Statali, il Pd massacra ancora i lavoratori (di Diego Fusaro)

Manifestazione Palermo
Manifestazione Palermo

L’ho detto e lo ridico.
Finché non sarò capito, avrebbe aggiunto Voltaire.
Nel conflitto di classe Servo-Signore, che dopo il 1989 è diventato massacro di classe gestito univocamente dal Signore ai danni del Servo, il Partito democratico di Matteo Renzi e della signora Maria Elena Boschi ha deciso da che parte stare: e non ne fa mistero.
Sta dalla parte del Signore, a cui dà appoggio e rappresentanza nell’opera di massacro di classe dei lavoratori.
Non stupisce. Alla Leopolda parla il finanziere Davide Serra, mica i lavoratori.
E al tavolo del Pd siede Sergio Marchionne, mica la rappresentanza operaia.
Addirittura qualcuno tra i dem, in occasione degli scioperi del Colosseo, ebbe la pensata di proporre la messa al bando del diritto di sciopero.

Lettera Aperta di un insegnante a Matteo Renzi sulla cosiddetta buona scuola. Chi riparerà le lacrime di mia figlia

Repubblica del 5 agosto 2016. La buona scuola
Repubblica del 5 agosto 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Caro Matteo, auguro a te, ai membri del tuo governo e a tutti i parlamentari che lo sostengono ed alle rispettive famiglie di passare quello che io la mia famiglia e le famiglie di decine di migliaia di professori italiani stanno passando in questi mesi a causa della cosiddetta buona scuola.

Stai letteralmente deportando da una parte all’altra dell’Italia decine di migliaia di persone. Per la grande maggioranza madri di famigli, tra i 40 e i 55 anni, con 20 anni di anzianità, con figli piccoli, che in passato non erano emigrate, non per pigrizia ma per condizioni familiari che rendevano impossibile l’emigrazione.

Tu, invece, li hai messi di fronte ad un out-out o in ruolo oggi o mai più. Stavano meglio quando erano precari. Troviamo madri di figli di 3 anni sbattute a Udine, senza che lo abbiamo chiesto, o mogli di mariti disoccupati, con mutuo e figli piccoli mandati in Lombardia.

Mi chiedo se tu e i tuoi sostenitori, dalle vostre poltrone dorate vi rendete conto delle conseguenze delle vostre sciagurate scelte. Come faranno queste madri, queste famiglie a, letteralmente, sopravvivere, a partire dal primo settembre?

Come potranno organizzarsi? Si sposta tutta la famiglia o solo loro?

I figli portali con loro? E chi li cura quando loro saranno a scuola? Come pagare il mutuo? E le bollette di due case, come si fa? Lo capite che con 1300€ al mese, è impossibile sopravvivere in queste condizioni.

E le lacrime dei nostri figli che piangono e piangeranno per la partenza della loro mamma come li ripareremo? Come spiegargli tutto questo?

Sai sono queste, alcune, delle semplici, misere, questioni che noi dobbiamo risolvere in pochi giorni.

Voi che con i vostri privilegi, i vostri stipendi d’oro, i vostri figli che nascono dirigenti, di queste miserie non dovrete mai occuparvi, per noi sono dei veri tormenti.

Non capisco la ragione delle vostre sciagurate scelte, se non costringere le persone a licenziarsi, e mi chiedo come, i rappresentanti di questo territorio che sostengono il tuo governo possano tollerare il peso sulla coscienza di tanto male che state facendo. Possibile che non vengano toccati dalla sorte delle famiglie dei loro conterranei? Sarà vero che “Parigi val bene una messa”, ma un, forse, posto in parlamento potrà valere il futuro e le lacrime di tante famiglie?

Ovviamente tutto questo non porta alcun vantaggio nè alle scuole nè agli alunni, perché le persone continuano a ruotare e il sistema è sempre più instabile…

Avete pochi giorni per porre rimedio a questa sciagura, altrimenti stai sereno, almeno fino a Ottobre.

Antonio Capodieci

Fonte: http://www.orizzontescuola.it/news/chi-riparer-lacrime-mia-figlia-lettera-aperta-matteo-renzi-sulla-cosiddetta-buona-scuola

Pasticcio scuola 5 mila prof trasferiti rivolta per gli errori

Repubblica del 5 agosto 2016. Pasticcio scuola
Repubblica del 5 agosto 2016

I primi rischiano di essere gli ultimi. Scatta la rivolta degli insegnanti contro i trasferimenti al Nord e contro gli errori segnalati dagli interessati sui tabulati del ministero. Solo a Palermo saranno almeno cinquemila a partire o a non poter tornare. Ieri duecento di loro hanno assediato il provveditorato per chiedere conto dei movimenti pubblicati tra il 29 luglio e mercoledì notte. La domanda di centinaia di insegnanti che dovranno fare le valigie e prendere servizio in una scuola del Nord, è ricorrente: «Perché docenti con punteggi maggiori sono finiti nelle regioni settentrionali e colleghi con punteggi inferiori siano stati sistemati dal cervellone ministeriale vicino a casa?».

Nomine RAI. Marcello Foa spiega come Renzi manipola l’informazione

Foa
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Marcello Foa, giornalista e scrittore, spiega come Renzi manipola l’informazione.

Il premier si è appropriato dalla tv pubblica, che vuole trasformare nel megafono del proprio regime.

E non c’è solo la Rai nel mirino – spiega Foa. Renzi è talmente sfacciato da minacciare con telefonate e sms i giornalisti che osano criticarlo.