Conferenza stampa del Presidente del Consiglio che ha annunciato le misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 nella cosiddetta “fase due”. Per le pubbliche amministrazioni resta fermo quanto previsto dall’articolo 87 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, e dall’art. 1 del presente decreto

Il piano del governo per la fase 2 è pronto. Il primo via libera domani, ma solo per il comparto manifatturiero e il commercio all’ingrosso legati all’export, oltre ai cantieri pubblici, edilizia compresa.

Lo smart working nella Pubblica Amministrazione rimarrà ordinario anche nella fase 2.

Ecco le maggiori novità annunciate da Conte.

Conferma misure assembramenti e spostamenti all’interno della Regione con le regole di prima, aggiungiamo spostamenti mirati per far visita a congiunti, con mascherine e mantenimento delle distanze.

All’interno delle Regioni spostamenti come adesso, divieto spostarsi tra Regioni, tra regioni spostamento per esigenze lavorative assoluta urgenza o motivi di salute.

Per persone con sintomi devono restare presso il loro domicili e avvisare medico curante.

Non consentiamo party privati a giovani o persone adulte.

Consentiamo accesso a parchi ville e giardini pubblici ma con misure, i sindaci potranno disporre la chiusura di queste aree.

Visite ai familiari dal 4 maggio
Il primo “sblocco” vero e proprio, dal 4 maggio. Con la possibilità di incontrare i familiari, con mascherine e a distanza di sicurezza, purché entro i limiti del comune di residenza o almeno della regione. Sarà possibile muoversi da una regione all’altra solo per motivi di lavoro, per visite mediche o per tornare a casa. Sempre dal 4 maggio sarà permesso agli sportivi tornare ad allenarsi individualmente, sempre rispettando il cosiddetto “distanziamento sociale”.

Dal 4 potranno riaprire le attività di ristorazione per l’acquisto di cibo da asporto, senza creare assembramenti davanti al posto di ristoro, Quindi, anche qui resta l’obbligo della distanza di sicurezza. Il cibo si consumerà a casa.

Dal 4 potranno riaprire le attività di ristorazione per l’acquisto di cibo da asporto, senza creare assembramenti davanti al posto di ristoro, Quindi, anche qui resta l’obbligo della distanza di sicurezza. Il cibo si consumerà a casa.

Shopping da metà maggio
Per lo shopping si dovrà attendere fino al 18 maggio, quando ripartirà il commercio, sebbene con le regole stringenti su ingressi e soste nei locali. Dal 18 maggio riapriranno anche musei, luoghi culturali e mostre. Un primo passo per dare ossigeno al settore culturale, uno dei più colpiti dalla crisi con il turismo. L’asticella si spinge almeno al primo giugno, invece, per parrucchieri, barbieri ed estetisti.


Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Conferenza stampa del Presidente del Consiglio che ha annunciato le misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 nella cosiddetta “fase due”. Per le pubbliche amministrazioni resta fermo quanto previsto dall’articolo 87 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, e dall’art. 1 del presente decreto”

  1. Qualcuno diceva ci vuole intelligenza a morire, questi che fanno queste norme non moriranno mai.
    O si dice ancora tutti in casa o si da fiducia ai cittadini aprendo con accortenza e regole rigide, tutte le attivita, che non comportano contatto fisico diretto.
    Anche nel pacchetto di sigarette viene scritto, perche lo vogliono gli scenziati , con il fumo si muore.
    Ma lo stato tiene aperte le tabaccherie come necessita’ inprescindibile per i fumatori.
    LO stesso puo’ fare con il corona virus, che sino ad oggi ha meno morti di quelli provocati dal tumore ai polmoni, cambia la tempistica.
    Il fatto vero è che non si vuole aprire in sicilia, per non penalizzare il nord, che disgraziatamente è stato colpito piu’ duramente.
    Ma considerato che noi siamo inferiori, necessitiamo di piu’ aiuto rispetto a loro.
    Il Sud ha due certezze- 1- non siamo attrezzati per sopportare una epidemia dilagante, moriremmo come mosche. 2 – basta un altro mese di chiusura che moriremo di fame o per danni di guerra civile.
    Non so’ quale è il male minore.

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