Non è solo una questione di iniquità della manovra economica che colpisce sempre e solo i lavoratori dipendenti salvaguardando i ricchi e gli evasori fiscali (è dell’ultim’ora la notizia secondo cui dal testo starebbe per saltare la norma che prevede il carcere per gli evasori fiscali) il problema principale è l’inserimento nella manovra dell’art. 8 che, di fatto, abolisce l’art. 18 dello statuto dei lavoratori che prevedeva la possibilità di licenziare solo per giusta causa o giustificato motivo.
L’art. 8, in sostanza, prevede la possibilità di licenziare in deroga ai contratti nazionali previa intesa con le organizzazioni sindacali aziendali.
Ma l’art. 8 non prevede solo questo. I dipendenti potranno essere sorvegliati anche con telecamere interne o da vigilantes che girano in azienda (penso al presidente Lombardo che potrà trasformare una parte dei dipendenti regionali in vigilantes per denunciare i colleghi che leggono il giornale).
Potrà essere controllata la posta elettronica così come potranno essere controllati i computer per verificare la frequenza con la quale si usano i social network.
In base ad accordi tra sindacati e azienda i lavoratori potranno vedersi cambiata la mansione, gli orari, le pause, l’inquadramento contrattuale e potranno pure essere trasferiti in un’altra città senza indennità o preavviso perché non più utili o, peggio ancora, perché non graditi.
