Pa, sì al decreto contro i fannulloni: licenziamenti e multe per i furbetti

Corriere della Sera del 20 maggio 2017

Il lavoratore licenziato rischia di dover pagare allo Stato i danni di immagine: in caso di condanna la somma da versare sarà pari ad almeno sei mesi di stipendio. Ma il giudice dovrà decidere «anche in relazione alla rilevanza del fatto per i mezzi di informazione». Più si è parlato del caso, più la cifra potrebbe diventare alta. La novità più grossa, però, è quella del reato previsto per i dirigenti che non fanno partire la sospensione nelle 48 ore o il procedimento disciplinare a carico degli assenteisti. Si sapeva che i dirigenti avrebbero rischiato un procedimento disciplinare a loro carico, che può arrivare anche al licenziamento. Ma a questa sanzione se ne è aggiunta un’altra, molto più pesante e cioè «l’estensione della fattispecie di reato “omissione d’atti d’ufficio”» a chi non applica queste nuove regole. Il reato d’omissione d’atti d’ufficio è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.

Gli stessi rischi li corrono anche coloro che passano al tornello il badge di un collega.