Atto di interpello per ‘esperti Facebook’ a vuoto e la regione si rivolge agli esterni. Ma sul sito della Funzione Pubblica non c’è alcuna traccia dell’interpello

Reclutamento esperti in comunicazione
Per scaricare l’atto di interpello cliccaci sopra

L’assessorato alla Formazione punta a creare una short list di esperti esterni in comunicazione (scarica l’avviso Pubblico per l’istituzione di una short list di esperti in comunicazione) perché è andato a vuoto l’atto di interpello del 21 marzo rivolto agli oltre 16.000 regionali, chiamati a maneggiare anche Facebook e Twitter.

A renderlo noto lo stesso dirigente generale del dipartimento della Formazione, Anna Rosa Corsello, che ha firmato l’avviso pubblico con cui adesso l’amministrazione va a caccia all’esterno di competenze in grado di svolgere “una nuova e capillare attività di diffusione di notizie sulle attività realizzata tramite i media tradizionali (radio/Tv/stampa locale), oltre che per mezzo dei principali social media”.

Sulla vicenda, però, vi sono alcune stranezze tutte da verificare.

  1. L’atto di interpello prot. n. 26112 del 21 marzo 2014 non è mai stato pubblicato sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica, appositamente dedicato agli atti di interpello:
  2. Nell’atto di interpello “fantasma” non si fa alcun riferimento ad una eventuale formazione del personale che avrebbe accettato l’incarico e la regione preferisce rivolgersi all’esterno.

Niente contratti, niente più Aran. Altro che Aran Sicilia. Vogliono sopprimere l’Aran nazionale

AranIn un certo senso abolire l’Aran, l’agenzia che contratta con i sindacati della pubblica amministrazione per conto del governo, non è illogico. I contratti del pubblico impiego sono bloccati dal 2009, e il Def del governo Renzi per i rinnovi non stanzia un centesimo fino al 2020. Niente contratti, niente più Aran, si potrebbe dire. Del resto nelle sue slides il Commissario alla spending review Carlo Cottarelli ha indicato proprio l’Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni nella lista degli enti e agenzie da sopprimere.

Per colpa della mafia a Palermo persi 46 mila posti di lavoro ma per Renzi la priorità è la burocrazia e l’abolizione del Senato

StipendiSe l’economia a Palermo negli ultimi quattro anni ha perso il 13 per cento di ricchezza e nel 2013 il valore aggiunto prodotto dalle imprese è in calo del 2,1 per cento, è anche colpa della mafia e della criminalità organizzata. E il giro d’affari che rallenta la ripresa vale circa il 10 per cento del Pil provinciale. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Economico della Camera di Commercio di Palermo e dell’Istituto Tagliacarne.

La Sicilia a rischio crac?

Ars-vuota-foto-di-giorgio-ciaccio-624x300Se l’Aula non approva mutuo e Finanziaria, il crac è inevitabile.

Ad ammetterlo è lo stesso governatore: “Se l’Assemblea non dirà di sì al dl pagamenti e alla manovra, non credo che ci siano possibilità di salvezza per i conti della Regione. Sarà la fine”. La fine. Che Crocetta non esita a far coincidere con la fine anche di questo governo, di questa legislatura. Ovviamente, solo nel caso in cui “i deputati decidano di affossare l’Isola”.