Esperti facebook. Ecco una delle raccomandate perse per strada

“Al dipartimento non è giunta nessuna adesione”, conferma il responsabile del Piano, Mimmo Giubilaro. Un fatto confermato dal capodipartimento Anna Rosa Corsello. Le raccomandate, insomma, si sarebbero perse per strada.

Ecco una delle raccomandate perse per strada presentata dal collega Totò La Rosa che ha commentato l’accaduto su facebook. Pubblico la ricevuta della raccomandata e il relativo commento postato su facebook con il consenso dell’interessato.

Schermata

Mafia e criminalità. Ecco perché le aziende chiudono e non investono. Ma agli italiani raccontano la favola della burocrazia e del costo del lavoro

La Repubblica pa 17.04.2014
La Repubblica pa 17.04.2014 – Per visualizzare l’articolo cliccaci sopra

Il negozio Guess di Palermo chiude per eccesso di rapine.

In un anno subiti 12 colpi.

Una raffica di assalti quella che l’attività commerciale ha subito negli ultimi mesi, e il titolare ha deciso di chiudere. A parlare chiaro è un biglietto affisso sulla porta d’ingresso. “Chiuso per eccesso di rapine”, dice.

LiveSicilia – Guess, in un anno subiti 12 colpi “Chiuso per eccesso di rapine”

Chiuso per eccesso di rapine

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E sulla ricerca di esperti facebook scoppia la bufera. Cobas e Sadirs chiedono il ritiro del bando.

“Nessuno dei dipendenti regionali si è fatto avanti”. L’assessore Nelli Scilabra ha giustificato così la decisione presa dal dipartimento alla Formazione professionale di cercare gli esperti in comunicazione e social network fuori dai palazzi della Regione. Su 16.000 dipendenti, insomma, nessuno aveva risposto – come ha raccontato l’assessore – all’atto di interpello interno all’amministrazione fatto a fine marzo. A qualcuno è sembrato strano, e infatti adesso c’è chi – tra i dipendenti regionali – esce allo scoperto, e denuncia di aver risposto eccome al “bando” interno, ma di non aver ricevuto “uno straccio di risposta”.

Ricerca di esperti facebook. Cobas/Codir e Sadirs chiedono il ritiro del bando

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In data odierna la S.V., partecipando in diretta ad una intervista radiofonica su RAI 1, ha dichiarato che tra i 16.000 dipendenti regionali non sarebbero state trovate, attraverso un presunto atto d’interpello, talune figure professionali ritenute necessarie all’attività di comunicazione di codesto Dipartimento. Nella suddetta intervista, inoltre, alla domanda del giornalista sul come mai in un bacino così ampio di dipendenti non siano trovati lavoratori disponibili, Lei ha risposto che la Regione Siciliana è una amministrazione anziana ed è quindi arrivato il momento di un ricambio generazionale e di aprire le porte all’esterno creando nuove opportunità ai giovani.

Orbene, nel condividere pienamente la necessità di un ricambio generazionale e di creare finalmente opportunità di lavoro per i troppi giovani disoccupati siciliani, le scriventi Segreterie Generali lamentano, però, la incompletezza delle dichiarazioni da Ella rilasciate che, in qualsiasi modo, di fronte l’opinione pubblica nazionale, potrebbero ledere, ad avviso delle scriventi, rispetto e professionalità di tutto il bacino dei pubblici dipendenti regionali. Tra di essi, infatti, esistono tantissime unità di personale esperte nelle attività ricercate da codesto Assessorato che, in qualche modo, avrebbero potuto liberamente aderire o meno al presunto atto d’interpello qualora, lo stesso, fosse stato realmente pubblicizzato attraverso la pubblicazione, secondo le previste procedure di divulgazione, sul sito istituzionale del Dipartimento Funzione Pubblica (nel quale, ad oggi, non vi è alcuna traccia).

Gli esperti ricercati, inoltre, con il presunto atto d’interpello, non sono riconducibili a specifiche figure professionali che possano essere menzionate nei curricula richiesti in quanto, in massima parte, trattasi di esperienze acquisite esclusivamente attraverso auto formazione e, sicuramente, non previste dall’attuale ordinamento professionale delle Pubbliche Amministrazioni.

Il suddetto piano di comunicazione, poi, non risulta essere stato presentato alle OO.SS., non sono state motivate le necessità di reclutamento di tali figure e quali criteri siano stati adottati per organizzare detto piano di sviluppo dell’informazione.

In ultimo si porta a conoscenza della S.V. che, nonostante la carente divulgazione del suddetto Atto d’Interpello, non risponde assolutamente al vero che nessun dipendente regionale vi abbia partecipato, come segnalato alle scriventi da qualche dipendente in possesso anche della ricevuta di presentazione dell’istanza.

Per questi motivi si chiede il ritiro del Bando in questione o, in subordine, la sua riformulazione di concerto con le OO.SS. riservando al personale interno all’Amministrazione una congrua quota di riserva. Si avverte che, in difetto, le scriventi Segreterie Generali si vedranno costrette, nell’interesse dei diritti e a difesa delle professionalità acquisite dai dipendenti regionali, ad impugnare il suddetto bando presso le Autorità Giudiziarie competenti. In attesa di cortese riscontro, si porgono cordiali saluti.