PEO (PROGRESSIONE ECONOMICA ORIZZONTALE). PUBBLICAZIONE DECRETO APPROVAZIONE GRADUATORIE FINALI 2020. D.D.G. n. 3867 del 29/09/2022

Con D.D.G. n. 3867 del 29/09/2022, sono state approvate, con esclusione della categoria D1 del comparto della Regione Siciliana, le graduatorie finali distinte per categoria e singola posizione economica dei dipendenti dell’Amministrazione regionale.

Con successivo provvedimento sarà approvata la graduatoria relativa al personale D1 del comparto della Regione Siciliana che transita in categoria D2.

Bonus 150 euro, a chi spetta? Dipendenti, pensionati, autonomi e non solo: le novità del DL Aiuti ter

A chi spetta il bonus di 150 euro? Il dettaglio dei requisiti e dei beneficiari nel testo del Decreto Aiuti ter n. 144 del 23 settembre 2022: nella platea lavoratori dipendenti, pensionati, autonomi e non solo. Tutti i dettagli.


Approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 16 settembre, il Decreto Aiuti ter introduce un nuovo sostegno economico per alcune categorie di contribuenti.

L’indennità una tantum di 150 euro sarà riconosciuta a novembre ai titolari di redditi non superiori a 20.000 euro.

Diverse le categorie beneficiarie e tra queste, accanto a lavoratori dipendenti e pensionati, vi sono i lavoratori autonomi, così come i percettori del reddito di cittadinanza, della Naspi e i lavoratori domestici, con requisiti differenziati caso per caso.

Il Cobas/Codir scrive al Fondo Pensioni relativamente alla circolare sul “Trattamento di pensione del personale regionale dopo la fine del periodo transitorio”

Con circolare prot. n. 28540 del 22 settembre 2022, di pari oggetto, codesto Fondo Pensioni ha inteso fornire chiarimenti sulle modalità di calcolo del trattamenti pensionistici del personale regionale.
Ritenendo che suddetta nota travalichi la finalità e la natura stessa di una circolare indicando agli operatori amministrativi, nella concreta e quotidiana applicazione della normativa, una interpretazione a nostro avviso non corretta, si chiede di volere rivedere la sopra citata circolare anche attraverso l’apertura di un confronto con le OO.SS..

Si rappresenta, ad ogni buon fine, che la circolare de qua, al fine di tutelare i diritti legittimi già maturati dai dipendenti regionali, è già al vaglio dei nostri legali.

Cordiali Saluti

Firmato in originale

Il Responsabile Regionale

Benedetto Mineo                          
I Segretari Generali
                                             Dario Matranga Marcello Minio

Trattamento di pensione del personale regionale dopo la fine del periodo transitorio (31 dicembre 2020) – chiarimenti

Il Fondo Pensioni Sicilia ha emanato una circolare (prot. n. 28540 del 22 settembre 2022) con la quale ha inteso fornire chiarimenti sulle modalità di calcolo del trattamenti pensionistici del personale regionale dopo la fine del periodo transitorio, in sostanza per coloro che sono andati in pensione dopo il 1° gennaio 2021.

Sto studiando con attenzione suddetta circolare. Rimando ai prossimi giorni eventuali commenti e/o valutazioni.

 

Tre emergenze della Pa per il prossimo governo: contratti da rinnovare, piani di assunzione, liquidazione differita

Tratto da PAmagazine

Una campagna elettorale estiva non si era mai vista. E’ scivolata via come acqua sulla pelle delle famiglie alle prese con il caro energia, con l’inflazione galoppante, con le retribuzioni ferme e con le preoccupazioni di un inverno che si preannuncia difficile. La Pubblica amministrazione è rimasta quasi totalmente fuori dal dibattito elettorale. Nei dibattiti politici si è parlato di un piano straordinario di 300 mila assunzioni. Ma è apparsa piuttosto una risposta al Reddito di cittadinanza. Per il resto, nei programmi dei partiti, si è parlato soprattutto di digitalizzazione e sburocratizzazione. La pubblica amministrazione e i suoi dipendenti, sono nuovamente descritti come un intralcio alla libertà d’impresa. Sembrano insomma, passati secoli da quando, durante la pandemia, medici, infermieri, poliziotti, erano stati definiti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i volti della Repubblica. Ma in realtà di anni ne sono passati appena due. Se i partiti dimenticano il pubblico impiego, allora forse val la pena ricordare a tutti, e a chiunque salirà a Palazzo Chigi, quali sono alcune emergenze che riguardano i dipendenti dello Stato che andranno affrontate con somma urgenza.

