Corte dei Conti. Costi della politica più alti d’Europa. Corruzione, sperperi: situazione disarmante

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I costi della politica e l’assunzione di personale nella pubblica amministrazione sono pratiche condizionate da eccessi ed abusi in Sicilia. La denuncia è contenuta nella relazione del procuratore regionale della Corte dei conti, Giuseppe Aloisio.

I costi della politica e l’assunzione di personale nella pubblica amministrazione sono pratiche condizionate da eccessi ed abusi in Sicilia. La denuncia è contenuta nella relazione del procuratore regionale della Corte dei conti, Giuseppe Aloisio, secondo il quale la politica siciliana mantiene standard di spesa superiori a quelli dei paesi europei. Rimborsi, indennità e vitalizi sono stati al centro di varie inchieste. I casi più significativi sono quelli dell’ex Provincia di Catania e dei gruppi parlamentari dell’Ars. Al presidente del consiglio e alla quasi totalità dei consiglieri provinciali di Catania è stato contestato un danno di 450 mila euro per spese di missione e di funzionamento ritenute non compatibili con le esigenze istituzionali. Tra l’altro sono state contestate forniture di giornali, tra cui un quotidiano sportivo, libri e pubblicazioni di dubbia compatibilità con le funzioni svolte dai consiglieri, gadget e migliaia di calendari. Tre mesi fa sono stati convenuti in giudizio sette capigruppo parlamentari dell’Assemblea regionale per un uso “non istituzionale” dei fondi per un danno di un milione e 925.496 euro. Quei soldi sarebbero stati spesi per cene, regali e servizi personali. E mentre sui giornali finiva l’eco degli scandali per i costi eccessivi della politica i consiglieri di un piccolo comune decidevano di aumentare del 417 per cento il gettone di presenza: un danno, ha calcolato il procuratore, di 650 mila euro circa. Altro caso emblematico, esploso in questi giorni, è quello delle numerosissime sedute delle commissioni consiliari di Agrigento. Ma non è solo la politica a costare troppo. La Procura segnala un “ricorrente spreco di risorse pubbliche” nelle procedure di assunzione di personale ma anche nel riconoscimento ingiustificato di qualifiche o livelli superiori ai dipendenti delle società partecipate dalla Regione.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Corte dei Conti. Costi della politica più alti d’Europa. Corruzione, sperperi: situazione disarmante”

  1. E’ veramente grottesco, le relazioni della Corte dei Conti, anche se si riferiscono ad anni diversi, hanno sempre lo stesso contenuto, cambia solo l’Ente o l’Istituzione ma il problema è sempre lo stesso.
    Gli sperperi aumentano, è inutile ribadire per colpa di chi…, la spesa pubblica per il personale regionale non subisce diminuzioni perché si preferisce servirsi di personale esterno, consulenti esterni, spesso inquadrati con la qualifica di dirigenti con tutti i nessi e connessi.
    Senza contare gli enormi sperchi delle Aziende sanitarie dove si è arrivati persino ad assumere un numero imprecisato di personale con contratto a tempo determinato (che poi diventa indeterminato) attribuendogli la qualifica di dirigenti a personale privo di qualsiasi professionalità, per come prevede la legge, solamente perché in quota a questo o a quel politico, con sperchi enormi per il bilancio regionale.
    Di tutto ciò la colpa, non si sa perché, ricade sempre sui dipendenti regionali o in generale dell’Amministrazione pubblica.
    Mi chiedo, la Corte dei Conti o le Autorità competenti come mai non affrontano queste questioni?

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