Contributo di solidarietà da prelevare dalle pensioni dei regionali….Altro affronto della politica ai regionali: prelievi dalle loro pensioni!

Palermo, 11 febbraio 2021

Il circolo virtuoso del mondo del lavoro ha sempre previsto che, con i contributi previdenziali dei lavoratori attivi si pagassero le pensioni dei lavoratori collocati a riposo insieme alle risorse già accantonate dal datore di lavoro e dal lavoratore stesso. Alla Regione Siciliana, fucina di continue e incomprensibili trovate di dubbia o inutile effcacia, sembrerebbe avvenire esattamente il contrario: finanziare con i soldi dei pensionati il prossimo contratto dei regionali, così la politica non investrà nulla sul personale che contnuerà a friggere nel suo stesso olio. Sembra assurdo ma all’ARS starebbe per arrivare una norma sulla riduzione delle pensioni dei regionali (si badi bene: non dei dipendenti dell’ARS né tanto meno dei deputati ma proprio dei dipendenti dell’Amministrazione regionale). È, infatti, quanto contenuto nella bozza della Legge Finanziaria che circola fra assessori e uffici di gabineto e che starebbe per essere inviata all’ARS. Va precisato che non è ancora una notizia seguita da atti formali ufficiali, anche se sembrerebbe che il testo che circola e di cui hanno dato notzia diverse testate giornalistche, sia stato apprezzato sabato scorso dalla giunta regionale. Il taglio a carico dei pensionati regionali nel periodo 2021/2023 – secondo ciò che è trapelato attraverso i giornali – sarebbe il più ignobile dei tasselli di un quadro di misure che dovrebbe contribuire a recuperare 300 milioni di euro che mancano sul bilancio regionale in seguito all’accordo Stato-Regione di qualche giorno fa per ripianare l’esistente debito in dieci anni. Contestualmente, la norma prevedrebbe di bloccare il turn-over dei pensionandi e di tagliare del 5% tutte le spese di partecipate ed enti economici. Il governo vorrebbe, quindi, reintrodurre il cosiddetto “contributo di solidarietà” a carico dei pensionati regionali che guadagnano da circa 1.550 euro lordi al mese in su, colpendo la parte dipensione che supera il limite (superiore a 3 volte il minimo INPS). Il sindacato Cobas-Codir, insieme alla propria Federazione dei pensionati regionali, si dichiara sconcertato da questo ennesimo tentativo di affronto nei confronti della categoria dei regionali e respinge, con fermezza, questa nuova provocazione probabilmente uscita dal cilindro magico dell’assessore al Bilancio. Il Cobas-Codir auspica che il buon senso e il rispetto verso un’intera categoria di lavoratori e pensionati prevalga e si appella alle forze sane della politca affinchè siano reperite altrove le risorse ritenute utili a tamponare il deficit regionale. Sono, altresì, inaccettabili ulteriori prviocazioni che violerebbero i diritti dei lavoratori e pensionati sopratutto in un momento in cui si parla di rilancio dell’economia e dopo che gli stessi soggetti hanno pagato già il prezzo di ben dieci anni senza rinnovi contratuali. Se la politca dovesse, invece, continuare su questa strada il Cobas-Codir intraprenderà tutte le dovute azioni sindacali, giudiziarie e di denuncia pubblica per contrastare con ogni mezzo questo inaccetabile, ulteriore, affronto ai pubblici dipendenti regionali depauperati da decenni di malapolitca e scelte demagogiche.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Contributo di solidarietà da prelevare dalle pensioni dei regionali….Altro affronto della politica ai regionali: prelievi dalle loro pensioni!”

  1. Il tutto portera’ all’ennesimo ricorso, con esito incerto che si risolvera’ fra 5 7 anni. quando il 50% dei pensionati saranno passati ( dicono i ben pensanti a miglior vita) . Mentre quelli del’ARS e compagnia si potranno godere fino a 100 anni, perche’ non hanno mai avuto problemi , ne economici ne di piazzamento dei figli, quindi sereni, le pensioni pagate dai colleghi meno fortunati del popolo regionale.

I commenti sono chiusi.