I CONTRATTI

A fine 2022 si sta concludendo la stagione contrattuale che riguarda il triennio 2019-2021. Fuori tempo massimo come sempre accade. Solo le Funzioni centrali hanno ricevuto gli aumenti. Sanità (a proposito delle celebrazioni degli infermieri durante il Covid), Enti locali e Scuola, sono ancora fermi. I primi due bloccati al Mef, l’ultimo in attesa di maggiori risorse in modo da rendere più dignitosi gli stipendi degli insegnanti ancora relegati alle ultime posizioni delle classifiche europee. La vera emergenza però è un’altra. Con l’inflazione al 9,1% il contratto 2022-2024 va rinnovato subito. Non si possono aspettare altri tre anni. E vanno trovate le risorse necessarie per permettere di recuperare potere di acquisto ai dipendenti pubblici che, vale la pena sempre ricordarlo, hanno avuto gli stipendi bloccati per 10 anni. Servono almeno 10 miliardi di euro. Auspicabilmente nella prossima legge di Bilancio.

LE ASSUNZIONI

La Pubblica amministrazione dopo 12 anni di blocco del turn over è ridotta ai minimi termini. Gli uffici sono scoperti. L’età media dei dipendenti ha superato i 50 anni. I carichi di lavoro, in molte articolazioni delle amministrazioni, sono diventati insostenibili. Serve nuova linfa. L’ultimo ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, aveva promesso di portare in un decennio i dipendenti pubblici da 3 a 4 milioni. Benvenga. Ma in campagna elettorale di questo si è discusso poco o nulla. Anche perché c’è un problema che nessuno sembra voler affrontare dal lato giusto: il pubblico impiego sta perdendo attrattività per le giovani generazioni. Ai concorsi non di rado partecipano più 40-50 enni che 20-30 enni. E sempre più spesso chi risulta vincitore rinuncia a prendere servizio. Retribuzioni e percorsi di carriera pubblici non riescono a competere con il privato. Soprattutto per i profili più specializzati. Nei nuovi contratti è stata introdotta una quarta area per le alte professionalità, va attivata al più presto. Ma è solo un primo passo. Altri ne serviranno.

LA VERGOGNA DELLE LIQUIDAZIONI

Chi va in pensione deve vedersi pagata la sua liquidazione immediatamente. Senza se e senza ma. Ritardare fino a sette anni il pagamento del Tfs e del Tfr è una vergogna nazionale. E’ il sequestro del risparmio dei dipendenti pubblici. E’ probabile, e molto, che la Corte Costituzionale chiamata di nuovo a decidere su questa vicenda, ne sancirà l’illegittimità. Una classe politica e un governo che si rispettino però, non può aspettare il giudizio della Consulta. Bisogna agire subito, sin dal primo consiglio dei ministri. Sono soldi dei dipendenti pubblici e sono soldi che servono a fine carriera ad aiutare un figlio, ad estinguere un mutuo, ad affrontare cure costose. La liquidazione va pagata subito. Punto.

Le sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro costituiscono danno erariale

Tratto da Ius & management

Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, sentenza n 42 del 20 settembre 2022

Sostiene la Procura regionale che <L’esborso di denaro pubblico per il pagamento della sanzione – occasionato dall’inosservanza delle norme in materia di igiene e sicurezza sul lavoro – ha, dunque, di fatto concretizzato la condotta illecita, in primo luogo, dell’allora Direttore Generale della “X” che ne aveva autorizzato il pagamento da parte dell’Agenzia […] nonostante fosse pacifico e non contestato che unicamente a lui in qualità di datore di lavoro fosse imputabile la contravvenzione […] e, in secondo luogo, dell’allora Direttore Amministrativo, che ha materialmente proceduto a dare ordine al Tesoriere di effettuare detto pagamento>.

Sostiene, altresì, l’Ufficio requirente che <La condotta tenuta dal Dott. A, unitamente a quella tenuta dal Dott. B, pertanto, costituiscono causa immediata e diretta del pregiudizio patrimoniale patito dall’Agenzia regionale “X” a seguito dell’indebito pagamento da parte dell’Ente di una sanzione che, inflitta personalmente al datore di lavoro, non sarebbe in alcun modo dovuta gravare sul bilancio dell’Agenzia, ma che su questo è stata traslata a seguito della condotta gravemente colposa degli odierni convenuti, i quali hanno manifestamente agito in violazione di legge, il cui tenore e interpretazione non sono in alcun modo foriere di dubbi, evidentemente anteponendo l’interesse personale a quello pubblico.

Questi ultimi – nel costituirsi con memoria depositata il 22 aprile 2022 – hanno formulato istanza di ammissione al rito abbreviato di cui all’articolo 130, comma 1 c.g.c., chiedendo la definizione alternativa del giudizio, come da “parere concorde [del Pubblico Ministero] alla definizione del giudizio G14638 […] previo pagamento della somma corrispondente al 50 per cento della pretesa risarcitoria azionata in giudizio”; all’istanza in argomento è allegato, tra l’altro, il citato parere favorevole del Pubblico Ministero, da questo reso il 15 aprile 2022.

