Toccherà ai contratti integrativi garantire che in ogni ufficio il premio individuale per la produttività vada davvero a «una limitata quota massima di personale valutato», senza essere distribuito a tutti secondo la paradossale, ma abituale, eccellenza generalizzata. E a stabilire i «criteri generali dei sistemi di valutazione delle performance» dovrà essere il meccanismo del «confronto», un istituto nuovo nel nome ma molto simile nella pratica alla vecchia concertazione fra amministrazioni e sindacati.
Il 30% delle risorse destinate alla performance con cui finanziare i premi per i dipendenti più meritevoli significa, in pratica, eliminare lo straordinario e gli eventuali Progetti Obiettivi nei dipartimenti regionali.
A meno che non si identifichi il personale che già effettua lavoro straordinario, in virtù del carico di lavoro assegnato e/o dall’assegnazione a determinati uffici, come “meritevole per definizione”…..oppure, non si concerti, FINALMENTE, che le risorse da destinare alla perfomance siano attinte da un unico capitolo, comprendente dirigenti e personale del comparto: non possono esserci 2 “lotterie” separate con premi differenziati.