o CIE, strumenti riconosciuti a livello nazionale per l’accesso ai servizi pubblici online, si chiede formalmente a Codesto Dipartimento di abilitare l’accesso al Portale anche da rete esterna, consentendo così ai dipendenti:

  • di consultare la propria posizione professionale e retributiva;
  • di verificare eventuali anomalie o mancate attribuzioni;
  • di operare correttamente nelle imminenti procedure, quali progressioni verticali, attribuzione dei differenziali stipendiali e ogni altra attività collegata al nuovo sistema di classificazione.

Una simile abilitazione, effettuata tramite credenziali SPID/CIE, garantirebbe piena sicurezza, identica tracciabilità e un livello di autenticazione conforme alle norme vigenti, oltre a rappresentare un atto di equità verso tutto il personale regionale, indipendentemente dalla sede di servizio o dalla disponibilità di infrastruttura intranet.
Alla luce di quanto esposto, si chiede pertanto di volere abilitare l’accesso al Portale del Dipendente anche da rete Internet esterna al fine di garantire tale modalità prima dell’avvio delle prossime procedure selettive e retributive, affinché tutti i dipendenti, compreso il personale assunto ai sensi della L.R. 26 agosto 2014, n. 22 (Testimoni di Giustizia) possano esercitare i propri diritti senza discriminazioni né impedimenti tecnici;
Confidando nella consueta sensibilità istituzionale e nella volontà di assicurare trasparenza, inclusività e parità di trattamento, si resta in attesa di un pronto riscontro.
Cordiali saluti

Confronto alla Funzione Pubblica su progressioni verticali e lavoro agile. Diciamo no al regolamento che tradisce l’esperienza

Palermo, 26 novembre 2025
Con nota n. 80134 del 13 novembre 2025, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha dichiarato concluso il confronto sindacale (avviato lo scorso 14 ottobre) trasmettendo il testo definitivo relativo ai criteri per le progressioni tra le aree e le nuove Linee Guida per il lavoro agile.
L’Amministrazione sostiene di aver recepito le osservazioni necessarie. La realtà è ben diversa. Il COBAS-CODIR ha formalmente verbalizzato la NON CONDIVISIONE dei documenti finali. Le modifiche apportate sono di facciata e non risolvono i nodi strutturali che penalizzano i lavoratori.
La Funzione Pubblica, inoltre, inopinatamente, trascrive nel documento finale che le OOSS avrebbero condiviso la stesura finale sul ‘confronto’.
Per chiarezza e trasparenza verso tutti i dipendenti, è doveroso precisare che si è trattato di un confronto e non di una contrattazione. La Contrattazione obbliga le parti a raggiungere un accordo vincolante (firma dei sindacati e parte pubblica), il Confronto, invece, è solo consultivo: l’Amministrazione ascolta, ma alla fine può non tenere conto delle richieste avanzate dai sindacati.
Ecco perché il documento emanato sulle progressioni è un Regolamento (atto dell’Amministrazione) e non un Accordo. Ed è proprio su questo regolamento che permangono le gravi perplessità del COBAS-CODIR.
Nel merito di queste criticità, l’Amministrazione ha deciso di convogliare tutte le risorse disponibili (sia quelle assunzionali ordinarie che lo 0,55%) sulle progressioni in fase di prima applicazione (c.d. “in deroga”). Va da sé che questa scelta avrebbe dovuto comportare una logica conseguenza: se in deroga al titolo di studio, il criterio principe per la selezione avrebbe dovuto tenere conto soprattutto dell’esperienza professionale (anzianità), considerato che parallelamente si sarebbero dovute sviluppare procedure a regime basate su
criteri legati maggiormente al valore dei titoli.
Invece, ci si trova nuovamente di fronte a una Amministrazione ‘miope’ e a un Regolamento viziato da incongruenze di fondo che penalizzerebbero il personale storico.
La ripartizione dei punteggi, infatti, dà nelle progressioni “in deroga” un peso sproporzionato al titolo di studio rispetto all’anzianità di servizio. Questo contravviene allo spirito stesso della procedura “in deroga”, nata legislativamente proprio per tutelare chi, senza il titolo accademico superiore, ha retto gli uffici maturando competenze sul campo con decenni di servizio prestato.
Il COBAS-CODIR proprio per trovare un punto di equilibrio tra le aspettative di tutti aveva chiesto, in proposito, la stesura di due regolamenti distinti (uno specifico per la fase transitoria “in deroga” e uno per il regime ordinario) proprio per gestire meglio queste differenze e tutelare, com’è giusto che sia, le diverse platee. La richiesta, inaspettatamente e inspiegabilmente, non è stata tenuta in considerazione, creando un ibrido che non soddisfa le legittime aspettative dei lavoratori.
Il COBAS-CODIR, pertanto, non avallerà mai un sistema che, sotto l’etichetta della “deroga”, continua a non riconoscere il giusto valore all’anzianità e alla professionalità acquisita e continuerà a vigilare sull’applicazione di questo Regolamento ‘farsa’ e a tutelare i lavoratori in tutte le sedi opportune.

Attribuzione delle famiglie professionali. Difficoltà di accesso alla piattaforma

Oggi pomeriggio i dipendenti regionali hanno ricevuto una e-mail con la quale è stato comunicato che, in applicazione dell’art. 24 del CCRL 2019-2021 del comparto non dirigenziale, è stata effettuata l’attribuzione delle famiglie professionali.

Ciascun dipendente potrà accedere all’interno della piattaforma (con Spid o Cie) per consultare la famiglia professionale assegnata.

La stessa piattaforma sarà utilizzata per la presentazione delle istanze relative al differenziale stipendiale e alle progressioni tra le aree.

Ecco il link per accedere https://sgp.regione.sicilia.it/portaledipendente/

Se avete difficoltà provate a cambiare browser (edge, mozilla, etc.).

Una precisazione: si può accedere solo dalla rete RTRS.

Tutti coloro che per motivi vari operano all’esterno della rete RTRS (es. i distaccati presso gli Ersu o presso gli uffici giudiziari) devono contattare il referente informatico del dipartimento di appartenenza per chiedere il rilascio della VPN.

Seguiranno ulteriori chiarimenti.