Lombardo censura l’informazione. Il governatore ha imposto all’ufficio stampa di Palazzo d’Orleans l’eliminazione dalla rassegna degli articoli di critica all’operato della giunta.

Via dalla rassegna stampa gli articoli contro Lombardo

19 agosto 2011 —   pagina 2   sezione: PALERMO

L’ ORDINE è stato perentorio: «Mai più notizie negative sulla mia giunta». Raffaele Lombardo ha disposto, i giornalisti della presidenza hanno eseguito. Via dalla rassegna stampa quotidiana tutti gli articoli che, secondo il governatore, denigrano la sua amministrazione.

Soluzione estrema e mai sperimentata prima dalle parti di Palazzo d’ Orleans: la censura ex post. Nessuno può impedire la pubblicazione di cronache sgradite ed editoriali poco teneri, ragiona Lombardo. Ma che scompaiano almeno dal sito della Regione: e pazienza se quest’ ultimo dovrebbe offrire un servizio pubblico e dunque un’ informazione a 360 gradi. Destinata ai simpatizzanti del governatore ma non solo a loro. E pazienza se, a curare la stessa rassegna stampa, è una struttura di comunicazione che conta 21 giornalisti pagati con stipendi da redattore capo per “servire” la Regione e non una parte politica. Va così, in questa stagione. Per la verità, nello stesso ufficio stampa l’ iniziativa del presidente viene confermata non senza imbarazzo. L’ input, trasmesso a fine luglio da Lombardo al coordinatore dell’ ufficio Piero Messina, è stato girato a tutti i colleghi. «La rassegna stampa da consegnare al presidente e da mettere in rete dovrà essere stringata. E non dovranno essere inseriti articoli, servizi o inchieste contrari alla linea editoriale dell’ amministrazione regionale e del governo»,è scritto nella mail di Messina. In pratica, ogni mattina la società esterna che ha vinto un appalto da 430 mila euro per tre anni – la «109 press» – fornisce una rassegna stampa completa a Palazzo d’ Orleans, che viene però ampiamente rimaneggiata, e resa pubblica dai solerti comunicatori di Lombardo solo dopo il «taglio» delle notizie più scomode. Negli ultimi giorni, dalla rassegna “edulcorata”, sono scomparsi articoli di giornali nazionali e locali. Repubblica, Giornale di Sicilia, Quotidiano di Sicilia. L’ opposizione annunciata da Armao al decreto Tremonti? Il commento sul boom di consulenti di Palazzo d’ Orleans? Non c’ è traccia di questi pezzi, nel sito della Regione. La ratio è semplice: evitare l’ effetto Tafazzi. Evitare, insomma, di rilanciare un’ immagine negativa dell’ amministrazione attraverso il sito della stessa amministrazione. Così il governatore dai tanti vezzi, salito sulla ribalta anche per il vizio di mangiare la carta e per la collezione di fucili tenuta a Palazzo d’ Orleans, avrà anche qualche pensiero in meno in questa calda estate. Stufo delle critiche e di quella che un dì non tanto lontano definì «offensiva mediatica», Raffaele Lombardo ha fatto un passo decisivo per costruire la Regione virtuosa. L’ ha realizzata virtualmente. – EMANUELE LAURIA

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Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir