“Siamo pronti perché se questo è il sacrificio che dobbiamo pagare affinché i lavoratori abbiano 80 euro al mese in busta paga, qualcuno deve rinunciare, e noi rinunciamo a una parte di fiscalità e di tributi per darli ai lavoratori. La Regione Siciliana partecipa a questo sacrificio”. L’ha affermato a Catania il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, rispondendo alle domande dei giornalisti in merito al taglio di trasferimenti per 700 milioni di euro. “Non lo faremo però – ha precisato Crocetta – pagare ai siciliani, non aumenteremo le tasse, non taglieremo le spese necessarie allo sviluppo, alle imprese, ai lavoratori e ai poveri, ma invece copriremo questa riduzione del patto di stabilita con gli sprechi nella Sanità”.
Mi astengo da ogni commento e userò l’unica arma che ancora mi resta: il voto del 25 MAGGIO.
Intanto la Giunta si riunisce per correzioni che si impongono alla luce dei nuovi sacrifici chiesti da Renzi a tutte le Regioni per dare copertura al decreto sul taglio dell’Irpef: alla Sicilia è stato chiesto di tagliare la spesa di 90 milioni.
Da qui la necessità delle modifiche alla Finanziaria bis, che era stata depositata all’Ars dal vecchio assessore Luca Bianchi.