Cassa integrazione e mobilità obbligatoria per gli statali

Grazie a Berlusconi i dipendenti pubblici a tempo indeterminato vengono trasformati in precari

Anche il dipendente pubblico potrà essere parcheggiato in cassa integrazione. E’ scritto nero su bianco sulla famosa lettera con cui Berlusconi ha tranquillizzato l’Europa.

Con questo governo tramonta l’immagine dello statale inamovibile e del mito del posto fisso.

Il Governo ha già confermato il blocco delle assunzioni e della contrattazione nel pubblico impiego fino al 2014. Con la lettera si certifica la volontà, già prevista nella manovra di luglio e che era stata accantonata, di dar seguito all’impegno di rendere “effettivo con meccanismi cogenti/sanzionatori” lo smantellamento in tre mosse della serie di vincoli che facevano dello statale un monolite lavorativo. La mobilità diventa obbligatoria. La cassa integrazione viene messa a disposizione con conseguente riduzione salariale del personale. Viene superato il concetto delle dotazioni organiche.

In concreto. Con mobilità obbligatoria si intende che verrà utilizzata al massimo la misura della cosiddetta “messa a disposizione” del personale della Pubblica Amministrazione per il trasferimento, una norma prevista dalla legge 165/2001 ma mai applicata. Chi è inserito tra il personale messo a disposizione perché eccedente, percepisce 2 anni di stipendio base: dopo questo periodo, se non accetta o non viene trovato un altro ricollocamento, può essere licenziato. La norma non è stata, finora, praticamente mai applicata.

Un paragrafo della lettera, “modernizzazione della PA”, è dedicato proprio al superamento del concetto di dotazione organica per rendere effettivi i trasferimenti.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Cassa integrazione e mobilità obbligatoria per gli statali”

  1. Ci siamo fatti fregare !!!!!!!!!??? per essere troppo civili e dignitosi. La mia paura è una sola, siamo in pochi. Ciao

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