Whistleblowing. La soffiata per denunciare il collega. Può bastare a combattere la corruzione?

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Il whistleblowing (la cui traduzione letterale pare significhi “suonatore di fischietto”) è invece il nome di un nuovo strumento per combattere la corruzione e gli illeciti negli enti pubblici italiani. I whistleblower nascono nei Paesi anglosassoni e sono dipendenti che scelgono di rompere il muro di omertà sulle illegalità a cui assistono e denunciano i colleghi al superiore.

In Italia, il whistleblowing è stato regolato solo per gli enti pubblici dalla legge Severino, in vigore dal 2013, che ha previsto come la «vedetta civica» non possa essere sanzionata, sottoposta a misure discriminatorie o licenziata. La segnalazione avviene in via informatica anonima e le amministrazioni sono libere di utilizzare i sistemi che ritengono migliori.

A proposito. Il Whistleblowing è attivo anche alla regione siciliana. Esiste, infatti, una apposita direttiva sul sito del dipartimento della Funzione Pubblica al link che segue….. direttiva tutela Wistleblower

Legge 104. Ultime sentenze in materia di permessi mensili retribuiti e trasferimento ad altra sede del dipendente

La presenza in famiglia di altra persona che sia tenuta o che possa provvedere all’assistenza del parente non esclude di per sé il diritto ai tre permessi mensili retribuiti (Cass. sent. n. 27232 del 22.12.2014).

La richiesta del pubblico dipendente di trasferimento ad altra sede per prestare assistenza a congiunto portatore di handicap non configura un diritto incondizionato del richiedente (Cons. St. sent. n. 4200 del 6.08.2014).