Ecco la proposta che gli autonomi presenteranno stasera al Presidente

Proposta
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Stasera convocazione dal Presidente Crocetta: i sindacati autonomi COBAS/Codir e Sadirs presenteranno una proposta ragionata di misure volte a tagliare spese inefficienti, a generare maggiori risparmi e a ottenere migliori e immediatamente tangibili risultati in termini di efficienza della macchina amministrativa regionale. Queste misure non hanno solo lo scopo di migliorare i servizi con consistenti risparmi economici, hanno anche lo scopo – per le ricadute che potranno avere sull’intera collettività – di garantire a tutti i siciliani migliori condizioni economiche e maggiore giustizia sociale.

Scuola, caccia ai furbetti della legge 104. Ma il caos studenti riammessi a medicina sembra non interessare a nessuno

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Il rapporto del ministero: un professore su 7 gode dei permessi per i portatori di handicap o per assistenza ai familiari malati.

Il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, ha deciso di vederci chiaro. «Vogliamo colpire chi danneggia non solo i ragazzi ma anche i lavoratori veramente bisognosi».

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Dopo che il Tar ha ammesso a Medicina nuovi ricorsisti, le facoltà sono costrette a fare i conti anche con il triplo degli studenti: sono i giovani che hanno partecipato ai test ad aprile e hanno vinto il ricorso perché i test, spiegano i giudici, hanno violato le norme sull’anonimato.

Ma se il concorso era viziato, perché non è stato annullato in toto?

In questo modo, per quello che sembra un semplice vizio di forma – “le norme sull’anonimato” – si sta consentendo alle famiglie più agiate (quelle che possono permettersi un ricorso al Tar) di accedere alla facoltà di medicina.

Il rischio concreto è che tra sei anni ci saranno almeno 500 medici laureati che in Sicilia resteranno fuori dalle specializzazioni con gravi conseguenze sul loro futuro occupazionale.

Papa Francesco non presiederà alla celebrazione della messa con deputati e senatori durante la quaresima

San Pietro in Vaticano 001Il Pontefice non parteciperà alla tradizionale celebrazione con deputati, senatori e ministri durante la quaresima. Il motivo? Dal Vaticano trapela che a Francesco non siano piaciuti i commenti degli onorevoli dopo la sua omelia del 2014 contro la corruzione.