Finanziaria-bis: sì all’assunzione degli ex sportellisti

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L’Ars aveva approvato la norma che prevede il riassorbimento dei circa 1.700 ex lavoratori degli sportelli multifunzionali che potranno affiancare i dipendenti dei Centri per l’impiego nelle attività legate alle politiche attive del lavoro.

La norma è stata approvata nell’ambito della “mini finanziaria”, in corso di discussione a Sala d’Ercole.

Gli sportellisti non saranno assunti dalla Regione. L’affiancamento, infatti, non sarà diretto, ma avverrà tramite organismi “in house” dell’assessorato al Lavoro o enti accreditati come Agenzie per il lavoro. Una previsione che permetterebbe di aggirare gli ostacoli giuridici (tra i quali la necessità di concorsi pubblici per l’assunzione del personale) che si frappongono alla collocazione diretta presso i Centri per l’impiego. Soluzione, questa, più volte indicata dagli ex sportellisti, per la quale non sono mancate le proteste, i presidi permanenti davanti all’assessorato al Lavoro e gli scioperi della fame.

Sicilia. L’Anac ha segnalato una serie di violazioni delle norme sulla trasparenza.

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Raffaele Cantone presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione,

Nelle lettere, il dirigente dell’Anac alla guida dell’Ufficio “Vigilanza sugli obblighi di trasparenza” Tiziana Morgante ha segnalato diversi “profili di criticità” relativi, tra le altre cose, all’assenza di curriculum e compensi, redditi e dichiarazioni di incompatibilità che l’Autorità non è riuscita a reperire, come impongono le norme, sui siti ufficiali di Regione, Ars e spa regionale.

Le note dell’Anac scaturiscono, come emerge dalle stesse lettere, dagli esposti dell’associazione SiciliaOpenGov, presieduta da Gaetano Armao.

Sicilia. Concorsi sanità

Concorsi sanità
Giornale di Sicilia del 3 maggio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Doccia gelata da Roma: rete ospedaliera da rimodulare e piano di esuberi da definire.

Palermo, permessi retribuiti senza motivazione: sindacalista dovrà restituire 90 mila euro

Un dipendente della Crias iscritto al Sinfub (sindacato funzionari bancari) avrebbe goduto di migliaia di ore di permessi retribuiti senza fornire alcuna giustificazione. Ora la sezione giurisdizionale della Corte dei conti ha stabilito che Domenico Pirracchio, 64 anni, deve restituire all’azienda dove lavorava 90.325 euro, pari alle retribuzioni percepite illegittimamente in cinque anni: 96 giorni nel 2003, 103 giorni nel 2004, 41 giorni nel 2005, 500 ore nel 2006 e 610 ore nel 2007…..continua a leggere