Approvata la riforma della pubblica amministrazione. Ecco cosa cambia

Marianna Madia daticameraLe principali novità per i dipendenti pubblici riguardano la possibilità di essere licenziati come esito di un’azione disciplinare e il ruolo unico per i dirigenti, i cui incarichi saranno a tempo e che potranno essere licenziati o retrocessi se ricevono valutazione negativa sull’ultimo incarico ricoperto. Per le ex municipalizzate è prevista la possibilità di commissariamento se sono in rosso e la chiusura di quelle “inutili”.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

2 Risposte a “Approvata la riforma della pubblica amministrazione. Ecco cosa cambia”

  1. Condivido Barraco (e sono di Mazzara) e aggiungo che le raccomandazioni (anzi) voleranno coma non mai; anche perché i nostri… cari… politici… avranno maggiore possibilità di scelta poiché aumenterà la loro fonte… di elettorato… (solo due ess.: eliminando il voto di laurea, chi avrà un voto bassissimo, ma è (come al solito) RACCOMANDATO, fregherà il collega (o chi ha un voto con la lode), in qualsiasi settore (per non parlare nel campo della P.A.). Se poi ci aggiungiamo che alcuni dirigenti possono essere pure licenziati (o retrocessi…) il campo si allarga sempre più. Tuttavia, per alcuni dirigenti, e solo se la valutazione venisse fatta seriamente…, dovrebbero andare al pascolare…
    Per me dovrebbero rispettarsi SEMPRE i concorsi ma i Giudici dovrebbero sceglierli dal continente Australiano!!

  2. Finché c’è il potere discrezionale e finché ci sono i protettori politici la riforma non serve a nulla. Può solo servire per colpire qualche dipendente NO YESMAN. Gaspare Barraco.Marsala.

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