Agenzia per la rappresentanza negoziale della Regione Siciliana ARAN Sicilia – Nomina Commissario straordinario

Con Deliberazione n. 518 del 20 settembre 2022 la Giunta regionale ha nominato, fino alla nomina dei titolari, l’avv. Accursio Gallo quale commissario straordinario del Comitato direttivo dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale della Regione Siciliana (ARAN Sicilia).

Deliberazione n. 518 del 20 settembre 2022. Agenzia per la rappresentanza negoziale della Regione Siciliana ARAN Sicilia – Nomina Commissario straordinario

F.O.R.D. 2022 – Richiesta urgente di convocazione

Al Commissario Straordinario
ARAN Sicilia
Avv. Accursio Gallo
[email protected]
Avendo appreso che la Giunta di Governo, nella seduta di ieri, 20 settembre 2022, oltre ad avere esitato positivamente il piano della performance 2021 relativo ai dipendenti regionali, ha proceduto alla nomina della S.V. a Commissario Straordinario dell’Aran Sicilia, corre l’obbligo evidenziare talune urgenti formalità da espletare al fine di non procurare nocumento alcuno al buon andamento della pubblica amministrazione siciliana.
Nelle more delle direttive che la nuova compagine di Governo dovrà emanare per la ripresa delle trattative relative al rinnovo dei contratti giuridico ed economico, tra dette formalità la definizione la quantificazione di un accordo specifico relativamente al FORD 2022 riveste ormai carattere di estrema urgenza.
Ci si appella, pertanto, alla sensibilità della S.V., al fine di convocare nell’immediatezza le OO.SS.
Rappresentative al fine di consentire l’erogazione delle somme stanziate ai vari dipartimenti regionali.
Certi di un positivo riscontro alla presente, si porgono cordiali saluti.

La Giunta ha esitato positivamente la relazione sulla performance 2021

La Giunta regionale, nella seduta di ieri, ha finalmente esitato positivamente la relazione sulla performance 2021 a firma del Presidente della Regione. La relazione sarà inviata all’OIV (Organismo di Valutazione) per la validazione. Questo è un passo fondamentale al fine di consentire il pagamento delle spettanze 2021.

Con la nomina, inoltre, del Commissario dell’Aran Sicilia dovrebbero sbloccarsi le procedure per la definizione del FoRD 2022 e potrebbero riprendere le trattative per il rinnovo del contratto 2019/2021.

Mancata erogazione bonus 200 euro pensionati

Come è noto lo scorso luglio è stato erogato il bonus € 200, ovvero l’indennità una tantum introdotta dal governo con il DL. N.50/2022, sia per i lavoratori dipendenti che per i pensionati.

Relativamente ai pensionati il comma 1 dell’art. 32 recita testualmente: “In favore dei soggetti residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° luglio 2022, e di reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l’anno 2021 a 35.000 euro, l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) corrisponde d’ufficio con la mensilità di luglio 2022 un’indennità una tantum pari a 200 euro”.

Risulterebbero, tuttavia, a tutt’oggi esclusi i pensionati dell’Amministrazione regionale siciliana che, pur avendone i requisiti, sono stati collocati in quiescenza sia nel 2021 che nel 2022 e per i quali non è stato ancora emanato il decreto di determinazione della pensione definitiva ma che percepiscono da codesto Fondo l’acconto.

Per quanto sopra, considerato che Il Dipartimento della Funzione Pubblica non può erogare il bonus al personale di che trattasi in quanto non più in servizio, risulta che Il Fondo Pensioni non eroghi il bonus in quanto detto personale non risulterebbe neppure titolare di pensione definitiva e non si avrebbe quindi la certezza che il bonus venga successivamente rimborsato dall’INPS a seguito di apposita rendicontazione.

Nel momento attuale di particolare difficoltà in cui versano le famiglie, sarebbe inaccettabile la mancata erogazione del bonus al personale in questione che già sconta il fatto di dovere percepire la pensione definitiva anche a distanza di parecchi mesi.

Per quanto sopra, si chiede a codesto Fondo Pensioni, di volere porre in essere tutti gli adempimenti necessari alla risoluzione della problematica, richiedendo ai soggetti coinvolti una autocertificazione del reddito complessivo percepito nel 2021 (o in alternativa copia delle dichiarazione dei redditi) al fine di potere erogare il bonus previsto dalla legge, aprendo contestualmente un tavolo di interlocuzione con l’Inps.

Certi di un sollecito riscontro.

Cordiali saluti