Da Gery Palazzotto a Nino Sunseri. Gli articoli di alcuni opinionisti potrebbero istigare all’odio sociale

Ecco cosa scrive Gery Palazzotto sul suo blog in un post dal titolo:.

Che noia annoiarsi gratis

Un estratto dall’articolo di oggi su la Repubblica.

Brutta cosa la sudditanza verso “la politica romana”, specialmente quando si “calpestano diritti acquisiti e principi costituzionali”. E poco importa se i diritti acquisiti sono leggendari privilegi e se Roma viene additata come usurpatrice solo perché ci invita a metterci in linea con le regole che vigono dallo Stretto in su. Niente da fare, i dipendenti regionali siciliani sono speciali, il loro lavoro è più prezioso di quello dei colleghi statali quindi è giusto che siano pagati di più e che vadano in pensione prima. Chi osa metterlo in dubbio dovrà sopportare per punizione il peso di un’assenza collettiva. E siccome un incosciente assessore qualche dubbio lo ha sollevato, il prossimo 29 aprile si abbatterà sulla Sicilia il castigo dello sciopero generale dei ventimila dipendenti regionali.
Impossibile una stima preventiva dei disagi, ma la legge dei numeri ci conforta dal momento che, secondo un celebre studio di Confartigianato, in Sicilia un regionale su tre è di troppo quindi è in perenne sciopero pur senza scioperare. Probabili disservizi a musei e aree archeologiche, (…) ma anche qui è previsto un ammortizzamento dei fastidi: già quando alla Regione sono tutti al lavoro, i musei non li tengono aperti (vedi l’ultima Pasquetta), probabilmente proprio per abituarci alla legge della sottrazione (fare qualcosa non è sempre meglio del non fare niente). Di certo il 29 aprile prossimo sarà un giorno difficile per molti di loro che rimarranno a casa: essere costretti ad annoiarsi gratis è, quella sì, un’odiosa violazione di un diritto.

Fonte: http://www.gerypalazzotto.it/2015/04/19/che-noia-annoiarsi-gratis/


A Palazzotto fa eco Nino Sunseri che nel suo pezzo sul Giornale di Sicilia di sabato scorso parla di “protesta contro la realtà”.

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Una volta – scrive Sunseri – le proteste servivano ad affermare un diritto. Oggi, a quanto pare, a coprire un privilegio. Non si capisce per quale ragione gli assegni di vecchiaia dei dipendenti della Regione debbano essere tanto più alti di quelli degli altri dipendenti della pubblica amministrazione. Non si capisce. C’è invece lo sciopero che sembra veramente un gesto di grande irresponsabilità. Veramente il segno della Casta che non vuole ri nunciare ai suoi benefici. Nemmeno quando fanno a cazzotti con le regole dell’eguaglianza fra lavoratori che svolgono impieghi simili.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

7 Risposte a “Da Gery Palazzotto a Nino Sunseri. Gli articoli di alcuni opinionisti potrebbero istigare all’odio sociale”

  1. quanto guadagnano al mese questi due …………………. che vadano alla ricerca della verità, anziché fomentare odio trà gente che ha famiglia, e vive di stipendio piu’ basso di qualche 100 euro rispetto al suo omologo dello stato, se vogliono le prove questi signori si procurino le buste paghe del dipendente regionale e quello di un statale, stessa qualifica , stessi anni di servizio, stesso carico familiare ecc. io lo fatto con un mio omologo del CFS , stesso grado, anni di servizio e carico familiare, udite udite , euro 180 mensile al mese in piu’ di me.Quindi caro Sunseri e Palazzotto , manina sulla coscienza.-

  2. Ma dove sono finiti i Sigg. Giornalisti di una volta che, a costo di arrivare alla verità, si mettevano anche contro il loro Editore.Oggi purtroppo esistono esistono soltanto giornalai schiavi del potere che pur di mantenere un posto di lavoro, non sapendo fare ” il Giornalista”, si abbassano a livelli verosimilmente vergognosi arrivando a perpetrare persino alla menzogna, peccato grave.-

  3. Sarebbe ora che le organizzazioni sindacali iniziassero a querelare questi psudo giornalisti che ogni giorno diffondendo notizie false sui trattamenti economici dei dipendenti della regione siciliana incitano la gente all’odio sociale. Così almeno prima di scrivere corbellerie andrebbero a documentarsi sulla realtà e non sul sentito dire.

  4. Anche io non compro più il giornale di sicilia. Calcolando circa 300 copie in un anno, con quello che risparmio compenso la penalizzazione sulla pensione. Alla faccia di sunseri e co.

  5. è importante far sapere al sig sunseri ed al suo editore che i dipendenti regionali, troppi secondo la sua personale “opinione” , non comprano più da qualche anno e quindi non leggono il giornale di sicilia anche e soprattutto per merito dei suoi illuminati articoli. Si risparmiano soldi, sistema nervoso e cervello!
    maruzza giacona
    dirigente regionale

  6. NON MERITANO I DUE E QUALCUN’ ALTRO ZOTICONE nessun commento

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