Governo e sindacati hanno raggiunto l’accordo per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, atteso da sette anni, e imperniato su aumenti medi in busta paga di 85 euro medi mensili destinati a circa 3,3 millioni di dependenti pubblici. In base all’intesa di quattro pagine sigliata oggi il Governo troverà una soluzione giuridica per non penalizzare i lavoratori che oggi percepiscono il bonus di 80 euro e che rischiano di perderlo con l’incremento salariale.
L’aumento sarà di 85 euro medi con una maggiore attenzione e un maggiore sostegno ai redditi bassi, a chi ha sofferto di più la crisi e il blocco contrattuale.
In sostanza, «non è detto che l’incremento sia uguale per tutti», andrà «di più a chi ha di meno», ha chiarito Madia, insistendo sulla natura «innovativa» di un accordo che ha «ridato spazio alla contrattazione».
guarda caso!
comunque al di là della mancia elettorale si ribadisce un concetto sacrosanto che l’aumento sia più sostanzioso per i redditi bassi, quelli vicino alla soglia della povertà, i dirigenti regionali con 3000/4000 al mese possono aspettare…………
Se non è tentato voto di scambio questo…..