Come è noto lo scorso luglio è stato erogato il bonus € 200, ovvero l’indennità una tantum introdotta dal governo con il DL. N.50/2022, sia per i lavoratori dipendenti che per i pensionati.
Relativamente ai pensionati il comma 1 dell’art. 32 recita testualmente: “In favore dei soggetti residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° luglio 2022, e di reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l’anno 2021 a 35.000 euro, l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) corrisponde d’ufficio con la mensilità di luglio 2022 un’indennità una tantum pari a 200 euro”.
Risulterebbero, tuttavia, a tutt’oggi esclusi i pensionati dell’Amministrazione regionale siciliana che, pur avendone i requisiti, sono stati collocati in quiescenza sia nel 2021 che nel 2022 e per i quali non è stato ancora emanato il decreto di determinazione della pensione definitiva ma che percepiscono da codesto Fondo l’acconto.
Per quanto sopra, considerato che Il Dipartimento della Funzione Pubblica non può erogare il bonus al personale di che trattasi in quanto non più in servizio, risulta che Il Fondo Pensioni non eroghi il bonus in quanto detto personale non risulterebbe neppure titolare di pensione definitiva e non si avrebbe quindi la certezza che il bonus venga successivamente rimborsato dall’INPS a seguito di apposita rendicontazione.
Nel momento attuale di particolare difficoltà in cui versano le famiglie, sarebbe inaccettabile la mancata erogazione del bonus al personale in questione che già sconta il fatto di dovere percepire la pensione definitiva anche a distanza di parecchi mesi.
Per quanto sopra, si chiede a codesto Fondo Pensioni, di volere porre in essere tutti gli adempimenti necessari alla risoluzione della problematica, richiedendo ai soggetti coinvolti una autocertificazione del reddito complessivo percepito nel 2021 (o in alternativa copia delle dichiarazione dei redditi) al fine di potere erogare il bonus previsto dalla legge, aprendo contestualmente un tavolo di interlocuzione con l’Inps.
Certi di un sollecito riscontro.
Cordiali saluti