Acquisto immobili con i soldi del Fondo Pensioni. La dichiarazione dei sindacati che hanno partecipato all’incontro con Baccei

Prendiamo atto delle spiegazioni, comunque tardive, dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei. Ma sia chiaro: nessuna operazione immobiliare verrà definita se prima non verrà nominato il Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) del Fondo pensioni”. Lo dichiarano le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl-Fna, Sadirs, Dirsi, a margine dell’incontro di oggi tra l’assessore e le sigle, sul tema relativo alla norma contenuta nella legge di stabilità recentemente approvata, che prevede l’autorizzazione al Fondo pensioni all’acquisto degli immobili che una volta erano della Regione, tramite la creazione di un fondo interno al Fondo pensioni stesso.

Per una corretta informazione occorre aggiungere che l’art. 13 della finanziaria già approvata prevede 2 fasi.

La prima fase, cioè quella che prevede il trasferimento al Fondo Pensioni di immobili pari a 170 milioni di euro, si è già compiuta con l’approvazione della legge. In pratica il Governo si tiene 170 milioni di Euro e dando in cambio al Fondo pensioni l’equivalente in beni immobili (con tutti i dubbi circa l’effettivo valore degli immobili trasferiti).

La seconda fase (quella a cui si riferiscono le dichiarazioni dei sindacati che hanno preso parte all’incontro) autorizza il Fondo Pensioni all’acquisto di immobili per altri 170 milioni di euro. E su questo i sindacati hanno dichiarato che non verrà effettuato nessun acquisto senza la costituzione del CIV (Comitato di Indirizzo e Vigilanza).

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

4 Risposte a “Acquisto immobili con i soldi del Fondo Pensioni. La dichiarazione dei sindacati che hanno partecipato all’incontro con Baccei”

  1. Questo ti consigliere di chiederlo direttamente a loro. Questa convocazione è stata una buffonata.

  2. Dott. Mineo relativamente all’azionare la bocca è mio diritto in democrazia, per quanto riguarda il naso l’orfatto non si comanda si azione secondo cosa circola nell’aria.
    Comunque non volevo suscitare indignazione , ma comunque cio’ che ho scritto è appunto frutto di una attenta riflessione da lei consigliata.
    Come mai in ogni riunione che partecipano gli altri sindacati ,i cobas disertano?
    Anche gli altri sindacati sanno che ad una legge approvata non si hanno mezzi giuridici per opporsi, sono tutti pupi?.
    Non crede che sia un problema solo tra voi sindacati? Domando

  3. @Paolo 64
    Ma che tipo di battaglia avremmo potuto fare a norma già approvata?
    Ti risulta che sia giuridicamente possibile la revoca, da parte di un assessore, di una legge approvata dall’Ars?
    Saremmo andati solo per fare i “pupi” o per ribadire la nostra contrarietà all’operazione (cosa già,per altro, nota). I sindacati, riempiendo la sala, hanno dato una sorta di legittimazione ex post all’operazione.
    Il Cobas-Codir ha lanciato la pietra ma non ha nascosto la mano, anzi sta ammucchiando altre pietre che presto lancerà.
    Prima di azionare la bocca (o il naso se senti puzza) ti consiglio di riflettere.

  4. Non condivido l’assenza del Sindacato COBAS /CODIR – poichè la lotta si fa faccia a faccia, e non con slogan e volantini e poi non si ci confronta dirttamente.
    Che gli altri sindacati non hanno battuto un ciglio è vero e preoccupante, ma che i cobas lanciano la pietra e ritirano la mano non depone a loro favore, scusate ma mi puzza tantissimo.

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