I dipendenti pubblici assunti attraverso una concatenazione di contratti a tempo determinato non hanno diritto al «posto fisso», ma solo ad una compensazione economica «non irrisoria» per sanare quello che resta comunque un abuso.
Così si è espresso l’avvocato generale della Corte di giustizia Ue Maciej Szpunar, sul caso di una signora che tra il 4 ottobre 2010 ed il 31 dicembre 2016 ha lavorato per il comune di Valderice sempre con contratti a tempo determinato.