Centocinquanta regionali trasferiti al controllo delle dighe, scoppia la protesta

In 150 saranno trasferiti alla guardiania delle dighe. Ma monta la protesta. Si tratta di lavoratori regionali di categoria A e B che dovranno essere individuati entro pochi giorni da vari dipartimenti. Il trasferimento dovrà sempre rispettare i 50 chilometri dalla sede di servizio ma i sindacati autonomi maggioritari, Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl Fna, parlano di deportazioni e comunicano che impugneranno la delibera sulla mobilità d’ufficio.

Solo dal dipartimento del Lavoro dovranno esserne individuati una settantina, poi altri impiegati saranno prelevati dall’Agricoltura, delle Infrastrutture, del Turismo. Ma secondo gli autonomi questo potrebbe essere solo l’inizio di una serie più lunga di trasferimenti. Il provvedimento ha suscitato l’ira dei sindacati, che annunciano di volere impugnare la delibera: “Musumeci e tutta la sua fidata Giunta sembrano volere mascherare tutto il proprio immobilismo sulla pelle dei lavoratori”

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

5 Risposte a “Centocinquanta regionali trasferiti al controllo delle dighe, scoppia la protesta”

  1. Tutto facile…..certo dalla A poiche’ con laurea diventiamo D6 …nei Ruoli si arriva tramite COONNCCOORRSSOOOO

  2. Siate seri e lavorate sul rinnovo dei contratti scaduti da anni, riqualificando il personale. Perdere tempo con provvedimenti demagogici inutili che mirano a denigrare alcune categorie di lavoratori.
    Occuparvi dei problemi seri. Perché non utilizzate i lavoratori delle società partecipate per fare i guardiani delle dighe o il personale precario che a tal scopo potrebbe essere stabilizzato?
    Siete bravi solo a sperperare soldi pubblici, non sapete distribuire e valorizzare le risorse umane con alte professionala’ che fanno parte dell’organico. La logica comportale dei governi che si susseguono è sempre la stessa. La nostra isola non ha proprio speranza di migliorare.

  3. I lavoratori di Cat. A e B la maggior parte dei quali possiede titoli di studio alti, che per anni ha dovuto svolgere mansioni superiori, con retribuzione inadeguata, dimostrando alta professionalità e competenza, vengono deportati per fare i guardiani. Mi chiedo quale sia la vera ragione, considerato che gli uffici sono quasi privi di lavoratori di Cat. C e D. Evidentemente i nostri politici dovranno fare prendere il posto ad altri . È vergognoso dopo dodici anni (senza contare i quindici anni di precariato svolto prima) adottare un simile provvedimento!!!! Vergogna!!!!!!
    Perché non rinnovano i contratti con le dovute riqualificazioni del personale, diritto acquisito con anni di lavoro svolto con serietà e dedizione? Un gran numero di lavoratori di Cat A e B possiedono la laurea conseguita con anni di studio e sacrificio, che da quasi vent’anni sono sfruttati dall’amministrazione regionale vengono dirottati a fare i guardiani. Vergognatevi!

  4. Bene fanno i cobas, a reagire minacciando di bloccare gli uffici, per bloccare la mobilità selvaggia, mi chiedo perche non farlo anche per il mancato rinnovo dei contratti? La coerenza impone che entrambe le tematiche siano importanti, se no tutti gli iscritti A,B,C,D, non riescono ad capire, se ci si muove solo per fare un comunicato stampa, o per fare sul serio!

  5. Ma la custodia o guardiania di un bene regionale rientra tra i compiti che possono venire assegnati al personale di qualifica A e B?

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